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04 dicembre 2013

[Test] Guarnitura doppia CTK Light X-Hollow Race 2014 (parte I)

Nell'ambito dei componenti MTB, negli ultimi tempi le maggiori innovazioni si sono avute principalmente nelle trasmissioni, e in particolare nelle guarniture; in questo segmento si sono rapidamente consolidate come standard de facto soluzioni relativamente recenti quali le doppie prima e le monocorona ora; e si perseguono obiettivi sempre più sfidanti: riduzione del peso, aumento della rigidità, incremento dell'efficienza nella pedalata e nella precisione di cambio.
La guarnitura è un elemento critico e cruciale non solo perché le affidiamo il compito di trasmettere alla ruota posteriore la spinta esercitata sui pedali, ma anche perché è una massa rotante la cui riduzione di peso (e attriti) si può tradurre in vantaggi concreti in termini di peso complessivo della bici e maggiore efficienza; per questi motivi, scegliere una guarnitura "giusta" (in un montaggio da zero o come upgrade del montaggio esistente) può fare la differenza.
Qualche anno fa, quando nella maggior parte dei montaggi prevaleva ancora la guarnitura tripla ma già si facevano strada le doppie, avevo comprato e testato in questi articoli (sul mio sito Test 1a parte e 2a parte) e su MTB-forum.it ) una guarnitura doppia nativa progettata e prodotta dall'azienda taiwanese CTK Light.

CTK Light 2012
Tutta lavorata CNC, poco più di 600 grammi di peso ma molto rigida e affidabile, oltretutto bellissima. Un vero upgrade che consentiva di ridurre il peso di una bici, a seconda dei montaggi, di 2-300 grammi.
Nel frattempo ho cambiato bici (un paio) e ho avuto la fortuna di provarne tante; è cambiato il mio stile di guida e sono diversi i percorsi; tuttavia sono sempre persuaso della differenza che può fare una guarnitura con caratteristiche di leggerezza, robustezza, efficienza, precisione.

Per questo, appena è uscita la nuova guarnitura CTK Light per il 2014, ho voluto essere tra i primi ad averla per provarla e capire come va; insomma, per verificare se è all'altezza delle caratteristiche tecniche dichiarate dal costruttore (rigidità incrementata del 40% rispetto al modello precedente), mie aspettative e degli standard qualitativi a cui mi ero abituato con CTK Light.
Pronti? Via!

Descrizione tecnica

CTK Light X-Hollow Race 2014
La guarnitura CTK Light X-Hollow Race 2014 è indicata per usi XC, marathon e all mountain; stando alle caratteristiche fornite dal retailer, è un progetto completamente nuovo rispetto al modello precedente, con una rigidità incrementata del 40% e un peso di soli 575 grammi; è realizzata da un unico blocco di alluminio 6066 T6, forgiata e lavorata CNC con costruzione scatolata. Anche le corone sono lavorate CNC e dotate di rampe e rivetti per incrementare la rapidità e la precisione della cambiata. Come nel modello precedente, ciascuna pedivella è dotata del sistema a bussole eccentriche ALS-System per regolare la lunghezza a 170 o 175mm (con una bussola aggiuntiva è possibile impostare l'altezza alla misura intermedia di 172,5mm). La linea catena (chainline) misura 48 mm e il fattore Q (Q Factor) è di 168 mm. È opportuno confrontare questi dati con le specifiche della guarnitura già montata e tenerli in considerazione per il montaggio, in quanto, come sovente accade con prodotti aftermarket, potrebbero differire da quelli di analoghi Shimano, SRAM ecc.



Contenuto della confezione

Per mantenere i rapporti della mia bici, ho optato per la doppia con corone da 36 e 22. La confezione è un imballo in cartone, funzionale ed essenziale, ma soprattutto ecologico perché riciclabile: niente blister plastici né stampe colorate.



La confezione contiene una guarnitura doppia nella configurazione scelta (36-22), la pedivella sinistra con relativo washer morbido, le bussole eccentriche per montare i pedali e relativi riscontri, un movimento centrale con 3 distanziali (ho optato per il modello ceramico perché mi ero trovato bene con il precedente); istruzioni di montaggio. L'asse della guarnitura, che si accoppierà con la pedivella sinistra, presenta già una modica quantità di grasso al litio, che andrà comunque integrata in fase di montaggio.



