25 gennaio 2005

Il futuro che ci attende?



Ho trovato un interessante filmato che ripercorre l'evoluzione del web dalla sua creazione ai giorni nostri e ipotizza uno scenario futuro (fino al 2014), mostrando un'integrazione del web sia nel mondo delle notizie e dei contenuti sia nella nostra sfera privata di cittadini, utenti e consumatori.

Straordinarie le profezie su Google e sul suo ruolo di accentratore di risorse. Al di là di qualche tono apocalittico, la realtà potrebbe essere molto vicina.

Durata 8', lingua inglese. Da brividi.

20 gennaio 2005

Fotografare la notte.




Siccome andare al cinema o in birreria è troppo banale, le notti bianche le si possono occupare camminando per la città, la Nikon a tracolla, l'esposimetro tedesco e il treppiede in mano. (E' lecito: improbabile incontrare il presidente).

La notte si offre volentieri: perché la città sta ferma, infreddolita, le auto sono parcheggiate o corrono via veloci, le persone poche -- quasi invisibili. L'occhio si riposa in cerca di una forma anziché muoversi frenetico nel caos.

Un freddo cane. Non c'è modo si scaldare le mani e il volto. Si sta, trafitti, di fronte al mirino, come in trincea. Una tazza di tè caldo è un miraggio.

La città è ferita: guardare nei cantieri aperti che mostrano le interiora della metropoli è uno spettacolo incruento e affascinante di tubi, strutture, lamiere e cemento.

Dietro al Palazzo di Giustizia, immancabile il controllino serale della Benemerita, insospettita dai nostri movimenti.
"Signori, cosa state fotografando?", dice l'appuntato scelto.
"Niente di speciale. Solo la mia mano sul cofano di questa Renault coperta di neve. Posa B da 1 minuto, se l'arto risponde ancora, le favorisco i documenti", dice il mio compagno.
"Troppo tonti per essere pericolosi", pensa l'appuntato scelto.

Difficile dargli torto. Una tazza di tè caldo, presto.



Foto di Delio Trapani, Torino, gennaio 2005.


Uno alla volta.




Seconda giornata di targhe alterne. Oggi tocca alle pari. Io ho una dispari.

Il giovedì ecologico. Risolveremo il problema del riscaldamento della Terra, il processo di desertificazione, e forse la fame nel mondo.

Siccome il divieto inizia alle 8.30 e finisce dieci ore dopo, tutti ci mettiamo in macchina prima e lasciamo il lavoro un po' più tardi. Infatti all'alba l'autostrada era già intasata.

Però tutti con la coscienza a posto, il sottoscritto in prima fila. Una coscienza a targhe alterne. Mi sono sentito molto ecologista anticipando il mio contributo all'inquinamento. Ho pure rinunciato a mezz'ora di sonno. Un eroe da decorare.

Quanto può durare ancora tutto ciò?

19 gennaio 2005

Neve d'inverno.




Ieri sera, con lentezza, è scesa un po' di neve sulla città.

Uno strato bianco tenue, leggero, apparentemente indifeso. Di lì a poco, ferito da impronte insicure e tracce di pneumatici.

Sopravvissuta alla notte, verso mattina aveva un colore sporco, colpevole. Un velo strappato incapace di nascondere la miseria della strada, dei marciapiedi, delle auto in sosta.

Mi ha ricordato Neve di primavera di Yukio Mishima. Tutto qui.


18 gennaio 2005

Zapping.




È notte fonda e non riesco a dormire.
Passo dal letto al divano. Credendo di trovare chissà cosa.

Zapping distratto tra Buffy e una televendita. Imparo che i vampiri devono essere cacciati e uccisi ad ogni costo, forse a colpi di idropulitrice. Annebbiato, vigile, esausto: e, confuso, mi rassegno ad un pellegrinaggio di immagini.

Off. Spento. Ronzio di frigorifero, gorgoglìo di tubature.
Ho quasi paura di tornare a letto.

Il mio prossimo zapping sarà tra i miei incubi ricorrenti: televendite di paure, ingialliti documentari di dubbi, repliche di incertezze.


