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23 maggio 2007

Verso Amsterdam.


Domani sarò ad Amsterdam a parlare al congresso mondiale della Convergenza Fisso Mobile. Figo eh?

07 maggio 2007

Parlando di convergenza...

Il prossimo 24 maggio parlerò ad Amsterdam in tema di convergenza fisso mobile). E questa mattina nella posta ho trovato un'email di Informa che si fa pubblicità con una mia intervista rilasciata forse a Barcellona o forse a New York. Fatevi due risate.


Giuseppe Piersantelli
Technical Specialist, Broadcast Solutions Innovation, Telecom Italia, Italy

click here to watch

06 aprile 2007

L'iPod che salva la vita.

Nei film western era una copia della Bibbia, tenuta gelosamente sotto il mantello, a salvare la pellaccia del cowboy sfidato a duello dal cattivo di turno, fermando miracolosamente il proiettile che sarebbe finito dritto nel cuore.
A un militare americano di stanza in Iraq, la vita l'ha salvata un iPod che ha rallentato la corsa della pallottola.

Via Gizmodo

04 aprile 2007

Se i pirati sono di destra.


Punto Informatico riporta la notizia secondo la quale esisterebbero rapporti stretti tra il tracker The Pirate Bay e Carl Lundstrom, un politico svedese fortemente destrorso.
Forse i pirati non sono di destra, ma i loro soldi, quelli per mettere in piedi la baracca, quelli sì.
Posted by Picasa

23 marzo 2007

Vodafone sospende il servizio SMS vocali: il potere della rete.

Nei giorni scorsi Vodafone ha attivato agli utenti due servizi di SMS vocale senza chiedere il consenso.
Subito c'è stato un susseguirsi di proteste e discussioni nei blog e nei forum, e in breve si è trovato il modo per disattivare semplicemente i servizi.
Anch'io ho cercato di dare il mio contributo, segnalando la procedura (verificata da me) per disattivarli.
Senza fare troppe polemiche, mi sono limitato a scrivere che gli utenti non sono stati interpellati ne è stata chiesta loro l'approvazione per l'attivazione degli SMS vocali. Ma evidentemente il tono delle proteste è stato piuttosto acceso. Tant'è che poche ore fa Vodafone ha inviato una email in cui spiega la natura e i costi del servizio e dichiara di averlo sospeso "al fine di dissipare ogni dubbio e contestare ogni critica infondata".
Per il diritto di replica, pubblico interamente il testo della mail inviato da Vodafone e rilevo ancora una volta, con non poca soddisfazione, che i mercati sono conversazioni.


Vodafone fa chiarezza sul servizio SMS Vocale:
un comunicato ufficiale per fornire tutte le informazioni.


Gentile Cliente,

in seguito al lancio avvenuto nel mese di marzo del servizio SMS Vocale, nei principali forum dedicati alla telefonia mobile, in alcuni siti web, tra i consumatori ed i Clienti, hanno iniziato a diffondersi informazioni non corrette sulle modalità, l'uso e i costi del servizio, che hanno generato incertezza e confusione.

Vodafone ha il piacere di fornire direttamente ai propri Clienti una corretta informazione in merito al servizio.

SMS Vocale permette di inviare un messaggio vocale quando la persona chiamata ha il cellulare spento o non raggiungibile.

Il Cliente che chiama ascolta il messaggio gratuito di avviso:
"SMS Vocale Vodafone, messaggio gratuito. La persona chiamata non è al momento disponibile. Per inviare un SMS Vocale parli dopo il segnale acustico e poi riagganci.
Info e costi al numero gratuito 42055."
Il Cliente può scegliere se riagganciare o registrare un messaggio con la propria voce, dopo il segnale acustico.
  • Il messaggio gratuito dura 15 secondi.
  • Dopo il messaggio ci sono un paio di secondi di silenzio
  • Dopo il silenzio c'e' il segnale acustico, dopo il quale il Cliente puo' registrare il messaggio.
  • Se il Cliente non parla, o parla meno di 2 secondi, il messaggio non viene inviato e il Cliente non riceve nessun addebito.
  • L'SMS Vocale ha un costo di 29 centesimi per chi lo invia.
  • E' gratuito per chi lo riceve.
  • Il servizio può essere disattivato chiamando il numero gratuito 42070 oppure dall'Area personale "190 Fai da te".
Si precisa che, contrariamente a quanto diffuso:
  • il Cliente non ha 1,5 secondi ma ha 15 secondi per riagganciare prima di vedersi addebitare il costo della registrazione dell'SMS Vocale.
  • non paga 10 cent quando ascolta il messaggio dell'SMS Vocale, in quanto è gratuito.
  • non sono cambiati i criteri di tariffazione della segreteria telefonica.
Mentre continua la campagna disinformativa sul servizio, lo stesso è stato temporaneamente sospeso da Vodafone al fine di dissipare ogni dubbio e contestare ogni critica infondata.
Vodafone resta a disposizione dei propri Clienti attraverso i tradizionali strumenti di comunicazione.


