Negli ultimi tempi, la tendenza a passare da guarniture triple a doppie
(native o trasformate) ha registrato un sensibile aumento; in effetti
l’adozione di una doppia presenta alcuni vantaggi: accoppiata ad una
cassetta da 10 è in grado di offrire un range completo di rapporti; al
tempo stesso consente un risparmio di peso e di ingombri; in ultima
analisi, nella pratica del fuoristrada l’uso della terza corona da 42 o
44 denti è sporadico. La diffusione dei telai a 29” ha senz’altro
incrementato la diffusione di questo tipo di guarnitura.
Molti ciclisti hanno da tempo rinunciato alla terza corona, con
soluzioni più o meno artigianali e l’adozione di bash, anche al fine di
guadagnare quel centimetro o due di luce da terra, molto utile nel
superamento degli ostacoli sporgenti, causa comune di danni ai denti
della corona esterna.
Come scritto, un importante vantaggio della doppia è il minor peso, ma
non è secondario il fattore Q (ovvero la distanza dall’attacco del
pedale all’attacco del movimento centrale) minore rispetto ad una
tripla, apprezzabile per due motivi: primo, il perno di movimenti
centrali centrale a perno quadro/ISIS può essere più corto, avvicinando
di conseguenza pedivelle e pedali al telaio; secondo, utilizzando
solamente due corone, è possibile incrociare maggiormente la catena
sfruttando tutti i pignoni posteriori anche con la corona grande.
Differenze di Q factor tra guarniture doppie (sinistra) e triple (destra). Fonte: www.stronglight.com
Da qui è maturata la decisione di intervenire su questo componente della
trasmissione, fondamentale sia per il compito di trasmettere, nella
maniera più efficiente possibile, l’energia impressa alla ruota
posteriore, sia per il considerevole risparmio di peso che una
guarnitura di alto livello può portare rispetto al componente di primo
equipaggiamento. I requisiti della nuova guarnitura doppia sono quindi:
leggerezza, efficienza e aspetto. Last but not least, un prezzo
ragionevole.
Con questa idea in testa, mi sono messo alla ricerca della sostituita.
Non c’è voluto molto per trovare la candidata giusta. Chi ricorda i
miei test su componenti in carbonio CTK Light della scorsa estate,
conosce il mio giudizio decisamente positivo su qualità e prezzo di
questo produttore taiwanese.
Per questo mi sono nuovamente affidato a questo marchio e ho preso la
guarnitura doppia 36-22 CTK Light 2012,
fornita con cuscinetti ceramici; la guarnitura è stata quindi
personalizzata sostituendo le bussole di serie con bussole in ergal
anodizzato azzurre.
La guarnitura doppia CTK Light 2012, corone 36-22
Descrizione generale
Innanzitutto, la guarnitura in oggetto è stata realizzata dal
produttore taiwanese Aerozine su progetto, specifiche e caratteristiche
CTK Light: non è – come taluni hanno scritto sui forum – una guarnitura
Aerozine rimarchiata CTK, ma un progetto completamente nuovo. In secondo
luogo, la CTK Light 2012 è una doppia nativa e non una tripla
trasformata. Sia il perno della guarnitura che il movimento centrale a
cuscinetti ceramici sono di produzione Aerozine.
L'ambito di utilizzo di questa guarnitura è senz'altro il cross country
marathon ed è indicata per telai da 26" e 29". Come vedremo
nell'articolo, è un componente ideale per assemblare o personalizzare
una bici leggera anche per agonismo.
Passando alle caratteristiche tecniche, la guarnitura è interamente
realizzata in lega di alluminio 7075 T6 anodizzato; tale lega figura tra
le più resistenti a torsioni e tensioni; il processo di lavorazione è
CNC machined, ovvero con macchine a controllo numerico; chi volesse
approfondire la conoscenza delle leghe di alluminio 7075 può trovare
utile questa lettura
http://www.alcoa.com/mill_products/c...5techsheet.pdf
La linea catena misura 48 mm mentre il Q factor è di 168 mm. Le
pedivelle offrono il sistema di regolazione della lunghezza mediante
camme eccentriche: in questo modo, il ciclista può regolare la lunghezza
della pedivella a 170 oppure 175 mm; con una camma opzionale, è
possibile ottenere la lunghezza intermedia di 172,5 mm. Il giro bulloni è
104/64 standard quindi, se in futuro si volesse cambiare una corona, si
può sostituire con prodotti di qualsiasi brand.
