19 luglio 2008

Ricambi.


Le macchine complesse sono fatte di parti piccole. Che a volte, per usura o incidente, si rompono o smettono di funzionare. Cose che capitano, no? Già. Però fanno incazzare, e vediamo perché.
  1. I ricambi costano uno sproposito. Ieri la mia V-Strom 650 è caduta, quasi da sola. Boh, avrò posizionato male il cavalletto laterale, chi lo sa. In una frazione di secondo, è passata dalla posizione eretta a quella supina. Conta dei danni: poca roba, grazie al cielo. Leva della frizione e freccia anteriore. E che sarà mai, ho pensato. Carrozzeria intatta, niente graffi. Va là, con 20 euro me la cavo. Sti bei cazzi. Freccia di plastica 42 euro, leva in alluminio 22 euro. 120.000 del vecchio conio per due affarini inconsistenti che ho dovuto pure recuperare dall'altro capo della città. Se non altro la sostituzione non è tra le più difficili.
  2. I progettisti meccanici sono dei sadici che si divertono a farti impazzire per sostiuire un pezzo. La pila dell'orologio dVespa di mia moglie si è scaricata. Ovviamente l'orologio non può prendere la sua beata corrente dalla batteria della Vespa, ci macherebbe. Ha una sua piletta di cui nessuno, a parte un santo di Motoforniture, conosce l'esatta dimensione. Quindi se si ha il culo di trovarla, poi bisogna anche montarla. Allora, per mongtare una cazzo piletta da 2 euro è necessario smontare in mille pezzi tutta la parte anteriore della Vespa, scollegare cavo del contachilometri e quasi tutta la cavetteria elettrica, nominare santi noti ed ignoti per arrivare finalmente ad una fessurina microscopica all'interno della quale bisogna armeggiare come un orologiqaio (anzi, un genetista al microscopio) per togliere la pila vecchia e mettere quella nuova. Poi si deve anche rimontare tutto. Ce la fate in meno di un'ora? Io non ci sono riuscito. Però ora l'orologio funziona. A Natale le regalo uno swatch.

18 luglio 2008

Death Magnetic, il nuovo album dei Metallica e le deluxe editions.

Chi ha seguito i miei scoop sul nuovo album dei Metallica sarà lieto di leggere queste righe.

Un incomprensibile sito (forse danese) ci svela che, oltre alla confezione standard del nuovo album dei Metallica, il quaretto ha annunciato che a settembre sarà disponibile una De Luxe edition, una sorta di busta sorpresa con ogni ben di dio. Ecco che cosa conterrà:
  • 1 "Death Magnetic" CD (exclusive digipack version)
  • 1 CD with demos of songs from "Death Magnetic" (10 songs)
  • 1 "Making of `Death Magnetic`" DVD featuring never-before-seen material
  • 1 exclusive "Death Magnetic" t-shirt (only available with the box set)
  • 1 "Death Magnetic" flag
  • A set of "Death Magnetic" guitar picks
  • 1 fold-out, coffin box, poster with pictures of the band members
  • 1 -USB memory stick with METALLICA logo (enables Digital download of "Death Magnetic" album)
Ma io ne so una più del diavolo. Eh sì.

E, grazie ad una mia fonte, molto vicina ad una vecchia zia messicana di Truijljio (o come diavolo si scrive), ho saputo che in ottobre verrà rilasciata una Gold Extra De Luxe limited edition.

