Fase 1: carrozzeria - elementi esterni

La prima fase di restauro.

Lo smontaggio.


Per farla breve, a fine gennaio ho iniziato i lavori di "restauro", decidendo di:
- far verniciare ad un carrozziere il cofano, il portellone posteriore, il parabrezza e la mascherina di plastica.
- occuparmi personalmente della cabina (interna ed esterna, con montanti e traverse), del ripristino degli interni e della capote. 
Detta così, sembra facile.



Invece trent'anni di pioggia, sole, caldo e freddo sono una lezione preziosa: i bulloni diventano un blocco unico con la sede che li ospita. La seconda lezione è: per rimuovere un bullone bloccato bisogna saperlo fare, e non è facile. 


Se togliere il cofano è stata una passeggiata, e smontare le traverse della cabina non è stato difficile (le viti erano quasi tutte all'interno dell'abitacolo, per cui riparate dagli agenti atmosferici), con il parabrezza e il portellone c'è stato da tribolare parecchio.

Dopo aver rotto un cacciavite, semi spanato le teste delle viti, usato un cacciavite a percussione e l'aiuto di un amico, l'unico modo per estrarre le viti ostinatamente bloccate è stato l'uso del trapano.


Alla fine  abbiamo vinto noi.
Pian piano, il vecchio fuoristrada è stato disassemblato.
Ecco il portellone posteriore.
La mascherina anteriore.
Il parabrezza , che proprio non ne voleva sapere di venire via.

Ed ecco la Suzuki, ridotta a macchina dei flintstones. Anzi meno, essendo sprovvista pure della capote in tela, rimossa subito per agevolare le operazioni di smontaggio.



Il cofano è sano ma bianco. Una volta smontato , lo porterò, insieme al portellone posteriore, alla mascherina e alla cornice del parabrezza, in una carrozzeria vicino a casa. Le superfici da verniciare sono troppo grandi per un trattamento casalingo, per cui io mi concentrerò su parti più piccole che non possono essere smontate, come la cabina.


Preparazioni fai da te.

Si parte con la carteggiatura della cabina per rimuovere la vernice bianca e la ruggine superificiale.


A parte un punto sulla parte alta della cabina e sulla parte bassa dei montanti laterali, in corrispondenza delle sedi dei bulloni, per fortuna la situazione è favore. Poca , pochissima ruggine superficiale, che sono riuscito ad eliminare prima con fogli di carta a vetro da 160 e poi con una spazzola in metallo per trapano, fino ad arrivare all'acciaio sano.





E' stato necessario sverniciare  un po' più a lungo i montanti in corrispondenza dei riscontri della capote. Questi due elementi di acciaio verniciato di nero sono malconci e piuttosto arrugginiti, come del resto i bulloni di fissaggio.





Questa è una delle prime mani di primer bianco sui montanti laterali dell'arco.




Questi profili di metallo, molto arrugginiti, servono per ancorare la capote al montante laterale dell'arco.





Dopo averne sverniciato uno con spazzola di metallo e carta a vetro, procedo a verniciare a spruzzo con vernice nera lucida.


Il confronto con l'altro componente ancora da trattare.


Per verniciare queste parti, ho costruito una semplice stazione di verniciatura composta da una base in legno e due supporti costituiti da barrette di metallo avvitate. Una sorta di mini cavalletti. 




Verniciatura in carrozzeria


Nel frattempo, il carrozziere ha chiamato dicendo di aver completato la verniciatura dei grandi pezzi affidati. Corro quindi a ritirarli. 
Il parabrezza.



Il cofano.


Il portellone posteriore e la mascherina anteriore. 



Verniciatura fai da te


Il lavoro in garage procede con la non semplice verniciatura della cabina.

Ecco la parte interna, effettuata senza problemi.








Qui i riporti in lamiera che erano stati posizionati nei sottoporta e nei parafanghi esterni (ma erano di colore bianco).




Procedo quindi con le altre parti esterne: ecco l'arco centrale.





Dopo aver completato la verniciatura (lavoro di certo non impeccabile: anche se sono riuscito a sanare la lamiera e a rendere il colore uniforme, la resa non mi ha soddisfatto ed è lontana dal lavoro eseguito in cabina dal carrozziere) ho rimontato pazientemente la carrozzeria.

L'ultima parte da completare sono i montanti battiporta che collegano l'arco centrale al parabrezza, , a cui si attaccano le parti laterali della capote con le strisce di velcro e contro cui battono le porte.

Ecco i montanti... smontati dalla carrozzeria.


Invece di sverniciarli come fatto per altre parti della carrozzeria (carta abrasiva, spazzole metallo ecc.) mi sono affidato ad una ditta che effettua svenirniciature chimiche, la Simet di Torino.

Sono stati gentilissimi e anche veloci. In pochi giorni, e con una spesa corretta, mi hanno restituito i due montanti sverniciati e portati a ferro nudo, pronti per essere trattati e verniciati. 







Posizionati sulla mia postazione artigianale di verniciatura. 



Ecco dopo le prime mani di primer






Le prime mani di vernice






Qualche rifinitura e poi mani di lucido trasparente.






Siccome sono stati sverniciati chimiocamente dentro e fuori, dopo la verniciatura esterna, la parte interna dello scatolato è stata abbondantemente spruzzata di WD40 per tenere lontano l'umidità e scongiurare ossidazione e ruggine.

Questi erano gli ultimi componenti da preparare.

Rimontaggio

Cofano e parabrezza, arrivati dalla verniciatura del carrozziere






Nel frattempo mi sono procurato, presso un bullonificio di Torino, tutti i bulloni nuovi per la carrozzeria. 

Inizia la lunga fase di rimontaggio, di cui non ho raccolto foto, ma sono state le operazioni inverse allo smontaggio. 

Ogni vite e bullone è stato accuratamente ngrassato con grasso ali litio prima di essere riposizionato nella sede ed avvitato. Le sedi esterne più esposte all'acqua (parabrezza, tetto) sono state ingrassate.

Ed ecco a montaggio ultimato, a notte fonda, durante il primo giro in strada.


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