12 aprile 2005

Te la raccomando.




Questa mattina ho ritirato una raccomandata alle Poste. La raccomandata con ricevuta di ritorno serve a due cose:
  1. far incassare 3.50 eur a Poste Italiane, che in cambio offrono code interminabili agli sportelli e fogliacci spiegazzati dove apporre uno scarabocchio di firma;
  2. tranquillizzare il mittente il quale, dopo qualche settimana, riceverà una cartolina con scritto che il destinatario, previa presentazione di un documento di identità, ha ritirato la raccomandata. Non significa che l'ha aperta.
Nella maggior parte dei casi, la notifica di lettura arriverà al mittente molto tempo dopo lo svolgimento dell'evento (ad esempio, una noiosa assemblea di condominio).

Banalmente, un'email con firma digitale e ricevuta di consegna e di lettura sarebbe più efficace, completa (la conferma di apertura) e con costi tendenti alle zero.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

secondo me il dissenso nasce dalla natura della comunicazione.

Non si può gioire per la convocazione di un'assemblea condominiale, nè se ti invitano via email, nè a mezzo piccione viaggiatore...

Giuseppe ha detto...

in effetti mi ha fatto girare le balle.

per un box pidocchioso ci stiamo riunendo più spesso del parlamento inglese.