Visualizzazione post con etichetta MTB. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta MTB. Mostra tutti i post

31 agosto 2025

Da Ceres a Ciavanis nella Valle di Lanzo [MTB]

La Valle di Lanzo custodisce itinerari che sanno unire paesaggi alpini, tradizioni e storia locale. L’escursione in mountain bike con partenza da Ceres e arrivo alla cappella della Madonna del Carmine di Ciavanis è una di quelle esperienze capaci di lasciare il segno: un percorso vario, che alterna strade agricole, borghi alpini e discese tecniche immerse nella natura selvaggia.

La salita verso Ciavanis

Si parte dal centro di Ceres, per affrontare subito la salita lungo la strada agricola che porta alle frazioni Vonzo inferiore e Vonzo superiore. La strada è impegnativa ma regolare, e permette di pedalare con calma ammirando le case in pietra e i panorami che via via si aprono sulla valle.

Vonzo e' anche una localita' nota per tradizione di magia e stregoneria (Terre d'la Masca), come descritto in questo articolo.


Arrivati in quota, si puo' fare una sosta sulla cappella della Madonna del Carmine di Ciavanis, punto panoramico e spirituale che segna il culmine dell’escursione. Peccato che le due fontane fossero chiuse, limutando la possibilita' di rifornirsi di acqua. 

La discesa: tra sentieri selvaggi e storia

La prima parte della discesa ripercorre il tratto finale della salita, ma presto si devia su un sentiero che sembra riportare indietro nel tempo: vegetazione fitta, tornanti stretti e un’atmosfera quasi selvaggia. Da qui si entra sulla mulattiera 325, impegnative per la tipica costruzione delle valli: pietre di taglio alternate a lastre piatte, un terreno tecnico che richiede attenzione e una buona padronanza della bici.

Durante la discesa, oltre alla sfida tecnica, c’è spazio anche per la riflessione: lungo il percorso si incontrano i resti delle antiche stazioni di posa, luoghi dove i necrofori si fermavano a riposare durante il trasporto dei feretri a valle. Tracce di un passato che raccontano la vita (e la morte) in montagna.

Il ritorno lungo la Stura

L’ultimo tratto, da Chialamberto, è un piacevole rientro su sterrate che costeggiano la Stura di Lanzo. Un finale più rilassante che permette di sciogliere le gambe e godere della natura circostante, tra il rumore dell’acqua e il verde della valle.


Consigli utili

  • Distanza e dislivello: escursione adatta a biker allenati, per via della salita lunga e della discesa tecnica.

  • Difficoltà: media-alta, soprattutto per i tratti su mulattiera lastricata.

  • Periodo consigliato: da tarda primavera a inizio autunno.

  • Attrezzatura: casco e protezioni, guanti resistenti, acqua a sufficienza.


📌 Scheda tecnica – Escursione MTB Ceres – Ciavanis

  • Località: Valle di Lanzo (TO), partenza da Ceres

  • Arrivo: Cappella della Madonna del Carmine di Ciavanis

  • Distanza: ~25 km (andata e ritorno)

  • Dislivello positivo: ~1.300 m

  • Quota massima: ~1.880 m (Ciavanis)

  • Difficoltà: Media/Alta

    • Salita: lunga ma regolare su strada agricola

    • Discesa: tecnica su sentiero selvaggio e mulattiere lastricate (325 – 325b)

  • Tempo medio: 3h30 – 5h (in base all’allenamento e alle soste)

  • Fondo: sterrato, mulattiera, sentiero, tratto finale su sterrate lungo la Stura

  • Periodo consigliato: da maggio a ottobre (evitare in caso di piogge recenti: la mulattiera diventa scivolosa)

  • Interesse storico: resti delle stazioni di posa dei necrofori lungo la discesa

Conclusione

Quella da Ceres a Ciavanis non è solo un’escursione in MTB: è un viaggio tra natura, tradizioni e memoria storica. Una pedalata che regala panorami mozzafiato e, allo stesso tempo, invita a riflettere su come queste montagne siano state vissute nei secoli. Un percorso per chi cerca non solo l’adrenalina della discesa, ma anche il fascino delle storie che ogni pietra può raccontare.

Fotoalbum















La Madonna di Ciavanis



Vista dalla Madonna di Ciavanis



L'inizio della discesa


Vegetazione fitta per tutto il primo tratto di discesa

L'arrivo in loc. Chiappili

Cappella di San Giovanni Battista


Vonzo

Stazione di posa dei morti

Verso Chialamberto



Traccia registrata con il Garmin

29 agosto 2025

Pramand - Galleria Seguret (o dei Saraceni) su 735/UA [MTB] - non la scelta ideale!

Nel 2014, con la vecchia guardia, organizzammo un po' all'armata Brancaleone una classica estiva: la galleria del Seguret o dei Saraceni. Giustamente senza torce (io ricordo di avere portato una frontale con la potenza di 1 lumen: non riuscivo nemmeno a illuminare il manubrio) e sulla scorta di un percorso in discesa tracciato sulla carta. 

Il piano di quel giorno era di fare la direttissima, ovvero tutto il 735 , noto anche come UA, che arriva poco sopra Baume. 

L'idea era buona, anche se ardita, perche' e' il tracciato che consentiva di ridurre al minimo il trasferimento al ritorno: infatti la partenza in sella e' di solito prima di Salbertand.

Per farla breve: ricordavo la discesa molto impegnativa ma sufficientemente percorribile e comunque divertente, anche se la seconda parte, sempre nei miei ricordi, aveva due caratteristici passaggi non per tutti:

  1. una serie di tornanti strettissimi e scassati
  2. un tratto abbastanza lungo e in forte pendenza con il fondo coperto da una infinita' di pietre piatte smosse (provenienti da una parete franata) che dava la sensazione di galleggiare letteralmente. 