L'ottuagenaria ma ancora lucida vecchina, tra un sorso di tequila con verme e un morso al panino con peyote, ha riferito al mio confidente che la limited edition sarà confezionata in un grosso sacco di juta polveroso* e conterrà, nell'ordine:
  • 1 copia masterizzata di Death Magnetic, con alcune tracce che saltano e il titolo scritto a pennarello da Hetfield (possibili errori di ortografia)
  • 1 t-shirt nera indossata da Hammet per cambiare il pannolino al neonato
  • 1 t-shirt nera indossata da Hetfield per spurgare il pozzo nero della sua villa di Malibu
  • 1 t-shirt nera indossata da Newsted per pulire il vomito di Hetfield in un motel di Stockton, CA
  • un effetto personale di Newsted, a caso, sottrattogli dagli altri tre membri del gruppo mentre era impegnato a pulire il vomito di Urlich.
  • 1 DVD porno, roba vecchia degli anni 90
  • 1 paio di mutande bianche indossate da Hetfield durante un attacco di diarrea durato 3 giorni e causato da un'indigestione di zuppa di granchio a San Francisco (fino ad esaurimento scorte)
  • 1 poster stropicciato di Samantha Fox o di Magic Johnson (a seconda delle disponibilità)
  • una cassetta TDK-60 contente le registrazioni dei migliori rutti di Urlich compreso l'inno nazionale ruttato
  • una lattina di birra, vuota
  • un'altra lattina di birra, vuota.
La preziosa edizione, firmata e numerata (solo 99 esemplari), si potrà acquistare a partire dal 1° ottobre sul sito dei Metallica a soli 199$ per il mercato americano e 299€ per l'Europa (Hetfield, che dei 4 era il più bravo a scuola, ha curato personalmente il cambio delle valute dopo aver imparato l'esatta posizione dell'Europa sul mappamondo).

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* Fino ad esaurimento scorte. Packaging alternativi: busta di carta WalMart, sacchetto della lavanderia di un motel di Chicago, scatola da scarpe Nike, niente. In quest'ultima opzione, il materiale acquistato sarà gettato direttamente in una cassetta postale o in una discarica di Los Angeles, a discrezione di Hetfield.

15 luglio 2008

Scarpe da moto XPD XJ H2OUT (by Spidi).

Questa mattina ho indossato per la prima volta le mie nuove scarpe da moto XPD, regalo degli amici per il mio 33mo compleanno.

Esteticamente si presentano come sneaker alte, tipo pallacanestro, con linee sobrie (soprattuto nel colore nero, le mie) e protezioni non vistose su caviglie e punta. Sono presenti alcuni punti catarifrangenti sul retro e sul lato esterno.

La prima sensazione è un po' claustrofobica per il piede, specie in questi giorni d'estate in cui si indossano scarpe leggere e aperte; la tomaia si adatta bene alla forma del piede. E' avvolgente, protettiva e non eccessivamente rigida. La caviglia può compiere ampi movimenti.

Una volta saliti in sella, la sorpresa è grande: il cambio diventa più rapido e preciso per l'aumentato spessore in punta rispetto ad una calzatura normale; il grip a terra è eccezionale, anche sul cemento liscio dei garage, che rende rischiose le operazioni di sosta e messa sul cavalletto del veicolo quando si usa un paio si scarpe estive a suola piatta e liscia; la protezione aerodinamica è totale.

Tale sicurezza si paga con una iniziale rigidità che si avverte non tanto in situazioni di guida quanto nella camminata e nell'uso "da ufficio". Tuttavia, una volta provate, queste XPD fanno capire quanto siano inadatte le scarpe non tecniche per affrontare percorsi superiori ai 10 km in sella ad una moto da 2 quintali come la mia Suzuki V-Strom.

Il pregio di queste XPD è quindi la loro natura ibrida: protettive quanto basta per viaggi ed escursioni, comode e gradevoli di aspetto per andare in ufficio senza sembrare un marziano. Queste calzature sono garantite impermenabili al 100%: lo verificherò alla prima pioggia.

10 luglio 2008

Questi sono i miei genitori

e sono la mia vita. E io sono la loro vita, la vita che hanno generato.
Sono solitamente poco incline a parlare dei fatti miei personali e della mie vicende famigliari. Un po' per pudore, un po' per la presunzione che al prossimo, a chi entra in questo sito, non possa interessare molto.

