20 dicembre 2022

MTB - in Valle Stretta (FR) con la neve.

Approfittando di una bellissima giornata di sole, ho voluto testare una breve escursione sulla neve, su unpercorso normalmente battuto per cui mi aspettavo un fondo sufficientemente compatto e ciclabile. 

La scelta, considerate le opzioni limitate per l'abbondante innevamento dell'Immacolata, è ricaduta sulla Valle Stretta, classicissima passeggiata a cavallo tra Italia e Francia, con una pendenza dolce.

Ho abbastanza esperienze nelle discese sulla neve ma era la priima volta che facevo una escursione interamente su fondo innevato, e peraltro senza alcuna dotazione specifica (la bici ha normali coperture da all mountain, e anche il mio abbigliamento era una versione stratificata di quello tardo autunnale). Insomma conoscevo i miei limiti in partenza. 

All'andata ho raggiunto la Valle usando il percorso pedonale che si imbocca prima del camping di Pian del Colle. Idea non brillante. Fondo poco compatto e pendenze marcate hanno reso la salita più faticosa del dovuto. Meglio usare la carrareccia (ovviamente chiusa al traffico) anche all'andata. 

Arrivato con un po' di fatica alla passerella pedonale che attraversa il rio del bacino artificiale, mi sono congiunto alla carrareccia, e ho proseguito la salita ancora per un po', per un totale di circa 300 m di dislivello. Non molti, ma superati di poco i 1600 m di quota, il fondo era meno compatto e l'aderenza si stava riducendo a zero. 

Ho pensato che sarebbe stato utile qualche accrocco almeno allo pneumatico posteriore per avere un po' di grip sulla neve. Non dico la gomma chiodata ma qualcosa per non slittare ad ogni pedalata. Inoltre la temperatura, 10° sotto zero, aveva congelato la mia scorta di acqua, per cui ho dichiarato forfait per questa volta, ho girato a bici ed iniziato la discesa, per rientrare a Melezet. 

Qui sotto la traccia. 

Di seguito qualche scatto della giornata.


Sosta a Melezet

Il sentiero pedonale che dà accesso alla Valle Stretta, poco prima del camping di Bardonecchia.

In ascesa verso la Valle Stretta

Finalmente arrivato alla passerella nei pressi della diga



Il basso fabbricato della diga



La temperatura è scesa in maniera costante durante la salita, fino a -10° C

La strada carrabile. 


Basta così.



Pronti per la discesa. 

15 novembre 2022

Sentiero 82 GTC (Gran tour Collina torinese)

Semplice e non entusiasmante percorso del GTC. Si accede da località Rezza di Bardassano, sopra Castiglione, e si sviluppa sulla collina di Gassino, tra San Martino e Bussolino. 

Non completamente ciclabile in salita a causa del fondo reso scivoloso dalle piogge dei giorni precedenti, non regala particolari soddisfazioni in discesa, ma è comunque una buona alternativa per una uscita o un allenamento veloce nei dintorino.

Qui la traccia Garmin

E un breve video della discesa, con arrivo a Gassino.


06 novembre 2022

Da Coazze al Colle Bione, MTB Valsangone

Itinerario autunnale che si sviluppa interamente nei boschi di castagni e conifere della Val Sangone, Parco Orsiera Rocciavrè.

Partenza da Coazze e poi , in direzione Selvaggio, una salita costante su una carrareccia, con alcuni strappi impegnativi, ma sempre fattibile grazie al fondo compatto, fino alla cima del Colle Bione, dove sorge una delle big bench.

Da qui inizia una discesa abbastanza impegnativa per il fondo con pietre smosse e un tappeto di foglie scivolose.

sotto qualche foto.

21 giugno 2022

Castelnuovo Nigra, Pian delle Nere, Punta Verres - offroad

Percorso offroad nell'Alto Canavese, ai confini con la Valchiusella, per raggiungere una zona mineraria (miniere di quarzo) abbandonate. 

In una giornata dal meteo spettacolare, abbiamo lasciato Castelnuovo Nigra in direzione Pian delle Nere, punto da dove inizia una lunga strada sterrata, dal fondo comunque buono, che si articola sul versante della montagna, fino a raggiungere , appunto, il sito minerario abbandonato.

