07 aprile 2005

Una tecnologia senza buon gusto?




Stanno facendo il giro del mondo i commenti -- a volte indignati a volte asettici -- sulle foto scattate alla salma del Santo Padre con i camera-phone e inviate via MMS o salvate su computer.

Coda, processione, attesa, finalmente l'arrivo dinnanzi al corpo e clic, scatto col cellulare. Poi, qualcosa sarà. Potrà essere un cimelio da "io c'ero", un wallpaper per il telefono, l'immagine per il proprio blog o da inviare via mail.

Altri hanno fatto di più, commentando a voce, registrando e podcastando l'evento, senza lesinare sospiri, rumori di fondo e di passi, organi liturgici, e una certa teatralità compiaciuta.

Tutti spie, tutti fotoreporter, tutti grandi tecnologi. Tutti affamati di ricordi eppure senza memoria.

Diceva Montanelli: Le uniche lacrime vere sono quelle che si piangono in una stanza chiusa e senza specchi. Non sembra questa l'atmosfera di Roma. L'ansia di avere un ruolo nel circo mediatico (anche se da comparsa e per pochissimi istanti) sembra avere il sopravvento sulla reale e intima commozione per la morte del pontefice.

Ma non è l'unico esempio. Non si allontana di un millimetro da vecchi stereotipi maschilisti l'ultima pubblicità con Adriana alle prese con la tecnologia: inquadrature ammiccanti, luoghi comuni, scollature ormai note.

La bella brasiliana non spiaccica una sola parola in tutto lo spot (e praticamente in tutta la campagna, essendo ridotta ad icona di se stessa) e si limita ad esprimersi a gesti, cenni del capo e occhiate maliziose dal basso verso l'alto.

Forse la tecnologia rimane un mezzo neutro e sono gli utilizzatori a mancare di buon gusto. Ma, si dice, l'occasione fa l'uomo ladro.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Non tollero le pubbliche manifestazioni di idiozia
Non tollero i cellulari a teatro
Non tollero la smania da gossip
Non tollero questa via crucis mediatica
Non tollero i miti privi di contenuti
Non tollero i “mitizzatori” dei miti

…dunque cosa tollero del nostro quotidiano?

Giuseppe ha detto...

mi sembra pochino, a occhio e croce.

però è vero che la modernità porta con se fenomeni più o meno di massa che possono apparire intollerabili.

ci vuole un po' di paziena e un po' di ironia, altrimenti non ne usciamo.

Anonimo ha detto...

Lo scorso week end l'ho passato interamente in casa a stuccare pareti e carteggiare.
Quando mi interrompevo aprivo la TV e saltavo da un canale all'altro in cerca di notizie sul Papa.
Quando finalmente è tornato 'alla casa del padre' mi sono commosso, ed è scesa qualche lacrima (mia madre sarebbe felice di saperlo..).
Stamattina sono stato al funerale della madre di un mio caro amico.
E' stato diverso, ero meno partecipe, triste per la sua sofferenza ed il suo dolore, non per il mio, e me ne è dispiaciuto.
Come mi è dispiaciuto che questa donna abbia avuto solo qualche decina di persone in chiesa, solo poco più di un'ora per rendere pubblica la sua scomparsa.
Non so che dire, ma so che tanta TV fa male, ti può coinvolgere, forse più del dovuto, forse alterando i valori reali.
Già qualcosa che ci sia il rispetto per la scomparsa di chicchessia, cosa che troppo spesso manca..
Ste

Giuseppe ha detto...

la perdita del senso della realtà è uno degli effetti del bombardamento di immagini della tv

dopo aver visto 10 pubblicità di cosmetici ci convinciamo che non esistano donne brutte, con la pelle rovinata, la seconda di seno e sotto il metro e ottanta di statura

e quel che è peggio è che ci dispiace che la realtà sia diversa dalla finzione

Anonimo ha detto...

e le donne con la prima dove le metti????

Giuseppe ha detto...

con la prima?
dai, mica ce ne sono tante!
e poi esiste sempre il miracle bra di victoria's secrets

Anonimo ha detto...

...per sdrammatizzare e per rimanere sul tema multimediale.

Ricevo, dopo quello della protezione civile, un SMS avente il seguente testo:

"Pres. Consiglio dei Ministri. Causa grave situazione paese,
On. Berlusconi assume ad interim incarico di Pontefice.
Deciso anche nome: Pio Tutto."

...per i primi 10' ci ho creduto!