29 agosto 2025

Pramand - Galleria Seguret (o dei Saraceni) su 735/UA [MTB] - non la scelta ideale!

Nel 2014, con la vecchia guardia, organizzammo un po' all'armata Brancaleone una classica estiva: la galleria del Seguret o dei Saraceni. Giustamente senza torce (io ricordo di avere portato una frontale con la potenza di 1 lumen: non riuscivo nemmeno a illuminare il manubrio) e sulla scorta di un percorso in discesa tracciato sulla carta. 

Il piano di quel giorno era di fare la direttissima, ovvero tutto il 735 , noto anche come UA, che arriva poco sopra Baume. 

L'idea era buona, anche se ardita, perche' e' il tracciato che consentiva di ridurre al minimo il trasferimento al ritorno: infatti la partenza in sella e' di solito prima di Salbertand.

Per farla breve: ricordavo la discesa molto impegnativa ma sufficientemente percorribile e comunque divertente, anche se la seconda parte, sempre nei miei ricordi, aveva due caratteristici passaggi non per tutti:

  1. una serie di tornanti strettissimi e scassati
  2. un tratto abbastanza lungo e in forte pendenza con il fondo coperto da una infinita' di pietre piatte smosse (provenienti da una parete franata) che dava la sensazione di galleggiare letteralmente. 

Portammo a casa la pelle, e anche ricordi felici. 





Traccia del 2014


Da anni cercavo informazioni sul 735 basso / UA, e trovavo ben poco, segno che il sentiero era poco percorso, forse abbandonato. 

Chiarisco: il percorso Strada militare Fenils Pramand, Galleria del Seguret e' uno dei piu' battuti ed iconici della Valle di Susa, ma tutti optano (e forse non a torto) per due discese: o dalle Cave di Gesso, quindi a Savoulx, o addirittura dal Forte Foens, su Bardonecchia. L'UA sembra non farlo nessuno.

Ad undici anni da quella uscita, mi sono messo in testa di riprovare l'esatta traccia di allora e verificare se ancora percorribile. 

Spoiler: no. O quasi no. Ed e' stata una giornata impegnativa. 

La salita non presenta difficolta', ma era una giornata con un calore feroce, anche 37 gradi e -- soprattutto -- l'inauguarazione della riapertura della strada militare dopo la riparazione della frana del 2023, quindi con un traffico veicolare molto molto elevato e polvere ovunque. 

Una volta usciti dalla galleria, questa volta affrontata con luci adeguate ma comunque superato da fuoristrada, pickup, moto e quad (non gradevolissimo), ci si organizza per la discesa. 

La prima parte e' appunto il 735 intermedio, tracciato noto perche' lo si percorre anche come parte bassa della discesa del Vin Vert. 

Poi viene il bello, perche' anziche' imboccare il 742 per le cave di Gesso, il piano era di proseguire sull'UA, come nel 2014.

Le difficolta' che ricordavo, vuoi per l'erosione e le frane, vuoi per l'abbandono del sentiero, si sono moltiplicate. Amplificate.

I tornanti strettissimi sono ancora li', ma il fondo molto scassato e ingombro di pietroni ha reso ostica e lentissima la discesa, interrotta spesso per passaggi onestamente non superabili se dotati di un minimo di istinto di sopravvivenza. 

Il lungo tratto franato e con pietre smosse c'e', ed e' sensibilmente peggiorato (o ci ricordiamo solo le cose belle?). Ciclabilita' davvero bassa. Per niente divertente.

Infine l'ultimo tratto era molto scavato ma piu' che altro l'ho affrontato con la stanchezza e la frustrazione accumulate nei 1000 metri di dislivello precedenti: non lucido e senza piu' scote di acqua.

A Baume ci sono arrivato (gli ultimi metri sono una mulattiera un po' abbandonata ma percorribile), ma ci sono arrivato anche con la consapevolezza che quella discesa, purtroppo, non e' piu' una opzione ne' divertente ne' sicura ne' tantomeno raccomandabile. Valeva la pena verificarlo di persona? Non lo so.


Scheda Tecnica Escursione MTB

Località: Salbertand (Oulx)
Quota massima: ca. 2.000 m (dopo galleria)
Dislivello complessivo: ~1.300 m

Salita

  • Difficoltà tecnica: facile, su strada militare

  • Condizioni al momento: caldo estremo (fino a 37°), traffico molto elevato causa inaugurazione riapertura strada (fuoristrada, moto, quad → polvere continua)

  • Punti critici: attraversamento galleria (necessario uso luci, traffico veicolare fastidioso)

Discesa

  • Inizio: sentiero 735 intermedio (utilizzato anche per Vin Vert – parte bassa)

  • Piano originale: proseguire su sentiero UA (come già fatto nel 2014), evitando il 742 per le cave di gesso

  • Condizioni attuali sentiero UA:

    • Forte erosione, frane, abbandono → fondo molto scassato

    • Tornanti strettissimi e ingombri di pietroni

    • Numerosi passaggi non ciclabilI (necessario spingere/portare la bici)

    • Tratti franati e instabili sensibilmente peggiorati rispetto al passato

    • Ciclabilità molto bassa, discesa lenta e frustrante

Tratto finale

  • Mulattiera scavata ma percorribile fino a Baume

Valutazione complessiva

  • Divertimento: molto basso

  • Sicurezza: non raccomandabile (tratti pericolosi e poco ciclabili). Torcia obbligatoria per percorrere la galleria. 

