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26 novembre 2017

A-202 pickup per chitarra acustica (homage L.R. Baggs Anthem SL) / parte 3

E' passato un po' di tempo -- un bel po' di tempo -- da quando ho installato il Rocket A202 e promesso di postare qualche registrazione.
In realtà ho pronta una giustificazione.
Dopo aver completato l'installazione ho iniziato ad usare la chitarra con il nuovo pickup, in tutti i modi: collegata alla scheda audio, al multieffetto G3 e all'amplificatore.
C'era sempre qualcosa di eccessivamente plasticoso e decisamente poco convincente nei suoni che riuscivo a tirare fuori. Le registrazioni erano deludenti, ben al di là dei miei impedimenti di chitarrista mediocre: brutti suoni, con suoni addirittura distorti sul SOL e sul RE.
Anche i controlli -- presumibilmente tono e volume -- non rispondevano in maniera dignitosa.
Ho quindi provato ad intervenire sul montaggio del pickup per verificare se il piezo non fosse bene a contatto sotto il ponticello; ho anche spostato il microfono a condensatore, ma niente. Il suono che ne usciva era proprio bruttino.
"Pazienza, ho buttato via 20 euro", ho pensato.
Poi però ho deciso di manifestare educatamente la mia insoddisfazione con il venditore su Aliexpress che, dopo un paio di messaggi ed un video (sì, hanno voluto un video!), mi ha proposto di inviarmi un altro pickup.
Alcune settimane dopo, è arrivato. Imballo e contenuto uguali al precedente, se non per due dettagli:
  1. sul corpo dell'endpin jack è comparso un nuovo nome, tipo YuanXing. Non cercatelo: non esiste.
  2. Sul modulo di controllo sono comparse due scritte (con font diversi!): Volume e Microphone.
Così ho velocemente smontato il Rocket e montato il sostituto YuanXing, con la massima cura possibile nel posizionamento del piezo, del microfono a condensatore e del cablaggio.
Una volta collegata la chitarra a scheda audio, multieffetto e/o chitarra acustica,  è apparso subito evidente che:
  1. il suono in generale è migliorato, e non di poco.
  2. i potenziometri funzionano decisamente meglio
  3. il potenziometro del volume regola il volume generale; quello del microfono miscela il segnale in ingresso proveniente dal microfono
  4. il microfono stavolta funziona benino, captando le vibrazioni e le percussioni sulla tavola armonica.
Qui di seguito, sempre con il disclaimer del pedestre, ecco 3 clippettini registrati con la mia Ibanez collegata alla scheda audio dritta dentro Audacity; uniche concessioni: ho applicato alle tracce di chitarra la compressione con valori predefiniti.
Per creare questi clip, ho scaricato alcune versioni di canzoni pop acapella (solo voce) e ci ho regitrato (buona la prima, e con qualche cappella :-)) le tracce di chitarra. Ri-disclaimer: i clip non stanno qui a dimostrare nulla di me come chitarrista, ma solo come suonano i pickup.

1. Ecco come suonava , per colpa del sottoscritto, il Fishman Sonitone installato a suo tempo:

2. Più o meno gli stessi brani, risuonati con il nuovo arrivato A202.


3. Traccia di chitarra, con generosi fuori tempo, del celebre brano di Amy Winehouse, sempre con pickup A202.

Senza ovviamente poter gridare al miracolo o affermare che il YuanXing o Rocket o A202 possa sostituire i sistemi a cui si "ispira", credo che questo prodotto sia una alternativa economica e valida ad altri sistemi OEM (come il Sonitone che lo precedeva) o per amplificare con poco una chitarra da poco.

10 settembre 2017

Justin Bieber - Love yourself: traccia di chitarra acustica.

