25 febbraio 2020

Kawasaki J300 - sostuiture una lampadina? Un inferno

Questo è un Kawasaki J300:


che è in realtà un Kymco Downtown con degli adesivi verdi.
Immaginate di aver bruciato una cacchio di lampadina del faro anteriore. Una cosa da 3 euro.
Che fate?
La cambiate, è ovvio.
Ora, io ho generalmente un tone of voice calmo ed educato. Ma in questa occasione farò un'eccezione.
Perché sono moderatamente arrabbiato.
Cambiare una lampadina a questo scooter è un inferno e una vergognosa perdita di tempo.
Spoiler. Usciranno i soliti esperti che vi diranno: ma va', ci van 5 minuti, la cambi da sotto lo scudo senza smontare nulla.
Balle.
1) c'è una flangia di plastica che non vi fa entrare neanche un dito, figurati il braccio intero.
2) la molla di ritenzione della lampada l'ha studiata uno dell'Isis come vendetta sull'occidente. Non ho altre spiegazioni.
3) il manuale di officina. Sì, quello che ti dice come fare le cose. E il manuale dice: per sostituire una cacchio di lampadina, dovete smontare lo scudo superiore; per smontare lo scudo superiore, dovete smontare lo scudo frontale; per smontare lo scudo frontale, dovete smontare lo scudo inferiore; per smontare lo scudo inferiore, dovete smontare i tappetini di gomma. Sì, quelli. Stanno a un kilometro dalla lampadina. E m'ha detto bene che non è richiesto di smontare la marmitta.
Cioè, non solo ti dice di smontare mezzo scooter, ma pure al contrario te lo dice.

Allora, messi da parte i professoroni, non resta che mettersi al lavoro, e seguire passo passo il manuale di officina.

Bisogna togliere tipo 20 bulloni e 20 rivetti di plastica, di quelli malefici che se li rompi sono guai.

Poi bisogna separare le parti di plastica, partendo dal basso, con forza e delicatezzza allo stesso tempo. Perché se spacchi una delle dicimila flangette, stai fresco.

Ed eccoci: tolto tutto lo scudo anteriore.


Qui si vede bene lo scudo anteriore a terra. Integra il gruppo ottico con i due proiettori.


Togliendo le cuffie parapolvere si accede al porta lampada che, come accennato, ha un sistema di ritenzione criminale.
In Kymco, qualche genio deve aver pensato: come garantiamo alle officine affiliate un po' di ore di manodopera? Ma certo: creiamo il sistema più complicato e irrazionale per cambiare anche una lampadina, e qualche soldo lo spilleremo sempre.
Ma voi, professoroni dei forum, pensate davvero di riuscire a rimettere a posto quella molletta di acciaio dietro lo zoccolo della lampada mentre infilate un braccio da sotto lo scudo, il gomito vi picchia sul parafango, il naso vi picchia sul fanale e avete finito i santi?



Eccovela quella molletta infame, e infame sia chi l'ha pensata e tutta la sua discendenza. 


Rimontare il tutto è un secondo inferno.
Perché non è solo lungo, faticoso e noioso. E' anche rischioso. E non è una cosa che puoi fare a settimane alterne.
Sono parti n plastica, che devono aderire ed allinearsi perfettamente.
Sono soggette a rotture, a traumi, a disallineamenti.
Ma come diavolo hanno potuto progettare una cosa così malvagia?
Se brucio ancora una lampadina, cambio lo scooter. Che faccio prima.
Kawasaki Italia, interpellata via messenger, ha risposto ad un mio messaggio dell'agosto 2018. Ha pure sbagliato la risposta. Ma statte zitto che ci fai più bella figura.
Kymco Italia manco ci provo a contattarli.
Comunque ho vinto io.


11 febbraio 2020

Restauro Suzuki / parte 4

Dopo mesi di lavori, documentati in questo endless worklog, stamattina ho finalmente portato la Suzuki parzialmente smontata e sverniciata, in carrozzeria per la verniciatura.

Rispetto agli ultimi lavori, ho sverniciata anche i parafanghini anteriori. Non erano ammaccati ma avevano qualche graffio e la vernice si stava staccando.

Eccola qui, sverniciata e pronta per essere affidata alle cure di un carrozziere.