14 gennaio 2005

Give up smokin'?




Della legge antifumo si è già detto tutto il possibile, il probabile, l'improbabile, l'inutile e il superfluo.

Abbiamo visto Ferrara difendere il vizio a spada tratta e decine di cittadini, che per anni hanno silenziosamente subito il fumo altrui, vestire i panni di novelli Torquemada e gridare "A morte! A morte!"

Una notizia è però passata inosservata.

In un solo luogo, che non è pubblico né aperto al pubblico ma comunque luogo di lavoro, la legge non sarà applicata e sarà possibile fumare.

Quale? Il carcere.

Curioso, no?


PS: l'immagine di Sharon Stone (Basic Instinct, 1992) serve solo per aumentare il ranking della pagina.


12 gennaio 2005

Dieci buoni motivi per vivere solo.



Come previsto, nel giro di qualche ora la maggior parte dei buoni propositi per il 2005 sono stati ampiamenti disattesi. Che giuda!

E allora, seguendo il detto Di necessità virtù, provo a trasformare tutti i miei tic, vizi e nevrosi moralmente deprecabili del vivere una vita randagia in un lifestyle socialmente accettato e blandamente intrigante.
  1. Dopo la doccia, puoi sederti sul divano senza mutande a bere un bicchiere di Coca-Cola
  2. Puoi scrivere sul campanello Dr. Kurt D. Cobain, Psichiatra o il nome di qualche p o r n o star
  3. La lista della spesa può essere il retro di una busta usata con su scritto IL FRIGO E' FOTTUTAMENTE VUOTO
  4. Non è un problema fare colazione se c'è l'oliera sul tavolo
  5. Non è un problema cenare se c'è la caffettiera sul tavolo
  6. Invece di cambiare le lenzuola puoi cambiare letto
  7. Nessun vicino cercherà di controllare se davvero sei un agente dei servizi segreti, come hai confidato una volta in ascensore
  8. Puoi rispondere al telefono L'utente da lei desiderato non è al momento raggiungibile se alla TV c'è Scrubs
  9. Puoi fotografare la tua scarpiera
  10. Le decorazioni di Natale sono solo un brutto ricordo, e niente di più.


31 dicembre 2004

Buoni propositi.



Siamo agli sgoccioli.

Ogni bilancio di questo 2004 sarebbe inutile, parziale e incompleto.

E allora, si impone l'usuale lista dei buoni propositi per il 2005, tassativamente da NON mantenere.
  1. Rispettare TUTTI i semafori
  2. Smettere di guardare le televendite e le pubblicità di Aiazzone
  3. Più Françoise Truffaut, meno Joe Dante
  4. Fare sport, o almeno dire di farlo
  5. Sostituire le cinghie delle tapparelle (è un problema mio, lo so)
  6. Non è in atto alcun complotto governativo
  7. Imparare a cucinare qualcosa di nuovo
  8. E infine, no, il presidente degli Stati Uniti non ha avuto alcun incontro con una delegazione di alieni nel 1946.

Molti ospiti, molte canaglie.

29 dicembre 2004

Fuori luogo.



Da tempo mi rode un tarlo: perché sulle confezioni di preservativi è riportata la scritta:

"Tenere in luogo fresco e asciutto"

quando l'unica speranza relativa a questo prodotto è ottenere l'esatto contrario?


Averepaure.



Giovanni Fiorentini, Claustrofobia, tecnica mista su tela.

Ieri sera mi sono concesso un trattamento estetico -- in mancanza di un miracolo -- e ho avuto la conferma definitiva: soffro di claustrofobia.

Chiuso in una angusta stanzetta, alla mercé di un misterioso macchinario luminescente, ho accusato inequivocabili sintomi di disagio: ansia, sudorazione, tachicardia. Col dito pronto a premere STOP, ho aspettato da eroe la fine della passione.

Considerando che:

  • soffro di vertigini già dal terzo piano;
  • soffro di agorafobia;
  • devo lavarmi spesso le mani;
  • mi innervosisco nel traffico;
  • temo l'imminente fine del mondo;

forse è tempo che chieda a Woody Allen il nome del suo dottore.