Distinti Saluti

Servizio Clienti Vodafone

21 marzo 2007

Vodafone: disabilitare SMS vocali.

Negli scorsi giorni, senza entrare nel merito del motivo o della modalità, Vodafone ha attivato in maniera automatica e gratuitamente due servizi di SMS vocale. Si tratta di Ricezione SMS vocale e Notifica ricezione SMS vocale.
In poche parole, se l'utente chiamato ha il terminale spento e non ha la segreteria telefonica, si attiva automaticamente un servizio di SMS vocale che costa al chiamante 29 centesimi.
A prescindere dall'utilità, i servizi sono stati attivati senza chiedere il parere agli utenti.
Disattivarli è possibile, ma non semplice, perché da web (autenticandosi su 190.it) i server vanno spesso in timeout e chiamando il 190 ci si perde in una giungla di premi #, premi 2 ecc.
Ecco quindi la procedura, provata e verificata dal sottoscritto, per disattivare (sempre che lo si desideri, poi ognuno fa quello che vuole) tali servizi:
per disattivare Ricezione SMS vocale: chiamate il numero gratuito 42070, digitate 8 poi 1 e poi 1
per disattivare Notifica ricezione SMS vocale: chiamate il numero gratuito 42070, digitate 8 poi 2 e poi 1.
Posted by Picasa

19 marzo 2007

Joost in time.

I ragazzi di Joost mi scrivono di stare tranquillo, che non si sono scordati di me

"...expect an invite within the next couple of weeks - in the meantime, thanks for
bearing with us - we appreciate it."

14 marzo 2007

Dagli alla Telecom.

Perché Repubblica, sempre solerte a dare addosso a Telecom Italia, non spreca una riga una per scrivere che, a volte, anche il grande nemico è oggetto di truffe (e non da poco)?
Non è che a prendere le parti del padrone io abbia da guadagnarci qualcosa. E' solo che non mi piace questo continuo e sfacciato doppiopesismo del quotidiano romano che, ormai è chiaro, ha rinunciato a dare informazioni e cerca solo di screditare un'azienda (che ha le sue colpe, sia chiaro).
Ma non bastavano le vaccate del giullare di Sant'Ilario? (Un inciso. Prima di fare il paladino della class action, almeno una volta nella vita, prova a lavorare.)

09 febbraio 2007

DRM sì, no, forse. (Ma per ora sì).

In questi ultimi giorni il web si è animato (succede ciclicamente) con un bel dibattito sulla protezione dei contenuti digitali, in particolare sul DRM per brani musicali.
Il bello è che gli animatori non sono i soliti oscuri geek, o qualche pasionario del tutto libero-tutto subito, ma i veri grandi della digital era.
Inizia le danze, e lo si è letto ovunque, Mr. Jobs che dice Cari amici, vorrei tanto non mettere il DRM nelle canzoni che comprate su iTunes, ma le major mi obbligano a farlo.
E le major - c'era da aspettarselo - non se ne sono state zitte né si sono cosparse il capo di cenere ammettendo che sì, in effetti, col DRM hanno un po' esagerato. Macché: gli hanno tirato le orecchie, a Mr. Jobs.
Poi ha alzato la mano un signore che di MP3 ne sa qualcosina, visto che è tra i sui inventori, per dire che un po' di DRM servirebbe, magari in forma più aperta e flessibile come propongono i ragazzi di Creative Commons, e non solo come appannaggio delle major.
Dulcis in fundo - almeno per ora - il fondatore di MP3.com Mr. Robertson è intervenuto per dire la sua contro Apple: il signor Jobs si lamenta del DRM imposto dalle major? E che allora inizia lui ad aprire iPod e iTunes.
Non fa una piega.
E mentre l'ala oltranzista, non meno caustica, conserva intatte le proprie idee, nascono nuove iniziative per regolamentare senza incatenare le informazioni digitali.
Who's next?

12 dicembre 2006

Tangerine: playlist emozionali.

