19 novembre 2006

Zune visto da vicino.

Il 14 novembre ero a New York, propro il giorno in cui Microsoft ha iniziato la vendita di Zune. Così nel pomeriggio sono andato da J&R a vederlo dal vivo, aspettandomi una coda chilometrica e delirante come per l'uscita della PS3 in Giappone. In effetti a L.A. un po' di festa c'è stata, pure con i RHCP: ma a vedere le foto sembrava poco spontanea.

Da J&R, dicevo, Zune era relegato in un mezzanino, affidato alle cure di un venditore svogliato e pressoché muto. Per fare come San Tommaso, ci ho un po' giocato e non ho trovato nulla di più di quello che si è letto sul web in questi mesi: audio, video, hard disk da 30 Gb e la funzione community che attiva uno scan Wi-Fi di altri Zune connessi. Fine.
Lo scherzetto, si sapeva, fa 249$, che è il prezzo dell'iPod video da 30 Gb. Ma Zune si presenta grosso, gommoso e meno sexy.

Verso le 22 ero a Times Square, e sono entrato da Virgin. Stessa scena: gli Zune in un angolino dietro ai CD-R, zero personale dedicato, nessun acquirente.

In albergo, su CNBC il telegiornale parla del lancio di un lettore MP che avrebbe potuto essere innovativo 5 anni fa e che potrebbe essere un mezzo fiasco per la Microsoft.
Le penne cattive del web gli danno la mazzata finale: sarebbe bello sapere che cosa Gizmodo intende con Swamp Water Jello. Di certo c'è solo che non è un complimento.
Scott Ard, editor di Cnet.com, dice di non essere impressionato da Zune. La critica più feroce? Se Zune non supporta Windows DRM 9, si deve donare in beneficenza tutti i brani acquistati su Napster?
Auguri.