Portammo a casa la pelle, e anche ricordi felici. 





Traccia del 2014


Da anni cercavo informazioni sul 735 basso / UA, e trovavo ben poco, segno che il sentiero era poco percorso, forse abbandonato. 

Chiarisco: il percorso Strada militare Fenils Pramand, Galleria del Seguret e' uno dei piu' battuti ed iconici della Valle di Susa, ma tutti optano (e forse non a torto) per due discese: o dalle Cave di Gesso, quindi a Savoulx, o addirittura dal Forte Foens, su Bardonecchia. L'UA sembra non farlo nessuno.

Ad undici anni da quella uscita, mi sono messo in testa di riprovare l'esatta traccia di allora e verificare se ancora percorribile. 

Spoiler: no. O quasi no. Ed e' stata una giornata impegnativa. 

La salita non presenta difficolta', ma era una giornata con un calore feroce, anche 37 gradi e -- soprattutto -- l'inauguarazione della riapertura della strada militare dopo la riparazione della frana del 2023, quindi con un traffico veicolare molto molto elevato e polvere ovunque. 

Una volta usciti dalla galleria, questa volta affrontata con luci adeguate ma comunque superato da fuoristrada, pickup, moto e quad (non gradevolissimo), ci si organizza per la discesa. 

La prima parte e' appunto il 735 intermedio, tracciato noto perche' lo si percorre anche come parte bassa della discesa del Vin Vert. 

Poi viene il bello, perche' anziche' imboccare il 742 per le cave di Gesso, il piano era di proseguire sull'UA, come nel 2014.

Le difficolta' che ricordavo, vuoi per l'erosione e le frane, vuoi per l'abbandono del sentiero, si sono moltiplicate. Amplificate.

I tornanti strettissimi sono ancora li', ma il fondo molto scassato e ingombro di pietroni ha reso ostica e lentissima la discesa, interrotta spesso per passaggi onestamente non superabili se dotati di un minimo di istinto di sopravvivenza. 

Il lungo tratto franato e con pietre smosse c'e', ed e' sensibilmente peggiorato (o ci ricordiamo solo le cose belle?). Ciclabilita' davvero bassa. Per niente divertente.

Infine l'ultimo tratto era molto scavato ma piu' che altro l'ho affrontato con la stanchezza e la frustrazione accumulate nei 1000 metri di dislivello precedenti: non lucido e senza piu' scote di acqua.

A Baume ci sono arrivato (gli ultimi metri sono una mulattiera un po' abbandonata ma percorribile), ma ci sono arrivato anche con la consapevolezza che quella discesa, purtroppo, non e' piu' una opzione ne' divertente ne' sicura ne' tantomeno raccomandabile. Valeva la pena verificarlo di persona? Non lo so.


Scheda Tecnica Escursione MTB

Località: Salbertand (Oulx)
Quota massima: ca. 2.000 m (dopo galleria)
Dislivello complessivo: ~1.300 m

Salita

  • Difficoltà tecnica: facile, su strada militare

  • Condizioni al momento: caldo estremo (fino a 37°), traffico molto elevato causa inaugurazione riapertura strada (fuoristrada, moto, quad → polvere continua)

  • Punti critici: attraversamento galleria (necessario uso luci, traffico veicolare fastidioso)

Discesa

  • Inizio: sentiero 735 intermedio (utilizzato anche per Vin Vert – parte bassa)

  • Piano originale: proseguire su sentiero UA (come già fatto nel 2014), evitando il 742 per le cave di gesso

  • Condizioni attuali sentiero UA:

    • Forte erosione, frane, abbandono → fondo molto scassato

    • Tornanti strettissimi e ingombri di pietroni

    • Numerosi passaggi non ciclabilI (necessario spingere/portare la bici)

    • Tratti franati e instabili sensibilmente peggiorati rispetto al passato

    • Ciclabilità molto bassa, discesa lenta e frustrante

Tratto finale

  • Mulattiera scavata ma percorribile fino a Baume

Valutazione complessiva

  • Divertimento: molto basso

  • Sicurezza: non raccomandabile (tratti pericolosi e poco ciclabili). Torcia obbligatoria per percorrere la galleria. 

  • Consiglio: evitare il sentiero UA come discesa MTB; preferire alternative più sicure e mantenute. Alternativa da valutare:

    • Bardonecchia > Salbertand: treno
    • Salita a Pramand > Galleria > trasferimento a Forte Foens > discesa > Bardonecchia

Fotoalbum del 2025

Vista dalla strada per Fenils / Eclause


Inizio della strada militare Fenils Pramand

Tratto nel bosco


Si incontra una piccola cascata

La famosissima scritta DUX, rimossa e poi rinnovata

Si attraversa prima un piccolo tunnel 

L'arrivo al colletto Pramand, molto affollato.



Continua la salita fino alla galleria


Torcia accesa, si imbocca la galleria

Dopo il restauro, la galleria e' sempre in buone condizioni

L'uscita dalla galleria del Seguret.


Quel che resta del baraccamento 


Palina segnaletica della discesa

Inizio della discesa, 735 intermedio

735 intermedio nel tratto boschivo


La friabile roccia calcarea e' sempre piu' scavata, rendendo il tratto pressoche' impercorribile

Uno dei pochi punti agevoli del 735 basso, prima dei tornantini

Il lungo tratto coperto da grandi pietre smosse.

Traccia del 2025