17 dicembre 2007

Luttazzi a teatro.

Ecco, bravo, quelle cose lì vai a dirle in teatro, davanti a 1000 cittadini liberi di spendere il proprio tempo come vogliono. Ci guadagna chi, come me, non sopporta di vederti entrare in casa dallo schermo della TV.
Se poi, caro Luttazzi, il teatro ti piace e ti permette di sfogarti, perché non parti in tournée verso, che?, tutti i teatri della Siberia e della Mongolia? Una cosetta da due-tre anni, giusto per toglierti dalle palle.
Pensaci.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Da questo e da un precedente tuo articolo mi pare di capire (vagamente, lo lasci appena trasparire) che Luttazzi abbia una posizione di grande rilievo sui tuoi cosiddetti. Del resto non piace nemmeno a me.
Ciao
Giorgio

Anonimo ha detto...

Ciao Pippo,

non ho visto lo "spettacolo" di Luttazzi e non conosco tutti gli argomenti che ha toccato, né che taglio abbia dato, quanto abbia cercato di essere "comico" e quanto "di denuncia". Concordo pienamente con te sull'inutilità della volgarità: "sporca" tutto ciò che accompagna, ne azzera la qualità, non è un buon modo per dare incisività alle proprie affermazioni. Anche il personaggio in sè mi risulta piuttosto antipatico, con quell'aria da "mi sento più intelligente di voi" che mi fa subito cambiare canale quando mi ci imbatto.

Ma non parliamo un po' almeno di parte dei contenuti? Leggo su Repubblica di alcuni attacchi al Papa: è vero che è una discussione infinita, e forse in questo tuo post te ne sei tenuto deliberatamente fuori, ma è un argomento che io (che pure ho un trascorso molto "cristiano" e "di chiesa", anzi forse proprio per questo) sento molto.

E anch'io, crescendo (dovrei dire "invecchiando") trovo sempre meno risposte: poche nei valori della "religione cristiana" (qualcosa approvo, ma come esigenza individuale, in gran parte difficilmente condivisibile e "massificabile"), nulla nella "chiesa" (che considero una struttura tipicamente umana e terrena, con tutti i difetti e le storture del caso).

E mi dà sempre più fastidio tanto chi fa suoi questi simboli per tornaconto, quanto chi li accetta passivamente e te li vorrebbe imporre, per educazione, perbenismo, pigrizia, incapacità o paura di pensare liberamente o altro. Tanto tempo fa ho intavolato su questo argomento delle discussioni furibonde con mio padre, persona molto intelligente e al contempo fervente cattolico e cristiano convinto dell'esistenza di Dio come Essere Supremo.

Trovo che la modernità non abbia esigenze primarie diverse da ciò che l'uomo cerca da sempre (felicità, sicurezza, salute, amore, per qualcuno - e tra questi mi ci voglio mettere anch'io - solidarietà, rispetto reciproco, conoscenza...), ma che oggi come non mai né Dio né tanto meno la Chiesa sono capaci di dare risposte adeguate.

Non so perché ti tedio con tutto questo, forse perché - per quel poco che leggo di te - mi sono fatto un'idea di te come di una persona che non si accontenta di fermarsi alla superficie, e questo tuo bandire la volgarità della forma senza spendere una parola sul contenuto (pur confezionato nel peggiore dei modi da una persona che qui non voglio assolutamente difendere) mi aveva un po' stupito.

Scusa lo sfogo

Giorgio

Giuseppe ha detto...

ciao giorgio, grazie per la stima e per il lungo commento che meriterebbe di essere discusso in maniera piu approfondita di quanto possa fare nei commenti del mio blog.
il distacco, da molti sentito, tra fede cristiana e potere temporale della chiesa, non si puo' negare né liquidare con risposte dogmatiche.
il pontificato di benedetto xvi ha un'impronta ben precisa, con spiccato ritorno all'ortodossia, e mancanza degli approcci ecumenici a cui giovanni paolo ii ci aveva abituato.
altro discorso è la fede come supporto morale e direzione di comportamento che ci aiuta a sperare e vivere da "buoni cristiani" ogni giorno...
beh, insomma, si potrebbe proseguire per ore su questo tema :-)

Anonimo ha detto...

Ma se Luttazzi ti da tanto fastidio in tv, non è sufficiente per te cambiare canale??io adoro la sua genialità che sicuramente mal si accosta a pensieri fascisti come i vostri...per voi la libertà di scelta che priorità ha nella vita?immagino molto poca...