Se avete un Mac e un po' di MP3, potete provare Tangerine, un plugin per iTunes che permette di creare playlist non sulla base del genere o dell'autore bensì sui BPM (beats per minute) e sull'intensità della musica.
Nel creare una nuova playlist, si imposta il range (minimo massimo) di BPM; Tangerine analizza la lista di file e li ordina in base alle preferenze impostate.

Tangerine consente quindi di creare playlist emozionali oppure funzionali al tipo di ambiente e attività: per questo può essere un'applicazione utile a chi già utilizza le Nike collegate all'iPod per fare jogging.
Unica pecca: al momento è disponibile solo per MacOS.

01 dicembre 2006

Ink pollution.

La foto sopra rappresenta l'impatto ambientale della sostituzione di 5 cartucce su 6* per una comune stampante inkjet a colori. Per ogni cartuccia nuova occorre smaltire:
  • 1 cartuccia vecchia, in plastica (spero non PVC) dotata di chip al silicio
  • 1 sacchetto di plastica antistatica
  • 1 confezione di cartoncino stampato a colori
  • 1 libretto di istruzioni stampato su carta lucida
* Il nero era già stato sostituito. Le cartucce a colori non erano esaurite, ma semplicemente asciutte. Il software della stampante, non appena viene a sapere che i colori sono essicati o esauriti, blocca ogni processo di stampa, aprendo una finestra che intima a sostituire tutte e 6 le cartucce, anche se si vuole stampare in nero.

Le cartucce sono state acquistate su Ebay, al prezzo di circa 3 euro l'una (una frazione del prezzo delle originali); sulla confezione non è riportato il Paese di produzione.

Le stampanti da sempre vengono prodtte e vendute in perdita perché il business dei manufacturer sono i consumabili. Un business perfetto e come tale privo di etica: consumabili che difficilmente si possono riciclare, consumabili che smettono di funzionare prima di essere consumati.

30 novembre 2006

Barcellona: finalmente il fotoalbum.

Ecco, grazie all'amico Italo, alcuni esilaranti scatti del sottoscritto intento a parlare di televisione digitale al congresso FMC di Barcellona lo scorso 22 novembre.




Degno finale: nella slide di ringraziamento, la mia foto con la Strato. Tutto, pur di non prendermi sul serio.

Qua sotto, invece, qualche scatto in più fatto a Barcellona.

La vista dalla camera dell'albergo:

Una piazza del centro storico, e figurati se mi ricordo il nome:

Il suggestivo interno del ristorante 4Gats:

28 novembre 2006

Lisbon's stories.

Ho un bel po' di arretrato degli ultimi giorni e degli ultimi viaggi alle città sull'acqua. La tappa a Barcellona per il FMC Congress mi ha riportato indietro di 10 anni alla mia prima incursione sulle Ramblas e nel Barrio Gotico. Allora avevo un sacco di capelli e una Yashica FX3, motivi per cui mi sentivo imbattibile. Ora ho meno capelli e tutto quello che sono riuscito a fare a Barcellona è questo blurry shot sulla Rambla.

In realtà avrei anche delle foto di me che parlo alla conferenza. Vediamo se riesco a metterci le mani e a pubblicarle.

Di ritono da Barcellona, all'aeroporto di Fiumicino ho appreso che sarei ripartito presto per Lisbona, ospite nientemeno che della radio televisione portoghese, per parlare di televisione digitale e nuove piattaforme di delivery. Vedo che se ne parla (poco) anche sul web.

Il breve soggiorno è stato quanto di meglio potessi aspettarmi: una grande ospitalità, persone realmente curiose delle nostre tecnologie, organizzazione ineccepibile. Aggiungo: il pesce raramente è buono come in Portogallo.
Di Lisbona, purtroppo, ho (ri)visto nulla o quasi: giusto l'aeroporto, la sede RTP e il centro commerciale Twin Towers (cambiare il nome no, eh?).

26 novembre 2006

Verso Lisbona.

Sto per partire per Lisbona per un nuovo speech in tema di TV digitale. Si fa tutto in giornata, le foto le troverò su Flickr.

20 novembre 2006

Kodak EasyShare P880: pareri sul web.

Raccolgo qui pareri, impressioni, prove e recensioni della fotocamera digitale Kodak EasyShare P880. Usare il tasto destro per aprire in nuovo tab o nuova finestra.

Verso Barcellona.

Martedì sarò in volo per Barcellona per uno speech (tema: mobile music) al Fixed Mobile Convergence Congress.
Per quest'anno dovrebbe essere l'ultima città sull'acqua e l'ultima conferenza.
Manco da Barcellona dal 1996. Che sarà rimasto di allora, a parte i mimi sulle Ramblas e il cantiere della Sagrada Familia?