Ritorno a scrivere su questo blog --  dopo una lunghissima e motivatissima pausa -- con una piccola registrazione. Si tratta della traccia di chitarra acustica di una hot pop di Justin Bieber.
Mi sono divertito a registrare su una traccia "Vocals only", con la voce isolata. Il brano, dal punto di vista strumentale, di per sé non ha difficoltà tecniche, anzi fa della semplicità minimalista il proprio punto di forza. Bisogna tuttavia stare attenti agli accenti.
Ci tenevo più che altro a sentire la resa della registrazione: infatti ho usato uno strumento recenentemente acquistato, una Taylor 512-CE equipaggiata con Heart Sound Perlucens.
La registrazione è stata effettuata usando la Zoom G3 con una patch ambient/modulation essenziale: pochissima compressione, equalizzazione di controllo delle medie e riverbero il più naturale possibile. Il tool è il fidato Audacity.

12 settembre 2016

Grundig Super HiFi Mini-Box 230.

Affascinato e stupito da oltre 15 anni da una coppia di diffusori Grundig Mini-Box 50, prodotti dell'età aurea di Grundig (1977-79), sono riuscito ad acquistarne una coppia su ebay ad un prezzo vantaggioso. Questi piccoli diffusori tedeschi negli ultimi anni sono stati oggetto di una riscoperta da parte degli audiofili alla ricerca di cose originali e di entry level Hi-Fi, tanto che sono nati forum e sezioni di forum dedicati, dove entusiasti ed esperti hanno scritto le lodi di questi piccoli componenti.

Nelle foto dell'inserzione (sotto) si capisce che lo stato generale è buono anche se: manca un logo frontale, sono state aggiunte staffe a viti, ed una coppia di cavi sono stati tagliati (la morsettiera è un banale mammuth da elettricisti).




Gli altoparlanti sono arrivati in pochi giorni, ben imballati. 


Il timore è che un paio di piccoli speaker vecchi di quasi 30 anni abbiano problemi e malfunzionamenti. Uno dei più comuni è la distruzione della schiuma di sospensione dei woofer o midrange.



Invece, una volta estratta la griglia frontale, si vede che i due altoparlanti sono ancora in ottimo stato. Come noto, la griglia è tenuta insieme al cabinet con uno spesso strato di colla che ha anche la funzione di eliminare le vibrazioni: nonostante l'età, la colla è ancora adesiva e morbida, e può essere utilizzata senza problemi per riposizionare la griglia.

Prove di ascolto.
Ho collegato gli altoparlanti a due amplificatori integrati:
- Un amplificatore digitale in classe T Lepai 2020A, una economica implementazione del Tripath 2020

- Un Cambridge Audio A1 (di cui scriverò).

Le sorgenti sono un lettore CD Yamaha Natural Sound degli anni 90 e un Apple iPod classic 5th generation (in genere cerco sempre file rippati a 320 da CD o FLAC).
Non scenderò in dettagli o infinite perifrasi (anche perché non ritengo di avere le competenze tecniche che molti millantano); posso dire che anche questi piccoli altoparlanti si sono dimostrati all'altezza delle mie aspettative maturate ascoltando, occasionalmente ma da anni, un modello simile e, soprattutto, delle opinioni generalmente entusiastiche che si leggono sui forum dedicate. Non griderò al miracolo, ma trovo comunque sorprendente e straordinaria la gamma dinamica, la presenza, la definizione e anche la ricchezza di bassi che i Mini-Box riescono ad esprimere.
Collegati al mio piccolo T-Amp danno risultati molto buoni ma con i limiti di un piccolo amplificatore che eroga 10 W per canale (non credete alle scritte!).
Ma insieme glorioso Cambridge Audio A1, grazie ai suoi generosi 25 W per canale), i minuscoli Mini-Box diventano superbi, con una presenza eccellente e bassi profondi che però non mettono mai in ombra la musicalità e soprattutto la definizione del suono. Dal pop di Ed Sheeran (quindi suoni moderni e arrangiamenti super curati) al Jazz di Chet Baker si gode ogni dettaglio e sfumatura.
Davvero un acquisto azzeccato e la prova che, con un po' di attenzione, l'Hi-Fi si può fare con poco.

