La condanna a morte di Saddam non servirà ad altro che a restiruire all'Iraq e al mondo islamico intransigente l'icona di un martire nel cui nome spargere altro sangue. Saddam sarà impiccato perché ritenuto colpevole di una strage, ma con questa sentenza non lo si punisce per tutti gli atti compiuti durante il regime autoritario.
Non è con la morte del rais di Bagdad che si accelerà il processo di pace, tutt'altro: io temo una recrudescenza tanto interna (con nuovi e più gravi scontri tra etnie contrapposte) quanto esterna, verso i nemici dell'Islam.
Ahmadinejad, che ha la scaltrezza del mercante arabo, imbocca ben altra strada: bugiardo o meno, almeno cerca un dialogo con una parte del "mondo occidentale" (e speriamo presto anche con l' altra).
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