11 giugno 2022

MTB Lanzo Anello Ovairo

A distanza di anni, sono tornato a percorrere un tracciato breve e divertente sulle alture di Lanzo, in direzione Sant' Ignazio. L'anello di Ovairo è piuttosto noto nella zona, ha il vatnaggio di avere una salita per oltre la metà nel bosco su sentiero a fondo naturale e una discesa tutto sommato lunga e divertente, ma in sostanza si può completare in un paio d'ore, quindi ideale se si ha poco tempo. 
La discesa presenta qualche difficoltà tecnica e, soprattutto, è cambiata molto rispetto al 2019. Gruppi locali hanno costrutito, a partire della seconda metà della discesa, un interessante tracciato downhill con paraboliche, salti (aggirabili), sponde e indicazioni. 
Io ho però seguito il finale della discesa della traccia qui sotto, che è però segue un sentiero un po' sporco e abbandonato , ma comunque ciclabile. 
Come sempre, traccia Garmin e foto. 


L'inizio della salita poco fuori Lanzo, in direzione Sant'Ignazio




Invece della strada asfaltata, è possibile percorrere la salita su una strada a fondo naturale dentro al bosco, lontano dal sole e dalle auto




Sullo sfondo Sant'Ignazio. Si imbocca la salita molto ripida


L'arrivo nella piana da cui inizia la discesa.

Il primo tratto ha un po' di vegetazione ma è semplice da individuare. 






La discesa offre passaggi tecnici


Altro tratto della discesa


Qui la mia traccia incontra Ovairock e i tracciati DH differenziati per difficoltà, molto ben segnalati.

Ho tuttavia seguito poi la mia traccia che prosegue su sentero naturale



Una piccola cascata nel bosco, poco prima della fine della discesa.




08 giugno 2022

Genova freeride: El Nino

Oggi vi porto sulle alture di Genova, in una maccaiosa giornata di inizio giugno, a percorrere un tracciato costruito tempo fa dal team Spunciabike: El Nino. A questo link trovate storia e descrizione, e anche la traccia della discesa, ma non la traccia complessiva, che posto io qui sotto.
El Nino è un trail che mi incuriosiva ed attirava da tempo e che, visto il dislivello e lo sviluppo molto abbordabili, ho pianificato di fare sapendo di avere poco tempo a disposizione. 
Ed è un sentiero molto godibile, lungo, divertente, che sfrutta la pre esistente rete sentieristica di Apparizione , che alterna sentiero su sfondo naturale, terra, roccia e mulattiera, a cui sono stati aggiunti passaggi tipicamente freeride come salti, sponde, paraboliche. 

Ecco la traccia registrata dal Garmin. 

Due note. Se vi interessano leggete, se no passate oltre. 
    1. Ad Apparizione bisogna arrivarci e ognuno fa come vuole. Io mi darei fuoco piuttosto che attraversare il traffico assassino dei quartieri collinari di Genova per cui, da sempre, vado a Quarto, salgo dal Chiapparo, portage sull'ultima scalinata e tac, sono al cimitero di Apparizione. Dura ma zero rischi, zero smog. Volete farvi la strada con i furgoni e i bus: prego, accomodatevi. 
    2. La traccia Spuncia , vedi riquadro sotto, ad un certo punto dice di prendere una crosa stretta. Che però ha l'inconveniente di passare accanto ad una recinzione bassissima dietro alla quale ci sono tre cani non custoditi estremamente aggressivi, per i quali evito di scrivere quale sarebbe l'unica soluzione (animalisti, incontriamoci lì che vi faccio cambiare idea in dieci secondi). Per inciso, quei cani maledetti stanno dentro ad una discarica per cui l'unica cosa che possono difendere sono le pezze al culo del loro padrone. Terrorizzato, ho fatto marcia indietro e , grazie al Garmin, ho trovato una breve deviazione che mi ha portato di nuovo sul sentiero. Senza quella, sarei dovuto tornare a casa su asfalto a meno di metà discesa. Siete avvertiti.



 

 Ecco qualche foto del giro. 




La lunga e ripida salita del Chiapparo

La pendenza non lascia respiro

Quarto vista dall'alto


L'arrivo al cimitero di Apparizione. Da qui si va verso il monte Fasce.

La strada per il monte Fasce. A Genova non si butta via niente che può sempre venire bene.

Genova vista dall'alto

Genova vista dall'alto

In lontananza il profilo del monte Moro

Ultime curve prima della fine della salita

L'imbocco del sentiero Nino

L'inizio del sentiero




Il sentiero incrocia una mulattiera. Siamo a metà  della lunga discesa verso Premanico.




Qui c'è un bivio. Occorre stare a sinistra



L'arrivo al poggio di Apparizione sopra Premanico

La discesa per Premanico

L'arrivo a Terre Rosse, verso Nasche, e la fine del sentiero. Da qui si prosegue su asfalto.