25 gennaio 2016

MEGADETH – Dystopia


Il 2015 si era chiuso con due grandi album: Purple dei Baroness e Repentless degli Slayer; e mentre questi album uscivano, crescevano l'attesa per il quindicesimo lavoro in studio dei Megadeth: Dystopia, uscito 4 giorni fa (per la Universal) dopo mesi di annunci e teaser sui social media e sui magazine di settore. Quindi appena ho potuto l'ho acquistato in versione CDRip su Amazon, l'ho trasferito nel mio fedele iPod del 2006, ho collegato le mie auricolari AKG e ho premuto Play.
Mi è piaciuto al primo ascolto: un album potente, ben strutturato, quasi rabbioso, finalmente convincente dopo alcune uscite non esattamente memorabili (United abominations, Super collider).
I brani sono la quintessenza del thrash metal, con riff veloci, una sezione ritmica impeccabile (affidata al veterano Ellefson e a Chris Adler) e la chitarra solista di Kiko Loureiro che farà sciogliere le riserve anche ai fan più scettici (quelli che magari ancora dicono: "quando c'era Friedman...").
La title track è eccellente, con un crescendo nella parte finale che, per potenza e tiro, ci riporta alle origini del thrash metal della Bay Area. L'intro di chitarra classica di Conquer or die crea una tensione elevata; ma poi si torna con il gain a 11 e velocità supersoniche, perché questo è thrash metal, bellezza; e se al calcio preferisci la carezza, lascia perdere i Megadeth.
Tutto il CD è curato nei minimi dettagli, dalle esecuzioni ineccepibili e precisissime, al missaggio e alle scelte di registrazione (ad esempio l'elevato livello delle parti vocali), ai suoni, sicuramente molto moderni.
Una nota a parte la meritano le parti vocali, non esattamente un punto di forza di Mustaine negli ultimi anni (soprattutto nelle sue perfomance dal vivo), e per due motivi: in primo luogo, il rosso vocalist sembra aver ritrovato l'intonazione e l'estensione vocale che sembravano ormai perdute; in secondo luogo, per chiarezza dei testi; Mustaine ha sempre avuto un'ottima dizione ma in Dystopia supera se stesso come se fosse preoccupato di far comprendere immediatamente le parole e i messaggi affidati alle canzoni.
Nonostante i recenti e frequenti cambi di line up, che non poco hanno influito sul sound del gruppo, con Dystopia i Megadeth sembrano aver ritrovato la carica, la rabbia e la creatività di Youthanasia se non, addirittura, di Killing is my business.


05 settembre 2015

The Zutons - Valerie - Guitar Cover

Oggi mi sono cimentato a registrare una traccia di chitarra (un accompagnamento fingerstyle) per questa canzone dei The Zutons rifatta anche da Amy Winehouse.

The Zutons - Valerie - Cover from giuseppe piersantelli on Vimeo.

28 agosto 2015

[Baroness]. Musica. Ecco, qui c'è tutto.

Sono un grande fan dei Baroness. Della prima ora. Oggi hanno annunciato che il prossimo dicembre uscirà il loro nuovo album intitolato Purple. E' già possibile ascoltare il brano Chlorine & Wine.
Io l'ho ascoltata e, come da titolo, posso dire che qui, musicalmente, c'è tutto. Tutto quello che mi piace, che vorrei ascoltare e ascolterei per ore, che rende un brano grande e completo. L'arrangiamento è superbo, le chitarre sono tante (clean, distorte, acustiche) e tutte perfette, come la struttura ritmica e le voci. Un brano pieno, quasi traboccante, ma così forte da rimanere sempre sul punto di esplodere, senza farlo.

03 dicembre 2013

No Hidden Fees: Demo 2014 disponibile in streaming!

Ed ecco, finalmente, la versione definitiva del nostro demo pubblicato su Soundcloud: cliccando sul pulsante Play è possibile ascoltarlo per intero in modalità playlist; per sentirele singole canzoni è sufficiente cliccare sui titoli.
Buon ascolto!

27 novembre 2013

Dolores O' Riordan - Ordinary Day

Rieccoci con una nuova registrazione. Si tratta di Ordinary Day, un brano tratto dall'album "Are You Listening?", debutto solista di Dolores O'Riordan. La sua è la voce inconfondibile dei Cranberries.
Ordinary Day è un brano semplice, lineare ed efficace, dal sound malinconico. La nostra versione acustica è minimal e rigorosamente in presa diretta.