19 novembre 2006

Zune visto da vicino.

Il 14 novembre ero a New York, propro il giorno in cui Microsoft ha iniziato la vendita di Zune. Così nel pomeriggio sono andato da J&R a vederlo dal vivo, aspettandomi una coda chilometrica e delirante come per l'uscita della PS3 in Giappone. In effetti a L.A. un po' di festa c'è stata, pure con i RHCP: ma a vedere le foto sembrava poco spontanea.

Da J&R, dicevo, Zune era relegato in un mezzanino, affidato alle cure di un venditore svogliato e pressoché muto. Per fare come San Tommaso, ci ho un po' giocato e non ho trovato nulla di più di quello che si è letto sul web in questi mesi: audio, video, hard disk da 30 Gb e la funzione community che attiva uno scan Wi-Fi di altri Zune connessi. Fine.
Lo scherzetto, si sapeva, fa 249$, che è il prezzo dell'iPod video da 30 Gb. Ma Zune si presenta grosso, gommoso e meno sexy.

Verso le 22 ero a Times Square, e sono entrato da Virgin. Stessa scena: gli Zune in un angolino dietro ai CD-R, zero personale dedicato, nessun acquirente.

In albergo, su CNBC il telegiornale parla del lancio di un lettore MP che avrebbe potuto essere innovativo 5 anni fa e che potrebbe essere un mezzo fiasco per la Microsoft.
Le penne cattive del web gli danno la mazzata finale: sarebbe bello sapere che cosa Gizmodo intende con Swamp Water Jello. Di certo c'è solo che non è un complimento.
Scott Ard, editor di Cnet.com, dice di non essere impressionato da Zune. La critica più feroce? Se Zune non supporta Windows DRM 9, si deve donare in beneficenza tutti i brani acquistati su Napster?
Auguri.

18 novembre 2006

Tornato da New York.

Rieccomi in Italia dopo la breve puntata newyorkese per parlare alla conferenza Mobile Tv USA. Per la gioia di pochi e l'ilarità dei più, ecco l'immancabile foppaalbum con il sottoscritto impegnato a fare espressioni curiose e a crashare powerpoint non senza imbarazzo.
Le foto sono un po' mosse perché il flash mi avrebbe montato la testa.


Vista d'insieme della sala del Bridgewaters, Manhattan (zona Fulton Fish Market).


Un momento di riflessione?


Durante la sessione di panel in tema di standardizzazione e roaming della mobile TV.


Eccomi invece in compagnia dell'amico Antonio a Seaport. Tra italiani all'estero si crea subito intesa.



Irrinunciabile foto ai colori autunnali in Central Park.


Bene, finita qui con le foto.

Curiosità: sulla linea F della subway di New York, non ricordo in quale stazione, ho incontrato una mia vecchia conoscenza: il (sedicente) campione di scacchi jamaicano che, per raccogliere i soldi necessari per curare il padre malato di cancro, sfida occasionali giocatori per le strade e le stazioni. L'ho visto perla prima volta a Berlino, giugno 2005. Per quel che so di medicina, dovrebbe essere un modo per sbarcare il lunario. Ma va bene così: è un tipo innocuo.

11 novembre 2006

Verso New York.

Lunedì mattina parto per New York, con un po' di emozione dato che il 16 mattina terrò uno speech sulla mobile television.
Il luogo della conferenza è a South Manhattan, zona Chinatown.
Prevista pioggia leggera -- molto newyorkese.
Lettura da aereo: James Ellroy, L.A. Confidential (lo so, non c'entra niente).

28 ottobre 2006

Festival della Scienza di Genova.

Annunciazione, annunciazione! Venerdì prossimo interverrò al Festival della Scienza di Genova con una breve chiacchierata sul tema Comunicare con i blog. Avrò 15 minuti per parlare di web 2.0, rete partecipativa e riduzione della complessità: un'opera titanica. Dovrò sintetizzare un po'. Speriamo di farcela e di avere un po' di claque genovese a battermi le mani.
Vediamo qualche dettaglio logistico.
  • Dove: Area Porto Antico di Genova, sotto la tensostruttura.
  • Quando: venerdì 3 novembre h. 12.
  • Perché: i motivi son tanti, e fare un weekend lungo a casa suona poco professionale. Scegliete voi quelli seri.
Sul sito non c'è traccia del mio intervento, quindi dovete fidarvi sulla parola. Voglio dire, se lavorate in Sottoripa il rischio è praticamente minimo, no?

Vi aspetto!