29 dicembre 2004

Averepaure.



Giovanni Fiorentini, Claustrofobia, tecnica mista su tela.

Ieri sera mi sono concesso un trattamento estetico -- in mancanza di un miracolo -- e ho avuto la conferma definitiva: soffro di claustrofobia.

Chiuso in una angusta stanzetta, alla mercé di un misterioso macchinario luminescente, ho accusato inequivocabili sintomi di disagio: ansia, sudorazione, tachicardia. Col dito pronto a premere STOP, ho aspettato da eroe la fine della passione.

Considerando che:

  • soffro di vertigini già dal terzo piano;
  • soffro di agorafobia;
  • devo lavarmi spesso le mani;
  • mi innervosisco nel traffico;
  • temo l'imminente fine del mondo;

forse è tempo che chieda a Woody Allen il nome del suo dottore.

3 commenti:

Giuseppe ha detto...

Ancora ieri sera vedevo un film di Allen e devo dire che, in effetti, hai proprio ragione. Parla, parla, parla, straparla, e non arriva da nessuna parte.
E' un'umanintà nevrotica, ma che vogliamo farci?
Saluti strizzati

Anonimo ha detto...

Paura, la paura non è anonima.
Vive, si alimenta con l'ansia di vivere.
Io la sconfiggo con la Poesia, con l'amore per mio marito, con l'aiuto a chi sta peggio.
Elisabetta

Giuseppe ha detto...

Già. Dovrei anch'io cominciare a fare del bene al prossimo. Sarebbe già un successo riuscire a non fare del male...