15 aprile 2010

E adesso ammazzateci tutti.

Sta per passare un emendamento che permetterà, con il consenso delle Regioni (e vuoi che si facciano scappare un'occasione di tirare su un po' di soldi?), di estendere il epriodo dell'attività venatoria. In parole povere, caccia tutto l'anno.
Non sono un animalista intransigente né un vegetariano, ma negli anni ho maturato un certo disprezzo per la caccia, che mi sembra sempre più una manifestazione crudele e fine a se stessa. Privata del suo antico alone
di magia (il procacciamento del cibo, la sfida dell'uomo sulle fiere), oggi mi sembra del tutto insensata. Così come mi sembra ipocrita e pretestuoso legarla ad azioni di riequilibrio della fauna boschiva. Per la serie: sparate perché ci sono troppi fagiani. Ma quando mai: la natura si sa regolare benissimo da sola senza bisogno di doppiette e tagliole.
I coltivatori si lamentano perché i cinghiali rovinano nottetempo l'orticello? Innanzitutto, gli orti sorgono dove prima vivevano i cinghiali, quindi c'erano prima loro. E se le loro incursioni disturbano, magari sarebbe più facile mettere una recinzione seria che non sia la solita rete di un letto (quella non deturpa il paesaggio, vero?)
Lo scorso autunno mentre praticavo freeride sulla collina con un gruppo di persone, ci siamo dovuti fermare perché i soliti sanguinari stavano inseguendo un "pericoloso" esemplare di cinghiale, che è stato prontamente abbattutto a fucilate a un metro dai miei piedi. Una scena che avrei preferito non vedere: quel mammifero rantolante mi sembrava tutto tranne che pericoloso. Solo spaventato e sfortunato. E se lui è pericoloso, che si può dire dei gruppi di cacciatori abbattuti da fuoco amico in sciagurati incidenti? Si muore eccome, ma naturalmente per i diretti interessati sono conseguenze risibili (rispetto ai morti per incidenti stradali; paragone di indubbia pertinenza).
La caccia genera un bel business tra licenze ed equipaggiamento. Non siamo negli USA, ma anche da noi i produttori di armi sono gruppi dotati di una grande influenza sul governo. Una liberalizzazione sfrenata della caccia porterebbe solo ad un disastro ambientale e all'aumento degli incidenti, che sono morti e feriti, non solo tra i cacciatori.
La prossima escursione tra i boschi, a piedi o in bici, dovremo affrontare un altro pericolo?

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