Peso verificato

Per prima cosa, procedo a verificare il peso, su bilancia elettronica di precisione, della guarnitura doppia. Seguendo un criterio di buonsenso, scorporo la tara (uno strappo di carta da cucina) ed effettuo diverse pesate per ottenere una misurazione il più accurata possibile; ottengo tre pesate consecutive uguali: 575 grammi, esattamente il peso dichiarato.


È un risultato ottimo. Lo ripeto, nella maggior parte dei montaggi con componentistica di fascia meda e medio alta, è possibile alleggerire la bici in maniera apprezzabile solo sostituendo la guarnitura, e non è detto che per farlo ci si debba svenare. Per fare un esempio, la mia precedente bici era allestista doppia Shimano SLX (fatto discutibile per una bici da enduro di gamma medio alta): mal contati, bilancia alla mano, sono 900 grammi. Ma anche la Shimano XT, un componente già più pregiato, che avevo su un’altra bici non era lontana dagli 800 grammi.

Analisi statica

La guarnitura CTK Light X-Hollow Race 2014 si presenta come un componente estremamente ben rifinito, dall'aspetto solido, curato nei particolari, privo di imperfezioni di lavorazione, gradevole nell'estetica minimale tipica del marchio.



Il materiale utilizzato per la guarnitura e’ una lega di alluminio 6076 T6 particolarmente indicata per le sue proprietà di resistenza a flessione e torsione; le pedivelle sono realizzate mediante forgiatura da un unico pezzo, lavorazione a controllo numerico e costruzione scatolata, ovvero le pedivelle sono cave all’interno (come il nome Hollow suggerisce) per incrementare la rigidita’ e ridurre il peso.  Tale lavorazione è adottata, tra l’altro, per la realizzazione di quello che è considerato il Sacro Graal delle guarniture ultraleggere e rigide: la Cannondale Hollowgram, nota per la qualità elevata e per il prezzo hi-end.
Nella nuova CTK Light, la sezione cava è distribuita in maniera asimmetrica, più pronunciata al centro e verso la base dello spider (la cui superficie e massa assicurano sufficiente resistenza) e  ridotta ad una cuspide verso la parte terminale della pedivella, dove è presente l’invito per alloggiare la bussola e il pedale. Nell'immagine seguente è rappresentata una sezione della pedivella e nel riquadro ingrandito è possibile osservare la costruzione scatolata.


La lavorazione e la finitura delle pedivelle sono sofisticate e particolarmente curate. Infatti la superficie esterna ed interna delle pedivelle, anodizzata con finitura satinata, si presenta leggermente ruvida, opaca; i bordi superiore ed inferiore, invece, alternano sezioni a finitura liscia ma non lucida, quasi striata, alla a sezioni con finitura satinata, fino a congiungersi nella parte terminale  Il contrasto che si crea ha una resa estetica davvero gradevole. Spero di essere riuscito a renderlo nelle foto.




Ma c’è anche un aspetto funzionale di primaria importanza che voglio verificare. Al tatto, il trattamento di anodizzazione, curatissimo, ha un aspetto particolarmente resistente all’usura da contatto, ai graffi e agli utri occasionali. Essendo riportata con generosità, sembra poter durare a lungo e resistere bene agli sfregamenti ripetuti delle scarpe (in particolare, della parte posteriore interna di suola e tomaia) che nei movimenti di torsione del piede durante la pedalata, in genere tendono a sverniciare la maggior parte delle pedivelle.
Le incisioni al laser con il logo CTK, I codici prodotto e le altre informazioni sono precisissime. Le ho anche osservate con una lente e posso dire che sono perfette.