22 novembre 2013

No Hidden Fees: ora su Facebook e con nuova grafica!


Da qualche giorno abbiamo creato e popolato il profilo Facebook dei No Hidden Fees dove pubblichiamo aggiornamenti, news, canzoni e idee per il nostro futuro (una su tutte: suonare!)
Mi raccomando, cliccate sul pulsante Mi piace!


E guardate il capolavoro del nostro amico e ottimo grafico Gabriele Ghio!


Partendo da 3 foto di noi, ci ha "ritratti" in uno bellissimo stile cartoon. Questa meravigliosa opera sarà la nostra icona sul web e sul CD che stiamo preparando. Non è bellissimo?

19 novembre 2013

Brooke Fraser - Something in the Water

Oggi vi proponiamo la nostra versione di Something in the Water della cantautrice Brooke Fraser, caratterizzata da un ritmo veloce e un testo molto poetico.


12 novembre 2013

Demi Lovato - Skyscraper


Oggi vi proponiamo la nostra versione di Skyscraper di Demi Lovato, tratta dall'album Unbroken del 2011.
Buon ascolto!

08 novembre 2013

Sheryl Crow - Home

Home è un brano di Sheryl Crow pubblicato nel 1997 nell'omonimo; una ballad malinconica e intima. Questa è la nostra versione rigorosamente unplugged.


07 novembre 2013

Rihanna - Take a Bow


Ecco una nuova registrazione del nostro gruppo No Hidden Fees. Con questa versione acustica di Take a Bow vogliamo rendere omaggio a Rihanna, un'icona del pop rock dalla voce inconfondibile che la nostra Cristina ha interpretato con grande bravura, passione e trasporto.
 

24 agosto 2008

Suitcase, una canzone per andare e per tornare.


Dalla prossima settimana, salvo contrordini, inizieranno le mie trasferte a Venezia. Sto affrontando il conto alla rovescia sospeso tra l'entusiasmo e la malinconia. Complice, forse, la solitudine di questi giorni.
Quando le cose stanno così, non c'è altro rimedio che prendere la chitarra e suonare. Potete giurarci.
Ho dedicato un paio d'ore di questa domenica a registrare un semplice brano. Spero che, sotto la crosta degli errori, si senta anche il mio cuore che batte.
I vostri commenti mi aiuteranno a migliorare. Grazie e buon ascolto.



Clicca sull'icona per scaricare Suitcase.

Per gli amanti dei dettagli tecnici.
Le tracce sono state registrate con il fido Audacity. Chitarre: Ibanez EW acustica senza effetti, collegata direttamente alla scheda audio E-MU 0202, e Epiphone Les Paul Custom, collegata al Line6 Pocket Pod (patches: Less insane per i bicordi e Twangy drive per i solo). La base è stata creata con un sequencer Yamaha.

11 aprile 2008

Ladro di note.

Ieri sera ho registrato questo clippettino con qualche idea, molti errori e un rig minimal:

Les Paul -> Line6 Pocket Pod con preset Jazz clean (compressor + reverb) -> scheda audio -> Audacity.


clicca per scaricare Ladro di note.

10 gennaio 2008

Stefano, questa canzone è per te.

Ogni anno, il 24 dicembre, il caporale di fanteria Stefano Arrighi mi mandava un SMS di auguri, col suo tono scherzoso, ironico. Mi sembra di averlo davanti, quel ragazzone alto due metri, paziente, saggio. Quegli otto mesi trascorsi gomito a gomito, sopportando i nonni e i marescialli, le zanzare e il freddo, e senza mai dormire una notte tutta intera, mattinate a imbrattare scartoffie inutili e pomeriggi a spazzare foglie, quegli otto mesi in mimetica e in drop mi sono parsi una vacanza.

Ricordo che una notte i nonni erano particolarmente maneschi, e ci fecero sdraiare a terra e ci bagnarono con secchi pieni d'acqua. Volavano pugni e calci con gli anfibi. Non ero proprio tranquillo. Stefano, sdraiato accanto a me, si voltò e semplicmente mi disse: "Dai, Pier, che tra poco è tutto finito."