Ma io sono qui e scrivo queste righe grazie a loro.
Ho lasciato la mia famiglia quando avevo 25 anni, non certo di primissimo pelo, ma sono comunque stato il primo - o uno dei primi - nella mia cerchia di amici. Me ne sono andato per varie ragioni: per un amore finito male, per un lavoro migliore, perché c'era la naja da fare.

Vedo di rado i miei genitori, da quando sono a Torino. Diciamo una volta al mese, due quando va bene, quando è estate.

Fantastico spesso sulla vita che non ho avuto. Ad esempio: e se fossi rimasto a Genova, vicino a loro, invece che passare da casa una volta al mese? Avrei potuto fare di più che regolare l'ora del videoregistratore, spostare un vaso pesante e stringere un paio di lampadine svitate? Chissà.

Mi accorgo che col passare dei mesi cresce in me un istinto fortissimo di protezione nei loro confronti. Vorrei far loro da scudo con il mio corpo e le mie braccia, e fermare gli acciacchi e gli affanni, respingere con queste mani il tempo. Vorrei essere così bravo da arrivare prima della pioggia e stendere un mantello sopra le loro teste, fino a quando splende il sole.
Ma non posso. Sono qui, e non so nemmeno per quanto.

Sabato scorso mia madre ha organizzato una festa a sorpresa per i 70 anni di mio padre. Essendo coetanei, in realtà, era la festa di tutti e due. Ma mia madre è così, le piace stare in disparte. Ha organizzato in segreto un aperitivo sul mare, nel ristorante di uno stabilimento. E' stato bellissimo vedere l'espressione di stupore incredulo di mio padre quando ha scorto tutti gli amici. In coro gli hanno gridato "Sorpresa!".

In un momento di calma, li ho presi per mano e li ho portati sulla spiaggia; approfittando della luce morbida del sole prima del tramonto, con la mia Nikon ho cercato di raccontare il loro sorriso mentre le onde della sera si allungavano fino a riva, ormai calme.

Ogni tanto penso che vorrei tornare a casa solo per vedere da vicino il loro sorriso, e sentire il calore delle mani di mio padre e di mia madre. Vorrei essere per loro l'appoggio saldo e fidato che sono stati per me, quando crescevo: la certezza di trovare conforto e consiglio.

Chiedo troppo, a me e alla vita. No, mi accontenterei di meno. Mi basterebbe essere lì per fare cose da poco. Come regolare l'ora del videoregistratore, spostare un vaso pesante o stringere un paio di lampadine svitate.

Detestor live al Dracma MetalFest: il video.

Ed ecco, finalmente uploadato su YouTube, il video registrato al ceoncerto - reunion dei Detestor al Dracma MetalFest di Collegno, Torino, il 28 giugno scorso.
Ancora un grande grazie a Ale, Paola, Rigel, Jaiko e Loris per la serata eccezionale!

08 luglio 2008

Buon kompleanno.

Il picconatore compie 80 anni e Repubblica lo festeggia con una gustosa intervista, da cui ho tratto questa sentenza:

«I padri di Gladio sono stati Aldo Moro, Paolo Emilio Taviani, Gaetano Martino e i generali Musco e De Lorenzo, capi del Sifar. Io ero un piccolo amministratore. Anche se mi sono fatto insegnare a Capo Marrangiu a usare il plastico».

Cossiga uomo straordinario. Vorrei che campasse altri cent'anni, perché un altro politico del suo peso non nascerà mai più.

Auguri.

04 luglio 2008

10 buone cose del caro petrolio.

Il Time cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno e stila un interessante decalogo dei vantaggi che il crescente prezzo del petrolio sta portando.

Alcune osservazioni sono opinabili, altre difficilmente realizzabili in Italia (come la settimana di 4 giorni); invece il minore inquinamento, la razionalizzazione dei trasporti e il crescente uso di bici e piedi per spostarsi sono argomenti decisamente validi.

Da leggere.

Scusate se latito...

ma c'è poco da stare allegri in questo periodo.

30 giugno 2008

Detestor, Live in Torino 28.06.2008.