L'elemento spider-pedivella e la pedivella sinistra, come scritto, sono ricavati da un unico blocco di alluminio, una scelta progettuale e produttiva di pregio, volta ad assicurare la massima rigidità strutturale e l'eliminazione di punti critici soggetti a cedimenti da sollecitazione.
Le due corone sono fissate allo spider con il consueto sistema di bussole e controdadi o riscontri. Le bussole della corona piccola richiedono una comune chiave esagonale (Allen), mentre i riscontri interni della corona grande (nel mio caso da 36 denti) non hanno la consueta testa esagonale o Torx, ma due intagli che richiedono una chiave specifica per serrare e allentare, che alcuni sostituiscono con un vecchio coltello da cucina con punta stondata. Nel dubbio, secondo me è meglio dotarsi della chiave specifica.





La pedivella sinistra è caratterizzata dalla stessa lavorazione e dalla stessa finitura della pedivella destra. Notare nelle foto seguenti la curva nella parte centrale.



E' dotata di un perno cavo in acciaio, a testa cava e filettato nella parte terminale, che ruota all’interno di una bussola, lavorata con precisione; presumo che la bussola sia avvitata al corpo della pedivella: i 6 fori suggeriscono che possa essere montata e smontata usando uno strumento apposito, simile a quello per smontare i fondelli degli orologi subacquei, per dare un’idea.




L’asse cavo della guarnitura è anch'esso realizzato in alluminio; il terminale, predisposto per l’accoppiamento con la pedivella sinistra mediante una zigrinatura a 8 punte triangolari, è filettato internamente.


La parte interna è sagomata a 8 punte per accogliere l’asse della guarnitura. Gli accoppiamenti tra asse e pedivella e tra perno filettato e filettatura dell’asse sono precisissimi, senza giochi: il montaggio e il serraggio con chiave Allen da 8mm avviene saldamente ma senza sforzi. Sono tutti indicatori del fatto che la lavorazione è effettuata con tolleranze bassissime e un efficiente controllo di qualità.


Infine, l'estremità delle pedivelle è lavorata con un intaglio a gola, profondo 4-5 mm, presumibilmente allo scopo di ridurre ulteriormente il peso asportando materiale in una zona non sollecitata né critica.




Le corone sono realizzate sempre a controllo numerico da una lega di alluminio 7075T6. La lavorazione dei denti è ineccepibile. Resta da verificare la durata e la resistenza della finitura nera sulla superficie dei denti sollecitata dalla catena.
La corona esterna è dotata del consolidato sistema a rampe e rivetti studiati per rendere più agevole, rapida e precisa la cambiata. Anche su questo corpo le incisioni al laser sono accurate.



Gran parte della superficie esterna della corona è fresata per limare ulteriormente il peso, ma le zone soggette a sollecitazioni (spinta e trazione) sono piene.
L’accoppiamento di entrambe le corone con le razze dello spider è preciso e non ho riscontrato né giochi né punti sollevati, come ci si aspetta da questi prodotti e da questo tipo di lavorazione.



Movimento centrale ceramico

Ho optato per questo modello in quanto mi ero trovato molto bene come scorrevolezza e durata con il modello del 2011. Non sono segnalate modifiche quindi mi aspetto che le caratteristiche siano le stesse: si tratta quindi un componente prodotto da Aerozine e marchiato CTK Light.




Montaggio

L'installazione di questo componente non richiede particolari competenze, ma un po' di pazienza, esperienza, e qualche attrezzo di qualità; per questo è in genere preferibile affidarsi ad un meccanico specializzato. Procediamo comunque con ordine.
Ovviamente il primo passo è smontare la propria guarnitura ed eventualmente il movimento centrale. Appena smontata la mia doppia  RaceFace Turbine 2x10 con corone da 36 e 22, una guarnitura da all mountain leggera e di buon livello, l'ho pesata per confrontarla con la CTK Light e verificare il risparmio di peso.


734 grammi verificati contro gli 800 dichiarati sul sito. Sono comunque riuscito a ridurre il peso di 160 grammi. Tenendo conto che partivo da una situazione già vantaggiosa, la riduzione è notevole.
Si procede o sostituendo il movimento centrale oppure si interviene adattando la sua misura alla nuova linea catena della CTK con l'utilizzo dei distanziali forniti. questa è un'operazione empirica  e un po' lunga perché sono richieste diverse prove, aggiungendo e togliendo distanziali di diverse misure, al fine di allineare correttamente le corone alla linea catena ideale. Dopo ogni configurazione è necessario verificare che la cambiata sia corretta in tutte le posizioni, sia delle due corone che dei pignoni della cassetta. Nel mio caso il processo ha richiesto un po' più tempo del previsto proprio per le differenze della linea catena tra la mia RaceFace e la CTK Light. Come indicato nei non verbosi libretti di istruzioni, occorre utilizzare grasso specifico (grasso bianco al litio) per lubrificare le parti in movimento.
Una volta trovato il corretto ingombro del movimento centrale e verificate le cambiate, è possibile serrare la pedivella sinistra.