Le guardie fatte insieme al caporale Arrighi, notti passate nella tranquillità del cortile della caserma, passavano in un lampo, tra mille discorsi, battute sui commilitoni ruspanti, sogni per il futuro.
Già, il futuro. Quello che ci attendeva la mattina congedo, ritti e con la divisa in ordine, dopo l'ultimo silenzio fuori ordinanza, gli ultimi passi di marcia, per gridare "FINITA!"

Come spesso succede, succede che ci perdiamo un po' di vista. Io cambio città, Stefano si laurea. Sì, gli SMS scherzosi: quelli non sono mancati. Per dirsi buon Natale, per ricordare qualche testa calda o il nostro gergo. Solo un anno non mi ha scritto. E io -- se solo potessi tornare indietro -- lascio passare i mesi.
Ma non sono mesi buoni. Quel ragazzone alto e pieno di salute ha un male che pian piano gli toglie le gambe, il sorriso, quella luce negli occhi, e poi la vita.
Succede in un giorno d'estate, afoso, con le strade vuote.

E non è più trascorso giorno senza pensare a lui, dapprima incredulo per tanta ingiustizia, poi rassegnato, e più solo. Queste mattine di Natale a fermarmi sul suo numero memorizzato in rubrica, e non potendo scrivere una frase di conforto, perché nessuno può più leggerla. Gli anni non servono. Ho dentro questo rimorso, di non averlo salutato un'ultima volta.

Un anno fa ho ascoltato In This River, il pezzo che Zakk Wylde ha scritto per la morte di Dimebag. Era l'immagine che cercavo: un fiume, io su una sponda, e Stefano su quella opposta.

Ho provato a ricordare Stefano come potevo, registrando questo brano, che usa gli accordi e qualche riff di River. Sono in debito con questa canzone.
Sì, dentro ci sono errori, timing pellegrino, bending calanti. Ma c'è anche altro, dentro, in mezzo alle note.

Stefano, ti dedico questa canzone, la dedico al tuo sorriso, alla tua vita troppo breve. Perdonami se non è molto. Perdonami.

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06 gennaio 2008

Sunday blues.

E' domenica e sono solo. No, non c'è tristezza né i pensieri amari degli scorsi giorni.
C'è solo voglia di stare bene, e tirare fuori queste quattro note, sperando che non siano stonate.
Così ho preso la chitarra e ho registrato questo piccolo Sunday blues.
Spero che vi piaccia. Graditi commenti e critiche.

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02 luglio 2007

Settimo City Limits.

Piove a dirotto. Sento l'acqua cadere sulla periferia, lavare via la polvere dai tetti delle fabbriche.
Mi tornano in mente un sacco di cose, di persone.
Allora prendo la chitarra e registro qualche idea. Alla fine mi rendo conto di aver registrato anche molti, troppi errori.
Quando ho finito, apro la finestra, e guardo la città, lontana. Lo scroscio della pioggia si mischia alle mie note, ma io smetto di ascoltare l'una e le altre.
La notte serve anche a questo.

Settimo City Limits.mp3

12 aprile 2007

Welcome Home.

Il giorno fa sovente schifo. Ma me lo lascio alle spalle quando chiudo la porta di casa mia.

Ho tirato giù queste 4 note stonate sul finire di giorni anch'essi piuttosto stonati. So che una stonatura non giustifica l'altra, ma ci sto lavorando.

Bando alle ciance. volevo dire una cosa, e non so se ci sono riuscito. Però ora va meglio. Qui c'è l'MP3 da scaricare.

Commenti, insulti, domande, offese, minacce, eredità milionarie, korea, artigianali, barba, baffi e perditempo, si accetta di tutto. Vivo a Settimo, io: qui mica si va per il sottile.

Nota tecnica: 4 tracce di chitarra acustica (accordi, arpeggio, strum sui pedali e solo), collegata all'ingresso mic della scheda audio e registrata in diretta con Audacity.