07 dicembre 2004

Se il buon giorno si vede dal mattino.



Stamattina stavo facendo colazione (caffè nero non equosolidale, biscotti e succo d'arancia Zuegg) mentre Rete4 trasmetteva un programma sulla salute.
La scena era questa: il professore di turno, in camice bianco e calvizie d'ordinanza, cercava di spiegare non so quali problemi legati alla tiroide.
Ad accompagnarlo nell'arduo compito, uno sconosciuto presentatore con pesante inflessione romana ("A professo', e mo' che je dimo ar pubbrico de 'sta tiroide? Possen star tranquilli?") e una valletta, apparentemente muta.
Per rendere il quadro più credibile, al dottore era stata affidata anche una paziente su cui mostrare le zone del corpo interessate: la ragazza, in posizione clinica (ovvero sdraiata su apposito lettino), era vestita di un microscopico due pezzi da spiaggia, direi corredato di V-string.
Chiome biondo platino, fisico da p o r n o star, una quarta abbondante resa imbarazzante dalla temperatura presumibilmente fresca dello studio, se ne stava in posa abbozzando sorrisi e guardando in macchina, mentre l'anziano professore farfugliava di sistemi linfatici e ormoni T2 con l'occhio che scappava di frequente verso quell'invitante e morbido decolletée.
Il presentatore, compreso nel proprio ruolo, ammiccava compiacente e compiaciuto.
Pubblico mattiniero in deliquio, share in miglioramento, sponsor sorridenti e generosi.
Dopo un paio di minuti era migliorato anche il mio umore. Volete mettere con la cruda realtà della Finanziaria o del conflitto in Medio Oriente?


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