È quindi il momento di completare il lavoro montando le bussole e i pedali.
Il sistema ALS permette al ciclista di scegliere la lunghezza effettiva della pedivella a 170 o 175 mm,sulla base di alcuni parametri antropometrici, come illustrato nel disegno seguente. E' possibile anche regolare alla misura intermedia di 172,5 mm ma occorre acquistare una camma opzionale.



Da notare che le nuove bussole ellittiche sono anodizzate in colore nero con incisioni al laser sui valori della coppia di serraggio, utile per chi dispone di una chiave dinamometrica.
Bussole 2012 
Bussole 2014: finitura anodizzata

Prezzo e considerazioni generali

In definitiva, la guarnitura CTK Light X-Hollow Race 2014 si presenta come un prodotto decisamente ben progettato, curato nelle finiture e nei dettagli, realizzato con grande precisione, esteticamente riuscito e con un peso di 575 grammi veri che, nella configurazione doppia 36-22, ha ben pochi concorrenti. Che si azzerano del tutto se prendiamo in esame un altro parametro, non certo irrilevante: il prezzo.
La doppia CTK Light costa 249,90 euro (il prezzo del movimento centrale varia a seconda del modello). Siamo nella stessa fascia di prezzo di prodotti di gamma medio alta presenti in molti montaggi: dalla SRAM X9 alla FSA Afterburner alla Shimano XT, con variazioni che dipendono dal momento, dalla disponibilità e dalla scontistica al dettaglio, ma la zona è questa. Sono però prodotti decisamente più pesanti e privi di plus come la regolazione della lunghezza della pedivella. Se si sale di livello in casa Shimano o SRAM, gamma XTR e X0 per fare un esempio, i prezzi sono decisamente più elevati, ma non ci sono gli stessi vantaggi in termini di riduzione del peso.
Credo che si possano fare due considerazioni: in linea generale, è venduto ad un prezzo corretto per un componente aftermarket di gamma medio alta, e comunque allineato al price tag dei principali produttori nei loro allestimenti di buon livello. Ma se consideriamo le caratteristiche costruttive, le finiture, la dotazione e, soprattutto, il peso record verificato, il prezzo diventa decisamente interessante; detta in altre parole, questa guarnitura, per caratteristiche e peso, può essere una diretta concorrente di un prodotto come la Cannondale Hollowgram, ma al prezzo di una SRAM di medio livello. Naturalmente, le proprietà dichiarate, quale la rigidità migliorata del 50% rispetto al precedente modello, devono essere verificate sul campo. Che è esattamente ciò che intendo fare nelle prossime settimane con la parte II di questo articolo: stay tuned!

25 novembre 2011

[TEST] Guarnitura doppia CTK Light 2012 e mov. centr. a cuscinetti ceramici - parte I

Negli ultimi tempi, la tendenza a passare da guarniture triple a doppie (native o trasformate) ha registrato un sensibile aumento; in effetti l’adozione di una doppia presenta alcuni vantaggi: accoppiata ad una cassetta da 10 è in grado di offrire un range completo di rapporti; al tempo stesso consente un risparmio di peso e di ingombri; in ultima analisi, nella pratica del fuoristrada l’uso della terza corona da 42 o 44 denti è sporadico. La diffusione dei telai a 29” ha senz’altro incrementato la diffusione di questo tipo di guarnitura.

Molti ciclisti hanno da tempo rinunciato alla terza corona, con soluzioni più o meno artigianali e l’adozione di bash, anche al fine di guadagnare quel centimetro o due di luce da terra, molto utile nel superamento degli ostacoli sporgenti, causa comune di danni ai denti della corona esterna.

