22 agosto 2005

Diversamente.

Sei andato da Decathlon per comprare le ciabatte il costume lo zainetto il sacco a pelo in offerta. Sei andato verso le cabine per provare il costume e sulla porta delle cabine hai trovato un cartello con scritto:

CABINA RISERVATA AI DIVERSAMENTE ABILI

Poi chissenefrega se i marciapiedi e gli autobus non hanno le rampe d'accesso e se nei parcheggi riservati qualche signora posteggia il Cayenne con le quattro frecce per andare a farsi i colpi di sole. L'importante è colmare il divario linguistico.

Ecco qualche utile esempio.

Quando tornerai a casa e troverai tua moglie intenta a soddisfare le voglie del tuo migliore amico, sappi che lei non è una pu**ana: lei, semplicemente, è stata diversamente fedele. E il tuo amico, no, lui non è un grandissimo pe**o di me**a: lui è diversamente leale.
Però tu non sentirti diversamente rispettato: sei e sarai un cornuto.

Allora per la rabbia uscirai di casa, andrai a mangiarti una pizza da solo, come hai visto fare nei film. Il cameriere ti porterà il conto: 17,50 euro per una margherita bruciacchiata, una birra media e un caffè Ti sbagli, se pensi che siano dei ladri: loro sono diversamente economici.
Ma tu, amico mio, tu non sarai diversamente retribuito: sei povero e basta.

Salito in auto, accendi la radio. E non dire che tutto quello che passa in FM, e i deejay, e le pubblicità , fanno ca**re: sono diversamente piacevoli. Se non ti va bene, metti un CD.
Ma se disgraziatamente la tua autoradio non ha il CD player o non hai l'iPod, non sei diversamente equipaggiato: sei solo un pezzente rimasto all'età della pietra.

Il tuo capo ti ha licenziato e da mesi non trovi uno straccio di lavoro anche se hai un master? Avanti, non vorrai mica dirmi che sei disoccupato? Che cos'è questa caduta di stile? Tu sei una risorsa pregiata attualmente disponibile su un mercato del lavoro diversamente strutturato. E cioè?

Dai, niente, stavo scherzando. Sei solo un disoccupato.

Ma suvvia, rallègrati: a pochi chilometri da casa tua, un analfabeta di nome Costantino Vitagliano guadagna il tuo reddito annuale con una serata in discoteca e ha appena pubblicato un libro. Senza averne mai letto uno.

Molto, molto bene.

11 agosto 2005

Pezzodicarta.

Tiè, alla faccia di chi mi vuole male e dice che all'università ho studiato taglio e cucito. Lo dice Unioncamere e lo conferma pure Z. Baumann: le lauree umanistiche aiutano i neolaureati a trovare un lavoro.

Infatti, laureato e congedato, vendevo fotocopiatrici. Venghino, siòri, venghino.

Caramelle da uno sconosciuto.

Siete coniugati? I rapporti con la famiglia di lei non sono sempre cordiali?
Nessun problema. Prendete un traghetto e andate in Sardegna, sulla costa orientale. A San Teodoro c'è una bancarella di caramelle che vende una specialità interessante.

D'ora in poi le vostre cene con quell'anziana signora che vi dà consigli non richiesti, si concluderanno felicemente con un sorriso e la frase:

"Signora, gradisca una caramella."

10 agosto 2005

Pedagogia da spiaggia.

Spiaggia di Porto San Paolo, Sardegna, estate 2005.

Un bambino sui 4-5 anni gioca con la sabbia. La madre, probabilmente, è di parere contrario. Così lo sgrida:

"Vieni qui o le buschi! Guarda che ti faccio andare in giro col pistolino di fuori!" La minaccia della vergogna è persuasiva, deve aver pensato la giovane e imbecille madre.

Non mi stupirò se in capo a 15 anni quel bambino, divenuto adulto, combinerà qualche guaietto a sfondo sessuale, magari solo per riscattarsi della violenza subita.

Molto, molto bene.

09 agosto 2005

Rieccolo (altro che mobile Internet!)

Rieccomi qui, so che a qualcuno sono mancato. Per di più dopo l'annuncio - rivelatosi un quaquaraqua - secondo il quale avrei pubblicato i miei blog direttamente sotto l'ombrellone.

Calma: io a fare il mobile blogger ci ho provato. Ma Vodafone mi ha messo i bastoni tra le ruote.

Brevissima cronistoria: avuto in regalo un telefonino fighissimo, ho sottoscritto un'offerta di 60 ore di connessione GPRS che, secondo la gentile venditrice, sarebbe stata comprensva di traffico WAP (utile perché Blogger.com si gestisce perfettamente con browser WAP 1.1).

Pagato il dovuto (20 euro), dopo qualche tentativo di connessione il mio credito è stato azzerato. Si sono susseguite 72 ore pressoché ininterrotte di telefonate con il customer care di Vodafone nel tentativo di capire e risolvere il problema. Per 72 ore sono rimasto a euri zero ed appeso a un filo di speranza.

Ovviamente, la dozzina di operatori diversi mi ha fornito una dozzina di risposte diverse, alcune improbabili, alcune esilaranti...

