Fase 5: carrozzeria - fondi

Ripristino parziale dei fondi.

I fondi o pianale della Suzuki sono un punto notoriamente critico per la ruggine. Costruiti in lamiera non spessissima e probabilmente poco trattata all'origine contro agenti atmosferici ed ossidanti, i fondi presentano quasi sempre punti di ruggine e buchi.
Per affrontare questo lavoro di ripristino ci sono diversi approcci.
1) smontare la scocca dal telaio, tagliare i lamierati e saldare nuovi lamierati di ricambio o parti di lamiera.
2) senza smontare la scocca, tagliare e saldare lamiera
3) fare operazioni di ripristino puntuale con materiali di rinforzo diversi.

Ho scritto parziale perché, per limiti miei tecnici e di capacità, ho deciso di non saldare ma di procedere esattamente come fatto per i parafanghi il cui risultato è stato soddisfacente (anche se sarà il tempo a dire se il lavoro sarà duraturo). 

Pianale posteriore.


Sollevando la tappezzeria posteriore ho notato diversi punti di ruggine di uno abbastanza esteso e passante , in corrispondenza del passaruota posteriore destro. 




Ovviamente i puristi grideranno allo scandalo perché non ho smontato sedili e tappezzeria. Bene. Finito il vociare, io lavoro.




Dopo un primo lavoro di pulizia con spazzola in ferro, il buco si è mostrato nelle sue dimensioni.


Anche altre parti del lamierato, vicino al sedile posteriore, erano interessate dalla ruggine, ma in maniera superificiale.
Per questo motivo, ho proceduto come so fare. Non posso dire che sia la soluzione definitiva ma sono certo di aver sanato tutto quello che era visibile, e di aver ripristinato i lamierati, comunque non portanti.


Il trattamento è quello consueto:
- pulizia ed asportazione di tutta la ruggine con spazzole metalliche (sia a mano che collegate al trapano); più passate , anche con l'aiuto di spatole, per assicurarsi di aver tolto tutti i residui visibili;
- una o più mani a pennello di convertitore Fertan con tecnica di colatura nei punti a caduta (interstizi)
- chiusura di buchi con stucco resina 
- rinforzo del ripristino con telo di vetroresina.



Ecco il buco trattato con due mani di Fertan. 







Anche qui qualche punto di ruggine





Lo stucco resina asciuga e potrà essere levigato e verniciato




Altra piccola riparazione con stucco resina, da levigare successivamente. L'aspetto estetico non è curatissimo ma poco importa perché viene tutto verniciato e coperto poi dalla moquette.


Una volta che i prodotti come lo stucco resina si sono asicugati e sono stati carteggiati in superficie, si passa alla prima mano di smalto antiruggine. Qui sotto si può vedere la metà sinistra del pianale posteriore trattata, e quella destra in attesa.







Ed ecco tutto il panale verniciato.




Fondi anteriori. 

Ero riluttante, dopo la fatica fatta per il pianale posteriore, a sollevare la tappezzeria ed ispezionare lo stato del fondo anteriore, lato guida. Ma è bastato alzare un lembo di moquette per capire che era il momento di darsi da fare.

Dopo aver rimosso la lamina di catrame e aver lavorato un po' con le spazzole di metallo, è venita fuori una situazione non esaltante. Buchi, ruggine. Suzuki style.




Questo è un pezzo di guaina in simil plastica o simil catrame che copriva il fondo dall'interno. Molto mal ridotta, nascondeva sotto sia lamiera marcia che lamiera integra. Ne ho rimosso la maggior parte.


Ed ecco dopo aver eliminato tutta la ruggine visibile, ed aver trattato con due mani di Fertan (da qui l'effetto scuro) come si presentava il pianale.



Primo danno serio: la lamiera in prossimità del foro per il passaggio del cavo dell'acceleratore ha ceduto, ed è stato necessario tagliarne una buona porzione per trovare il ferro buono.


Secondo danno grave: un buco bello grosso in prossimità della piega della vasca, vicino al sedile del guodatore. Grosso e in un punto scomodo. Qui pulire non basta: si deve tagliare.