Come scritto, un importante vantaggio della doppia è il minor peso, ma non è secondario il fattore Q (ovvero la distanza dall’attacco del pedale all’attacco del movimento centrale) minore rispetto ad una tripla, apprezzabile per due motivi: primo, il perno di movimenti centrali centrale a perno quadro/ISIS può essere più corto, avvicinando di conseguenza pedivelle e pedali al telaio; secondo, utilizzando solamente due corone, è possibile incrociare maggiormente la catena sfruttando tutti i pignoni posteriori anche con la corona grande.




Differenze di Q factor tra guarniture doppie (sinistra) e triple (destra). Fonte: www.stronglight.com


Da qui è maturata la decisione di intervenire su questo componente della trasmissione, fondamentale sia per il compito di trasmettere, nella maniera più efficiente possibile, l’energia impressa alla ruota posteriore, sia per il considerevole risparmio di peso che una guarnitura di alto livello può portare rispetto al componente di primo equipaggiamento. I requisiti della nuova guarnitura doppia sono quindi: leggerezza, efficienza e aspetto. Last but not least, un prezzo ragionevole.

Con questa idea in testa, mi sono messo alla ricerca della sostituita. Non c’è voluto molto per trovare la candidata giusta. Chi ricorda i miei test su componenti in carbonio CTK Light della scorsa estate, conosce il mio giudizio decisamente positivo su qualità e prezzo di questo produttore taiwanese.

Per questo mi sono nuovamente affidato a questo marchio e ho preso la guarnitura doppia 36-22 CTK Light 2012, fornita con cuscinetti ceramici; la guarnitura è stata quindi personalizzata sostituendo le bussole di serie con bussole in ergal anodizzato azzurre.



La guarnitura doppia CTK Light 2012, corone 36-22


Descrizione generale

Innanzitutto, la guarnitura in oggetto è stata realizzata dal produttore taiwanese Aerozine su progetto, specifiche e caratteristiche CTK Light: non è – come taluni hanno scritto sui forum – una guarnitura Aerozine rimarchiata CTK, ma un progetto completamente nuovo. In secondo luogo, la CTK Light 2012 è una doppia nativa e non una tripla trasformata. Sia il perno della guarnitura che il movimento centrale a cuscinetti ceramici sono di produzione Aerozine.

L'ambito di utilizzo di questa guarnitura è senz'altro il cross country marathon ed è indicata per telai da 26" e 29". Come vedremo nell'articolo, è un componente ideale per assemblare o personalizzare una bici leggera anche per agonismo.

Passando alle caratteristiche tecniche, la guarnitura è interamente realizzata in lega di alluminio 7075 T6 anodizzato; tale lega figura tra le più resistenti a torsioni e tensioni; il processo di lavorazione è CNC machined, ovvero con macchine a controllo numerico; chi volesse approfondire la conoscenza delle leghe di alluminio 7075 può trovare utile questa lettura http://www.alcoa.com/mill_products/c...5techsheet.pdf

La linea catena misura 48 mm mentre il Q factor è di 168 mm. Le pedivelle offrono il sistema di regolazione della lunghezza mediante camme eccentriche: in questo modo, il ciclista può regolare la lunghezza della pedivella a 170 oppure 175 mm; con una camma opzionale, è possibile ottenere la lunghezza intermedia di 172,5 mm. Il giro bulloni è 104/64 standard quindi, se in futuro si volesse cambiare una corona, si può sostituire con prodotti di qualsiasi brand.

La guarnitura viene fornita con bussole e bulloni di serie, esterne nere in ergal e interne in acciaio silver, ma è possibile personalizzarla con viteria in ergal in diversi colori, sempre CTK Light.

Insieme alla guarnitura è fornito un movimento centrale a cuscinetti ceramici: sul sito del distributore è riportato che tali “…cuscinetti combinano una maggiore velocità ad un minore sforzo ed aumentano considerevolmente la durabilità per i tuoi componenti di altissima gamma. Test effettuati presso laboratori certificati dimostrano un aumento di ca. il 4% della velocità, che corrisponde ad oltre un guadagno in 20-40m in ogni chilometro di pedalata con lo stessa propulsione di energia”. In assenza di strumenti di misurazione, non sarà possibile verificare tale dato; senz’altro, i cuscinetti ceramici sono ritenuti più scorrevoli e resistenti alle deformazioni rispetto a quelli in acciaio.

