Brutto segno.
L'unica cosa che oggi funziona, e pure troppo, sul sito de La Stampa e' un odioso popup in flash di Lufthansa: anche cliccando con chirurgica precisione al centro della minuscola X, si apre una pagina pubblicitaria.
Terribile.
Telecom Italia and Amaci have been working together to Jpeggy project which is an innovative photography contest entirely organized and managed on the web. The topic is: “The medium is the message”.
Amateur and professional photographers are invited to publish their own pictures and to vote them as well.
A large number of social networking tools, like Facebook and Twitter accounts, have been activated to involve as many people as possible. A blog is regurarly updated, too. Here’s the photo album on Flickr.
Tonight at 6 p.m. a press conference will officially open the project. Below you can find (in Italian) the programme of Jpeggy event.
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
15 APRILE 2009, ore 18:00
La Posteria, via G. Sacchi, 5/7, Milano
Intervengono:
Carlo Fornaro
Direttore Relazioni Esterne Telecom Italia
Annamaria Testa
Saggista ed esperta di Comunicazione
Stefano Mirti
Architetto progettista, Responsabile scuola di Design NABA, curatore Jpeggy
Giacinto Di Pietrantonio
Direttore GAMeC, Vicepresidente del Consiglio Direttivo di AMACI, curatore Jpeggy
Flavia Fossa Margutti
Responsabile Relazioni Esterne e Comunicazione MART, curatore Jpeggy
Francesco Jodice
Artista e Docente di fotografia presso l’Università delle Arti e del design di Bolzano, curatore Jpeggy
Susanna Legrenzi
Caporedattore Arte e Design di Io Donna (Corriere della Sera), curatore Jpeggy
Filippo Maggia
Capo conservatore Fondazione Fotografia, Editor per la fotografia di Skira, curatore Jpeggy
Massimo Pitis
Graphic Designer e Consulente di comunicazione visiva, curatore Jpeggy
Salvo Mizzi
Responsabile Internet Media & Digital Communication Telecom Italia
Fulvio Bortolozzo
Fotografo, docente allo IED di Torino, autore selezionato per la prima settimana di Jpeggy
Dario Pecoraro
Autore selezionato per la prima settimana di Jpeggy
Gabriele Rossi
Autore selezionato per la prima settimana di Jpeggy
28 ottobre 2008
Fotografare in bit (*)
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"> Visualizza/scarica la presentazione (file .pdf, 1,6 MB)
11 novembre 2008
Condividere i bit
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25 novembre 2008
I bit come tessuto sociale
"> Visualizza/scarica l’e-book (file .pdf, 4 MB)
"> Visualizza/scarica la presentazione (file .pdf, 2,7 MB)
11 dicembre 2008
Il futuro della fotografia digitale
"> Visualizza/scarica l’e-book (file .pdf, 1,3 MB)
"> Visualizza/scarica la presentazione (file .pdf, 3,2 MB)
Caro Pippo e caro Lazare,
leggo solo ora questo sorprendente dibattito pseudo-letterario. Avendo
regalato proprio io il libro a Pippo, mi sento in qualche modo in dovere di
intervenire, scusandomi in limine per errori di punteggiatura o d'altra
sorta....Il racconto/romanzo (francamente non so quale sia la definizione corretta, ma
poco importa) ha un grande pregio: il coraggio.Coraggio dell'autore di mettere nero su bianco il proprio sentire, con buona
dose autobiografica, rischiando lo sputtanamento con amici e colleghi.Per cio' solo, mi pare che il gesto (non tanto l'opera) sia da lodare e forse
un esempio per molti di noi (mi metto in cima alla lista) che tanto vorremmo, ma
non facciamo.Caro Pippo, ti ricordi quanto era seducente stare davanti al tuo 15 e poi 17
pollici ronzante a comporre pagine di poesie pessime (le mie, almeno) o di
raccontini del sabato sera? Tu hai continuato, e cio' ti fa grande onore. Io no,
mi sono dedicato a scrivere altro genere di libri, e per questo invidio tanto te
quanto Lazare.Certo, il contenuto e' discutibile, ma non penso che Lazare abbia ambizioni
da premio letterario, almeno non con quest'opera. E' e resta un grande avvocato,
che ha avuto il coraggio di mettersi alla prova in un campo per lui nuovo.
Nessuno di noi e' costretto a leggerlo, nessuno ce lo impone. E poi, la
punteggiatura. Ma dai! Lascia che metta le v,i,r,g,o,l,e un po' dove cavolo gli
pare, no?! Proprio oggi cade la ricorrenza del manifesto futurista....Ripeto, non trovo che il libro di Lazare sia un capolavoro della letteratura,
ma un gesto di coraggio di un dilettante (in questo, non certo nel suo vero
mestiere), che per testimoniare il rifiuto di un certo tipo di vita arida
milanese (ma forse anche torinese.... e genovese...) ha accettato di esporsi
alle rigidita' altrui.Caro Pippo, un tempo eri piu' attento alle emozioni (che
-se vuoi- sai cogliere e dare come nesusn altro), e meno alle regole di
grammatica.Non prendiamoci troppo sul serio.
Un abbraccio plurimo e multiplo.
Lorenzo