La guarnitura viene fornita con bussole e bulloni di serie, esterne nere
in ergal e interne in acciaio silver, ma è possibile personalizzarla
con viteria in ergal in diversi colori, sempre CTK Light.
Insieme alla guarnitura è fornito un movimento centrale a cuscinetti ceramici: sul sito del distributore è riportato che tali
“…cuscinetti
combinano una maggiore velocità ad un minore sforzo ed aumentano
considerevolmente la durabilità per i tuoi componenti di altissima
gamma. Test effettuati presso laboratori certificati dimostrano un
aumento di ca. il 4% della velocità, che corrisponde ad oltre un
guadagno in 20-40m in ogni chilometro di pedalata con lo stessa
propulsione di energia”. In assenza di strumenti di misurazione, non
sarà possibile verificare tale dato; senz’altro, i cuscinetti ceramici
sono ritenuti più scorrevoli e resistenti alle deformazioni rispetto a
quelli in acciaio.
Peso, prezzo e benchmark di mercato
Il peso è senz'altro uno dei punti di forza di questa guarnitura, che
supera di poco i 600 grammi senza cuscinetti, per un totale verificato
di 675 grammi. Il prezzo di vendita online è di 249,9 euro spedita.
Il peso rilevato è valore molto interessante sia intermini assoluti sia
se lo confrontiamo con i prodotti di fascia medio alta (e quindi nello
stesso range di prezzo e con le stesse dotazioni) disponibili sul
mercato. Ad esempio una guarnitura
Shimano XTR doppia pesa 715 grammi e il prezzo medio è di circa 500 euro, ovvero il doppio del prezzo della CTK Light. La
Sram XX BB30 39-26 fa fermare la lancetta a 694 grammi, ma il prezzo medio è nuovamente intorno ai 500 euro. La
SRAM X0 2011 BSA 39/26 pesa 773 grammi. Guarniture offerte a prezzi inferiori, come la
FSA K-Force Light XC, non dispongono però della regolazione della lunghezza pedivelle.
Peso rilevato su bilancia digitale.
Contenuto della confezione
La guarnitura è venduta in un imballaggio di cartone curato ben
dimensionato ed include, la guarnitura doppia con pedivella destra
integrata, la pedivella sinistra, una confezione di distanziali per il
montaggio del movimento centrale, un movimento centrale Aerozine con
cuscinetti ceramici (peso verificato 70 grammi) e tre adattatori per
scatole 68-73 mm, due camme per variare la lunghezza delle pedivelle a
170 o 175 mm, istruzioni per il montaggio di guarnitura e movimento
centrale.
La guarnitura doppia CTK Light è fornita con movimento a cuscinetti
ceramici, boccole, distanziali, spessori e manuale di montaggio.
Ad un’analisi accurata, la finitura dei materiali e la lavorazione sono
impeccabili; non si sono riscontrate le minime sbavature o imprecisioni;
la L’anodizzazione è particolarmente curata e uniforme; le grafiche e
le scritte laserate sono precise. Molto azzeccato l’accostamento di
finitura lucida delle pedivelle con la ruvidità delle corone. La
resistenza superficiale a graffi e urti sarà verificata durante il test
ma già dalla manipolazione del materiale appare solida. Le parti
interessate a movimenti ed accoppiamenti risultano già coperte con un
sottile strato di grasso protettivo.
La guarnitura doppia CTK Light 36-22
La pedivella sinistra. Si noti l’alloggiamento ellittico per la camma che permettere di regolarne la lunghezza.
Vista della guarnitura dall’interno. Si noti
la forma scavata della pedivella che contribuisce a ridurre il peso ed
aumentare la resistenza alle sollecitazioni di flessione e torsione.
Il movimento centrale ha cuscinetti ceramici per una maggiore scorrevolezza.
Le due camme eccentriche con relativi spacer, fornite in dotazione, consentono la regolazione della lunghezza della pedivella.
Montaggio
Il montaggio della guarnitura non presenta particolari difficoltà
tecniche; è sufficiente procedere come per ogni altro movimento centrale
tipo Shimano, avendo cura di applicare un velo di grasso specifico al
perno della guarnitura e alle altre parti soggetto a movimento. La
dotazione di spessori e distanziali è sufficiente per le diverse
configurazioni e dimensioni di scatole (68 e 73mm). Unica nota negativa è
la qualità bassa della stampa delle istruzioni per il movimento
centrale: i caratteri sono piccoli e un po’ sbiaditi. Fortunatamente le
istruzioni possono essere scaricate, in formato PDF ad alta risoluzione,
dal sito Aerozine (
http://www.aerozinebike.com/download.htm).