Colonia Sonora quest'anno ha ospitato il Dracma MetalFest, una manifestazione per celebrare i 20 anni di attività della Dracma Records di Torino e per presentare i gruppi che negli anni hanno provato, suonato e inciso CD con l'etichetta torinese.
Al MetalFest si sono esibiti anche mostri sacri come gli Elektradrive, ma io sono qui per parlarvi di un altro gig: il secondo e (probabilmente) ultimo live dei Detestor, riformatisi per questa occasione.
I ragazzi salgono sul palco dopo i concittadini Geminy. Rigel dietro le pelli, Ale ripassa, Paola e Loris affilano le asce, Jaiko si concentra. Io mi emoziono. Da non crederci. Non li vedo dal vivo dal '96, mica una settimana fa. Addosso ho una loro vecchia t-shirt nera e viola.

Una manciata di secondi per completare il sound check, aiutati dal patron della Dracma Giancarlo, e lo spettacolo ha inizio.

Non importa se sul prato c'è la folla oceanica dei loro tour europei degli anni 90 (Germania, Plonia...) o se ci sono un centinaio di bangers, forse meno; né che tutti i kids che hanno potuto, in quel momento stanno pogando sotto il palco del Gods. I Detestor, prima di tutto, sono dei professionisti e danno tutto al pubblico, senza contare le teste.

Non importa. Jaiko prende il microfono, e. 

E GRIDA. FORTE. GRAZIEEEEEE TORINOOOOOOOOO. Riverbero a 11. Dai, che ci siamo.

I ragazzi partono, precisi, violenti, entusiasti, a volume alto; parte Rigel con il suo timbro che è quasi un marchio di fabbrica, e si susseguono I have the power, Clear the world, Life goes. I riff li so ancora a memoria. Non sono il solo: ai ritornelli canto in coro con qualche coetaneo.

I Detestor corrono veloci, inseriscono intermezzi lenti, arpeggi puliti, poi riprendono, spremendo l'impianto audio. Da sotto è uno spettacolo della natura. Jaiko corre per tutto il palco, Alessandro salta, pare instancabile. La doppia cassa di Rigel? Uno così lo senti raramente, pure sui dischi. Sono una forza bruta che coinvolge. Che ti obbliga a saltare e a fare il gesto un po' vintage delle corna. Anche i tecnici delle luci hanno fatto un bel lavoro scenografico, tra strobo e spot che mettono in evidenza sudore e tatuaggi.

I pochi pezzi a disposizione (per consentire a tutti i gruppi della scuderia Dracma di calcare il palco) passano in fretta, davvero in un lampo, ma ho già perso la voce gridando Life Life Goes. Da sopra Jaiko e Ale sorridono. Difficile credere che si stiano divertendo. E infatti, mi diranno, hanno suonato con problemi ai monitor, andando quasi a memoria, ma senza sbagliare una fottuta nota.E sotto, sotto il sound è una bomba, parola. Grande e grosso, ben bilanciato, ogni strumento ha il proprio spazio.

Chiudono lo show, e che show, ringraziando tutti, Torino, la Dracma, Carlo e Giancarlo, senza tirarsela. Loro, tra i pochi metal combo italiani con 1 EP, 2 CD e un tour europeo alle spalle.

Quando escono dal backstage vado a salutarli, uno per uno. Non sembrano passati 12 anni quando scherzano sulla mia t-shirt Detestor che loro non hanno più, e vanno al bar per un paio di birre. Jaiko si fa una risata. Rigel mi racconta con modestia che sta lavorando a qualche traccia. Paola appare e scompare. Niente divismi, anche se ora su qual palco stanno suonando gli Elektradrive, non degli improvvisati.

GRAZIE DETESTOR. Lo scrivo col riverbero a 11.

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PS. Già che c'ero ho fatto il video. Vabbe', con mezzi di fortuna, e solo qualche pezzo, perché il concerto volevo vederlo saltando, mica reggendo la Handycam. Se i ragazzi mi danno l'ok, lo metterò a disposizione per il download dal mio sito. Stay tuned.