Terzo danno, ma più lieve: buco tra la vasca e il sottoporta. Non grande ma rognoso da sanare e riparare.



Allora, breve premessa sulle varie tecniche di raparazione valutate. Ho escluso di comprare una vasca di ricambio, ma anche di fare grossi tagli e saldature, e per motivi validi. Non so saldare, non ho una saldatrice, e in compenso ho un serbatoio pieno di gas. Inoltre queste non sono strutture portanti, ma solo di appoggio.

Ho quindi optato come segue:

  • danni e fori grandi: toppa di lamiera da rivettare
  • danni e fori piccoli: stucco resina e fogli di vetroresina

Qui si vede la prima riparazione effettuata: 4 foglietti di tessuto vetroresina dall'interno, e due da sotto. L'effetto è trasparente ma ovviamente si tratta di uno strato solido e continuo.


Per il foro grande, con il flessibile ho tagliato un po' di lamiera fino al ferro buono. Un riquadro 12*13 cm.
In questa posizione, per di più curva, i fogli di vetroresina non avrebbero tenuto, senza un appoggio.




Da un parafango di un furgone ho quindi tagliato, sfruttando la piega originale del lamierato, un pezzo di acciaio di una quindicina di cm per lato, e poi l'ho adattato affinché prendesse l'esatta curva della vasca nel sottoscocca. 



Quindi l'ho appoggiato nel sottoscocca e bloccato con il cric: con il trapano ho fatto una dozzina di fori. Una volta sicuro della corrispondenza dei fori, ho incollato metallo ai bordi del sottoscocca con silicone da carrozzeria per assicurare l'impermeabilità. Quindi l'ho rivettato al sottoscocca. La trazione dei rivetti lo ha fatto aderire perfettamente.




Ecco come si presenta fotografato da sotto.


Ho deciso quindi di tappare sia i fori da ruggine che i fori di scolo della vasca con tanta , tanta vetroresina. Ne è andata via quasi un foglio da 3 mq. Ho applicato circa 4 strati nella parte interna e 2-3 ( a seconda dei punti) da sotto. Incollare la vetroresina sul fondo, senza inclinare l'auto né senza metterla su un ponte, non è sanissimo, ma è andata.





Qui si vede la toppa rivettata completamente ricorperta dalla vetroresina.


Siccome la sede originale del cavo acceleratore semplicemente non esisteva più, ho praticato un foro da 8 mm in un punto buono della lamiera, fatto un taglio, fatto passare il cavo nel nuovo foro, e quindi ricoperto e chiuso tutto con altri fogli di vetroresina.


I fori di scolo li ho coperti. Visto che non faccio guadi di mezzo metro, per me possono restare chiusi. Se poi deciderò di aprirli, sarà sufficiente comprare una punta a tazza.




Altre viste del sottoscocca.




Qui, alla lice del sole, la vetroresina ormai asciutta, indurita, e già carteggiata per togliere le parti taglienti e per essere verniciata.


Smalto grigio antiruggine, generosamente applicato a pennello, su tutta la vasca interna.



Riposizionare la moquette significa: finita!!



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per il lavorone.
Solo all'idea di star sdraiato sotto a incollare vetroresina mi sono venuti i cervicali!

lucamax ha detto...

Ho fatto un lavoro simile su un FRontera B V6 3.2 del 2001.
Il Fertan non è un buon prodotto, ce ne sono di migliori , ad esempio un convertitore epossidico che rende il pezzo pronto da verniciare ma anche no, è tedesco e costa parecchio ma è nettamente meglio. Si chiama Brunox.
Per i rappezzi di lamiera c'è solo una soluzione valida e cioè lamiera+ saldatice MIG + "stuccatura" con stagno.
Lo stucco, vetroresina o metallico cioè al poliestere prima o poi fiorisce e si gonfia, mentre la brasatura con stagno no.
Basta un piccolo cannello a propano e una lega stagno / piombo per carrozzeria.
Si leviga come lo stucco metallico .