Se si ha un manettino anteriore a tre velocità, è opportuno regolare
correttamente il fine corsa del deragliatore in modo che non sia
superata la corona più esterna. L’operazione richiede pochi minuti.
Ultimata l’installazione della nuova guarnitura, si può passare al
montaggio delle camme eccentriche e dei pedali. Il sistema a camme
eccentriche ALS (Adjust Length System) è un brevetto della francese
Stronglight e consente di variare la lunghezza delle pedivelle da 170 mm
a 175 mm, a seconda delle proprie caratteristiche biomeccaniche. Per la
misura intermedia di 172,5 mm occorre comprare la camma opzionale.
Un metodo abbastanza preciso per determinare quale sia la corretta
lunghezza della pedivella consiste nel misurare la lunghezza del proprio
cavallo all’interno della gamba fino alla caviglia e, in base al valore
rilevato, fare riferimento alla seguente tabella.
I disegni sottostanti mostrano la procedura corretta per assemblare i
pedali: dopo aver scelta la lunghezza appropriata della pedivella, si
posiziona la camma con l’asola nel verso indicato dall’interno della
pedivella, si posiziona lo spessore dall’esterno della stessa e si
avvita il pedale, stringendo con la consueta coppia di serraggio. Anche
in questo caso, è opportuno applicare un velo di grasso specifico alla
filettatura dell’asse del pedale.
Prime impressioni
Ovviamente a montaggio terminato la prima impressione è quella
estetica, che è innegabilmente d’impatto: la pulizia delle linee e il
design molto essenziale e sobrio della guarnitura si fanno notare
subito, ma con discrezione. L’ingombro laterale di corone e pedivelle è
contenuto, l’abbinamento di finitura lucida e sabbiata è molto riuscito.
Bello il richiamo delle bussole in ergal anodizzato azzurro con le
grafiche del telaio.
La guarnitura montata sulla Giant Terrago 2008.Un design sobrio e un notevole risparmio di peso.
Ma è tempo di salire in sella e spingere sui pedali per iniziare il test
vero e proprio. Dopo aver effettuato una regolazione precisa del
deragliatore, la cambiata è veloce e silenziosa; la catena passa
agevolmente da una corona all’altra. Grazie Q factor ridotto si possono
osare gli incroci senza sollecitare la trasmissione, senza alcun rumore
di rotolamento. Con la lunghezza delle pedivelle a 175 mm mi trovo
subito a mio agio. La pedalata scorre molto fluida, non si percepisce
alcun gioco né rumore nel movimento centrale. Difficile rilevare, in
assenza di una prova strumentale, la maggiore efficienza dei cuscinetti
ceramici del movimento centrale; di certo c’è che lo scorrimento è (e
si mantiene) ottimo e silenzioso. Per esperienza del materiale, la
durata del movimento sarà senz’altro superiore a quella di tradizionali
cuscinetti in acciaio.
Particolare della pedivella destra
Particolare della pedivella sinistra
Dopo aver preso un po’ di confidenza, decido di verificare la solidità
strutturale del componente: lo faccio con il 36-11, pedalando fuori
sella in leggera salita, spostando il peso da una parte all'altra della
bici, per cercare di applicare la maggiore coppia possibile e quindi
sollecitando al massimo le pedivelle, che sono il braccio delle nostre
leve: con i miei 72 kg di peso (vestito), imprimendo la massima forza
(relativa) nella pedalata, non ho notato alcuna flessione del braccio
della leva, nessuna dispersione di energia, nessuna “incertezza” nella
struttura della guarnitura. Il perno vincolato dal movimento centrale è
saldamente solidale al corpo della guarnitura; l’attacco dei pedali,
assicurato da camme filettate e spacer ellittici, dà un senso costante
di solidità. Non si rileva alcun gioco, nemmeno minimo, delle varie
componenti del gruppo CTK.
Lo stesso vale per sollecitazioni di estensione e compressione, che
possono essere effettuate esercitando una forza di spinta o di trazione
agendo all’estremità della pedivella, in corrispondenza dell’attacco
pedale. La resistenza alle forze esercitate, pur non misurabili
oggettivamente, è totale: non è stato possibile rilevare movimenti né
giochi dei bracci delle leve.
Con questo si conclude
la prima parte della recensione e test
della guarnitura CTK Light 2012. La seconda parte che include i
risultati del test di durata in fuoristrada e su strada, sarà pubblicato
appena possibile.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto e risultato utile. Ovviamente se avete domande, fate pure
Grazie per l'attenzione. Ci vediamo presto con la seconda parte!