"Per riattivarle il credito dobbiamo aspettare il nulla osta dell'Ufficio Riaccrediti".
E che è? L'Ufficio Sinistri di Fantozzi?

"Sì, deve esserci stato un problema di rete per cui il suo profilo si è sconfiguarato".
Forse le macchie solari? Il buco dell'ozono?

Alla fine si è capito che l'offerta NON comprendeva il traffico WAP. Inutile protestare con l'operatore di turno: quelli sono allenati a rispondere con gelida cortesia anche di fronte a:
  1. L'evidenza di aver detto una clamorosa str***ata
  2. L'accostamento della propria mamma ad una peripatetica a prezzi modici.
Così ho rinunciato. Con le pive nel sacco mi sono preso 17 eur di riaccredito (ma perché? ne avevo versati 20) e addio sogni di mobile internet e blog scritti mangiando l'anguria.

Ricominciamo così. PC e tastiera. Poco mobile, molto Internet.

28 luglio 2005

Pronti... Via!

Lo ammetto, ho avuto qualche difficoltà tecnica e un breve momento di rifiuto. Ma ora eccomi qui alle spese con la minuscola tastiera del cellulare, a scrivere sdraiato sulla spiaggia di Cala Gonone, dopo aver attraversato in auto gran parte della Barbagia.
La piccola ford rossa, grazie a un tagliando estivo, si sta comportando egregiamente, e si arrampica con onore sulle stradine dell'interno. Cose da notare: sarà un caso, na rispetto alla mia prima esperienza ho sardegna, anno 1994, mi sembra che ci pic un gran numero di attività e negozi che si chiamano Tiscali... Potere della rete o clima da campagna elettorale?

25 luglio 2005

L'arma definitiva.

E' venerdì sera. Suona il telefono nel mio alloggio in penombra. Ring, ring, ring. Chi sarà? Ma è ovvio, qualche venditore.

"Buonasera, sono Laura di Telecom Italia"

Appunto, un venditore. Un brevissimo lampo di genio rischiara la mia mente ottenebrata dalla calura settimese. Un'idea per chiudere subito ed educatamente l'ennesimo tentativo di convincermi che non posso vivere senza l'ADSL.

"Buonasera, sono Laura di Telecom Italia"
"Buonasera, sono Giuseppe di Telecom Italia".

Sacrosanta verità. Laura ha un momento di defaillance, se si scrive così. Balbetta qualcosa, forse sorride, lievemente imbarazzata. Di certo, c'è solo che riaggancia.

24 luglio 2005

Il mio primo mobile blog

sono nel mio alloggio di settimo e sto scrivendo questo blog dal mio cellulare via gprs. Con questo piccolo accorgimento tecnologico non sarò costretto a rinunciare alla mia grafomania nemmeno sotto l'ombrellone. Contenti?

22 luglio 2005

Imprevedibilità o innefficienza?

Due giorni fa un signore inglese, conosciuto ad una conferenza, mi ha scritto: "Preferirei essere in Italia in questi giorni".

Subito gli ho risposto che, a parte gli aspetti metereologici, ritenevo che Londra sarebbe stata più sicura di Roma nelle settimane a venire. Le ultime parole famose.

Ora però comincio a credere che Blair, nel dichiarare che simili attentati sono del tutto imprevedibili, stesse mettendo le mani avanti conscio di una certa incapacità dei suoi apparati di sicurezza nel monitorare gli obiettivi sensibili.

Poi c'è il morto: ma i morti, si sa, fanno scalpore ma non collaborano né confessano.

Aveva ragione il mio amico: meglio Roma. Per ora.

21 luglio 2005

Podcasting: Cicero pro domo sua.

Ieri Repubblica ha dedicato un'intera pagina al fenomo del podcasting. Articolo ben scritto anche se un po' autoreferenziale. D'altronde, nel desolante panorama di casa nostra, Repubblica Radio è il più importante fornitore di podcasting in lingua italiana. Quindi, a buon diritto possono suonarsela e cantarsela.

Fa piacere che tra i podcaster più attivi sia citato Pendodeliri, il commuter forzato della S.S. Pontina.

E poi? Penso spesso a come, se e quanto si diffonderà il podcasting in Italia. A me sembra davvero l'arma vincente. La radio e televisione non hanno saputo adeguarsi ai cambiamenti sociali portati dalla tecnologia. La radio e la televisione, così come sono, mi hanno stufato.

Vorrei sentire il telegiornale delle 8 su Radio Rai Uno ma raramente sono in auto a quell'ora: perché la Rai non mi lascia scaricare sull'iPod un MP3 con il notiziario o almeno un riassunto? La BBC lo fa.

Aggiungo: il 90% di quanto ascolto per radio è inutile e snervante. Eppure non ho scelta: se un programma mi annoia posso solo farmi annoiare da un altro programma su un'altra frequenza. Se sono in anticipo o in ritardo per un contenuto che mi interessa non posso che rinunciarvi.

Eppure è finito il tempo della vita cadenzata da orari precisi lavoro-casa-telegiornale. I broadcaster devono adeguarsi al cambiamento e al nomadismo, devono rinunciare alla loro rigidità. Lo hanno già fatto i giornali, con le edizioni online e i feed RSS. A quando la radio e la Tv davvero personali?