Peso, prezzo e benchmark di mercato

Il peso è senz'altro uno dei punti di forza di questa guarnitura, che supera di poco i 600 grammi senza cuscinetti, per un totale verificato di 675 grammi. Il prezzo di vendita online è di 249,9 euro spedita.
Il peso rilevato è valore molto interessante sia intermini assoluti sia se lo confrontiamo con i prodotti di fascia medio alta (e quindi nello stesso range di prezzo e con le stesse dotazioni) disponibili sul mercato. Ad esempio una guarnitura Shimano XTR doppia pesa 715 grammi e il prezzo medio è di circa 500 euro, ovvero il doppio del prezzo della CTK Light. La Sram XX BB30 39-26 fa fermare la lancetta a 694 grammi, ma il prezzo medio è nuovamente intorno ai 500 euro. La SRAM X0 2011 BSA 39/26 pesa 773 grammi. Guarniture offerte a prezzi inferiori, come la FSA K-Force Light XC, non dispongono però della regolazione della lunghezza pedivelle.





Peso rilevato su bilancia digitale.



Contenuto della confezione

La guarnitura è venduta in un imballaggio di cartone curato ben dimensionato ed include, la guarnitura doppia con pedivella destra integrata, la pedivella sinistra, una confezione di distanziali per il montaggio del movimento centrale, un movimento centrale Aerozine con cuscinetti ceramici (peso verificato 70 grammi) e tre adattatori per scatole 68-73 mm, due camme per variare la lunghezza delle pedivelle a 170 o 175 mm, istruzioni per il montaggio di guarnitura e movimento centrale.




La guarnitura doppia CTK Light è fornita con movimento a cuscinetti ceramici, boccole, distanziali, spessori e manuale di montaggio.


Ad un’analisi accurata, la finitura dei materiali e la lavorazione sono impeccabili; non si sono riscontrate le minime sbavature o imprecisioni; la L’anodizzazione è particolarmente curata e uniforme; le grafiche e le scritte laserate sono precise. Molto azzeccato l’accostamento di finitura lucida delle pedivelle con la ruvidità delle corone. La resistenza superficiale a graffi e urti sarà verificata durante il test ma già dalla manipolazione del materiale appare solida. Le parti interessate a movimenti ed accoppiamenti risultano già coperte con un sottile strato di grasso protettivo.




La guarnitura doppia CTK Light 36-22





La pedivella sinistra. Si noti l’alloggiamento ellittico per la camma che permettere di regolarne la lunghezza.







Vista della guarnitura dall’interno. Si noti la forma scavata della pedivella che contribuisce a ridurre il peso ed aumentare la resistenza alle sollecitazioni di flessione e torsione.





Il movimento centrale ha cuscinetti ceramici per una maggiore scorrevolezza.



Le due camme eccentriche con relativi spacer, fornite in dotazione, consentono la regolazione della lunghezza della pedivella.


Montaggio

Il montaggio della guarnitura non presenta particolari difficoltà tecniche; è sufficiente procedere come per ogni altro movimento centrale tipo Shimano, avendo cura di applicare un velo di grasso specifico al perno della guarnitura e alle altre parti soggetto a movimento. La dotazione di spessori e distanziali è sufficiente per le diverse configurazioni e dimensioni di scatole (68 e 73mm). Unica nota negativa è la qualità bassa della stampa delle istruzioni per il movimento centrale: i caratteri sono piccoli e un po’ sbiaditi. Fortunatamente le istruzioni possono essere scaricate, in formato PDF ad alta risoluzione, dal sito Aerozine (http://www.aerozinebike.com/download.htm).

Se si ha un manettino anteriore a tre velocità, è opportuno regolare correttamente il fine corsa del deragliatore in modo che non sia superata la corona più esterna. L’operazione richiede pochi minuti.