  • Consiglio: evitare il sentiero UA come discesa MTB; preferire alternative più sicure e mantenute. Alternativa da valutare:

    • Bardonecchia > Salbertand: treno
    • Salita a Pramand > Galleria > trasferimento a Forte Foens > discesa > Bardonecchia

Fotoalbum del 2025

Vista dalla strada per Fenils / Eclause


Inizio della strada militare Fenils Pramand

Tratto nel bosco


Si incontra una piccola cascata

La famosissima scritta DUX, rimossa e poi rinnovata

Si attraversa prima un piccolo tunnel 

L'arrivo al colletto Pramand, molto affollato.



Continua la salita fino alla galleria


Torcia accesa, si imbocca la galleria

Dopo il restauro, la galleria e' sempre in buone condizioni

L'uscita dalla galleria del Seguret.


Quel che resta del baraccamento 


Palina segnaletica della discesa

Inizio della discesa, 735 intermedio

735 intermedio nel tratto boschivo


La friabile roccia calcarea e' sempre piu' scavata, rendendo il tratto pressoche' impercorribile

Uno dei pochi punti agevoli del 735 basso, prima dei tornantini

Il lungo tratto coperto da grandi pietre smosse.

Traccia del 2025

27 agosto 2025

Lago dei Sette Colori - Cesana [MTB]

Ci sono luoghi che restano impressi nella memoria non solo per la bellezza del paesaggio, ma anche per la sensazione di conquista che regalano. L’escursione in mountain bike al Lago dei Sette Colori (o Gignoux), sopra Cesana Torinese, è uno di questi: un itinerario non particolarmente impegnativo, ma noto per i suoi panorami, la vista mozzafiato e possibilita' di discesa su sentieri veloci e divertenti. Non tornavo al Lago di Gignoux da molti anni, ed e' sempre una grande emozione.

13 agosto 2025

Tre podcast per l'estate

Nelle scorse settimane, come di consueto, ho selezionato qualche podcast nuovo sulla base dei miei interessi "non lavorativi", che in genere si concentrano su storia contemporanea, potere e poteri, terrorismo, politica internazionale, cronaca giudiziaria.

Il Crac dell'Ambrosiano

Ho iniziato ad appassionarmi alle vicende del Banco Ambrosiano e di Calvi molti anni fa, anche in virtù del fatto che questa vicenda ne incrocia molte, se possibile ancora più oscure ed avvincenti, degli scorsi decenni: dalla massoneria deviata, alle stragi, ai misteri irrisolti (Emanuela Orlandi). 

Sul tema mi sento di consigliare senz'altro Il banchiere di Dio, un podcast estremamente curato e documentato da cui emerge la straordinaria passione del suo autore: Nicolò Majnoni, un giovane e brillante avvocato italo americano che, mosso da cuorità ed etica, ha deciso di mollare il proprio lavoro e dedicarsi per due anni alla scrittura e alla pubblicazione di questo podcast. 

E' narrato benissimo, chiaro, ben strutturato. Va ascoltato con attenzione. Se proprio devo fare un appunto: l'autore ha intervistato anche Francesco Pazienza, scomparso recentemente, e una delle persone più informate sulle vicende del crac dell'Ambrosiano, dello IOR e di Calvi. Tuttavia mi aspettavo che si citasse la tesi che Pazienza sostiene nel suo ultimo libro secondo cui il Banco si troava in buona salute e fu fatto fallire. 

 

Ustica

Uno degli episodi più oscuri, gravi ed allo stesso tempo intriganti della nostra storia recente, all'incrocio tra politica internazionale, equilibri atlantici, servizi deviati. 

Negli anni scorsi avevo cercato più volte approfondimenti sul giallo di Ustica ma i podcast disponibili, che qui non cito, sono risultati davvero al di sotto delle aspettative più basse: poco documentati, con una narrazione lenta e farraginosa, quasi inconcludenti. 

I tre episodi della serie Disastri di Niccolò Locati sono invece rigorosi, raccontati in modo avvincente ma anche estremamente rispettoso delle tante vittime.


Affari, massoneria e democrazia ridotta: la storia della P2

Una specie di viatico per comprendere ed apprezzare ancora di più Il Banchiere di Dio: Fratellanza Oscura è un lungo e dettagliato racconto non solo delle vicende della loggia massonica P2 e duo demiurgo Licio Gelli, ma la storia di una nazione attraverso i decenni, la dittatura fascista, la seconda guerra mondiale, la ricostruzione, gli equilibri internazionali, l'atlantismo.

Ma il podcast, che sto ancora ultimando, è molto di più, e raconta, bene e in maniera documentata, imparziale, moltissime vicende di quegli anni oscuri, dal terrorismo nero ai gruppi eversivi agli interessi internazionali. 

Il ritratto di Licio Gelli, supportato da enormi fonti documentali, è completo e dettagliato e restituisce all'ascoltatore il clima e le condizioni che hanno reso possibile l'ascesa di Gelli al potere (occulto) e al controllo di settori strategici del Paese e della politica internazionale, dall'editoria ai mondiali di calcio. 

08 agosto 2025

MTB Vin Vert

In una giornata dal cielo di colore blu intenso e limpidissimo, si torna in una tra le piu' suggestive, emozionanti e soddisfacenti mete di alta montagna della Val Susa: il Vin Vert; con oltre 1600 m di dislivello positivo ed un'altitudine di 3000 m e' una tappa di alta stagione.

Percorso noto ma che emoziona sempre: l'arrivo, dopo il bivio per lo Jaffreau, alla cresta che porta al colletto e' qualcosa difficile da descrivere per la vista a 360 gradi sulle Alpi, cosi' come lo e' la varieta' straordinaria di vegetazioni alpine che si incontrano sia durante la lunga salita che nella divertente discesa che si articola interamente su sentieri.

Molti punti acqua in salita; la discesa e' percorribile e in buone condizioni, incluso il tratto lungo le cave di gesso abbandonate. 

Galleria foto
































Traccia su Garmin Connect