07 aprile 2016

Braindamage - The Downfall


I veterani della scena metal torinese (e italiana) Braindamage, attivi da quasi trent'anni, tornano a sette anni dal loro ultimo lavoro di studio con un nuovo album -- The Downfall --, da poco annunciato alla stampa e disponibile sul mercato dal 18 aprile prossimo. La bella notizia è che uscirà per My Kingdom Music, un'etichetta indipendente: evento raro in Italia che certifica la qualità di questo lavoro.
Sono tra i privilegiati che hanno potuto ascoltare in anteprima The Downfall, e voglio spendere due parole senza la pretesa di scrivere una recensione da fanzine.
The Downfall è un concept album -- basato su un libro di racconti scritti dal bassista, cantante e leader storico Andrea Signorelli (un lavoro inedito, presumo: non ho trovato tracce in rete) -- complesso ed articolato, evidente frutto di un lungo lavoro di composizione, arrangiamenti, ricerca dei suoni; ma non per questo è un album ostico, faticoso: tutt'altro; mi sono accorto di ascoltarlo con rapita sorpresa, con quell'attenzione concentrata che -- quindicenne -- dedicavo al vinile o al CD appena acquistato con qualche rinuncia e, per questo, ogni nota, ogni battuta, ogni riff aveva un valore. (Un rito, questo, che, nella straripante, bulimica sovrabbondanza di contenuti e canali di oggi, ammetto di non essere quasi più in grado di perpetrare, e me ne dispiaccio; ma torniamo al disco).
Il metal dei Braindamage è puro, violento, energico, esplosivo, senza compromessi (tanto da essere spesso associato al sound di mostri sacri come i Voivod): three, four, accordature drop down, riff veloci, distorsioni enormi e doppia cassa, tanta. Le influenze spaziano dal thrash della Bay Area all'industrial metal al più moderno sludge. Un metal aggressivo ma al contempo colto, con cambi tonali e di tempo che non ti aspetti, e testi complessi, profondi. La qualità esecutiva è più che alta, è quasi sorprendente, e fa di The Downfall un album estremamente curato e professionale. Ha la complessità degli arrangiamenti dei Baroness, la potenza ritmica e il timbro vocale degli Slayer dell'età aurea, le chitarre dei Pantera e dei Converge messe assieme, ma con suoni migliori e, se possibile, ancora più pesanti.
Ascoltate insieme a me i due passaggi di doppia cassa nella seconda metà di "She can Smell the Fear of a surrendering Race" e nell'intro di "Subhuman's Town Merciless Obliteration"; concentratevi sul suono pesante e grave delle chitarre nei riff lenti; sentite nota per nota il giro di basso di "The shadow I cast is yours, not mine". Ascolto metal da oltre venticinque anni e, avete la mia parola, in The Downfall c'è tutto quello (e molto di più) che un appassionato di musica heavy desidera, si aspetta e vuole ascoltare: potenza, tecnica, energia. Un album da avere, da ascoltare a volume alto; da ascoltare, e speriamo presto, sotto lo stage.


Brain Damage - The Downfall
My Kingdom Music, 2016

Tracklist

1. Substituting Forgiveness With Mass Destruction
2. God Granted Your Prayers Through Nuclear Warheads
3. She Can Smell The Blood Of A Surrendering Race
4. I Owe You A Billion Years Of Terror
5. Subhuman's Towns Merciless Obliteration
6. Queen Acadienne's Floating Mirrors And Tarots
7. Last Of The Kings, First Of The Slaves
8. The Shadow That I Cast Is Yours, Not Mine
9. You Nailed My Soul I Burned Your Flesh
10. The Downfall Is Here To Stay, I Shall Fight Until The End

Il CD è disponibile in preorder presso My Kingdom Music a soli 10€*. 

Membri:
  • Gigi Giugno: Chitarre; 
  • Andrea Signorelli: Basso, voce; 
  • Alex Mischinger: Chitarre; 
  • Batteria played by Cosimo De Nola

* Comprarlo non è solo un piacere ma è un dovere morale per lenire le ferite inflitte alla musica da Gigi d'Alessio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Credo di farti cosa gradita, nell'informarti che sono il nuovo proprietario della bellissima Ibanez EWC30 che mostravi in una foto del 2008, dopo averla acquistata a Las Vegas.
Sono fiorentino e ho avuto la fortuna di trovarla in ottime condizioni presso un negozio di musica.
Ha un gran suono e un aspetto da innamoramento a prima vista.
Saluti.
Tiziano Linari

Giuseppe ha detto...

che bella notizia! mi fa piacere che tu ne sia contento. Mi chiedo come abbia fatto ad arrivare fino a Firenze: Io l'avevo venduta ad un insegnante di chitarra di Torino per un suo allievo...

Anonimo ha detto...

Infatti è stata acquistata a Torino dai titolari di un negozio di strumenti musicali.
Che meraviglia conoscere la storia di uno strumento raro (vista la ridotta distribuzione mondiale)!
Saluti.
Tiziano