Ultimata l’installazione della nuova guarnitura, si può passare al montaggio delle camme eccentriche e dei pedali. Il sistema a camme eccentriche ALS (Adjust Length System) è un brevetto della francese Stronglight e consente di variare la lunghezza delle pedivelle da 170 mm a 175 mm, a seconda delle proprie caratteristiche biomeccaniche. Per la misura intermedia di 172,5 mm occorre comprare la camma opzionale.

Un metodo abbastanza preciso per determinare quale sia la corretta lunghezza della pedivella consiste nel misurare la lunghezza del proprio cavallo all’interno della gamba fino alla caviglia e, in base al valore rilevato, fare riferimento alla seguente tabella.





I disegni sottostanti mostrano la procedura corretta per assemblare i pedali: dopo aver scelta la lunghezza appropriata della pedivella, si posiziona la camma con l’asola nel verso indicato dall’interno della pedivella, si posiziona lo spessore dall’esterno della stessa e si avvita il pedale, stringendo con la consueta coppia di serraggio. Anche in questo caso, è opportuno applicare un velo di grasso specifico alla filettatura dell’asse del pedale.






Schema di montaggio di camme eccentriche e di pedali. Fonte: www.stronglight.com



Prime impressioni

Ovviamente a montaggio terminato la prima impressione è quella estetica, che è innegabilmente d’impatto: la pulizia delle linee e il design molto essenziale e sobrio della guarnitura si fanno notare subito, ma con discrezione. L’ingombro laterale di corone e pedivelle è contenuto, l’abbinamento di finitura lucida e sabbiata è molto riuscito. Bello il richiamo delle bussole in ergal anodizzato azzurro con le grafiche del telaio.





La guarnitura montata sulla Giant Terrago 2008.Un design sobrio e un notevole risparmio di peso.


Ma è tempo di salire in sella e spingere sui pedali per iniziare il test vero e proprio. Dopo aver effettuato una regolazione precisa del deragliatore, la cambiata è veloce e silenziosa; la catena passa agevolmente da una corona all’altra. Grazie Q factor ridotto si possono osare gli incroci senza sollecitare la trasmissione, senza alcun rumore di rotolamento. Con la lunghezza delle pedivelle a 175 mm mi trovo subito a mio agio. La pedalata scorre molto fluida, non si percepisce alcun gioco né rumore nel movimento centrale. Difficile rilevare, in assenza di una prova strumentale, la maggiore efficienza dei cuscinetti ceramici del movimento centrale; di certo c’è che lo scorrimento è (e si mantiene) ottimo e silenzioso. Per esperienza del materiale, la durata del movimento sarà senz’altro superiore a quella di tradizionali cuscinetti in acciaio.



Particolare della pedivella destra



Particolare della pedivella sinistra


Dopo aver preso un po’ di confidenza, decido di verificare la solidità strutturale del componente: lo faccio con il 36-11, pedalando fuori sella in leggera salita, spostando il peso da una parte all'altra della bici, per cercare di applicare la maggiore coppia possibile e quindi sollecitando al massimo le pedivelle, che sono il braccio delle nostre leve: con i miei 72 kg di peso (vestito), imprimendo la massima forza (relativa) nella pedalata, non ho notato alcuna flessione del braccio della leva, nessuna dispersione di energia, nessuna “incertezza” nella struttura della guarnitura. Il perno vincolato dal movimento centrale è saldamente solidale al corpo della guarnitura; l’attacco dei pedali, assicurato da camme filettate e spacer ellittici, dà un senso costante di solidità. Non si rileva alcun gioco, nemmeno minimo, delle varie componenti del gruppo CTK.

Lo stesso vale per sollecitazioni di estensione e compressione, che possono essere effettuate esercitando una forza di spinta o di trazione agendo all’estremità della pedivella, in corrispondenza dell’attacco pedale. La resistenza alle forze esercitate, pur non misurabili oggettivamente, è totale: non è stato possibile rilevare movimenti né giochi dei bracci delle leve.

Con questo si conclude la prima parte della recensione e test della guarnitura CTK Light 2012. La seconda parte che include i risultati del test di durata in fuoristrada e su strada, sarà pubblicato appena possibile.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e risultato utile. Ovviamente se avete domande, fate pure

Grazie per l'attenzione. Ci vediamo presto con la seconda parte!