29 ottobre 2007

Ciao, cummenda.

Se n'è andato Guido Nicheli, dopo una vista spesa a far ridere gli altri. Pochi doni hanno il valore di una risata.
Di pregio l'articolo su La Stampa.

Foto La Stampa

28 ottobre 2007

Australian cars.

Da tempo sto ragionando su un progettino fotografico (titolo probabilmente Cars) che racchiuda le immagini di automobili scattate in questi anni in giro per il mondo, con predilezione per rottami e vecchiumi. Vediamo se ci riesco!
Per il momento ecco 4 veicoli tipici dell'Outback e oltre:

Utility vehicle (o UTE) a Denham.

Camioncino nei dintorni di Alice Springs.

Auto abbandonata sulla Mereenie Loop Road.

La famosa Holden abbandonata sulla Mereenie Loop Road.

24 ottobre 2007

Di Pietro attapirato??

Spero vivamente che questa pagina del Ministero della Giustizia sia opera di un hacker.
Il comunicato stampa recita testualmente:

Ministero della Giustizia

Roma, 22 ottobre 2007
Comunicato stampa

Di Pietro attapirato: l'usciere di via Arenula conferma che è ignorante

L'usciere di via Arenula, dopo le dichiarazione del ministro Di Pietro a Striscia la Notizia, conferma che l'ex Pm di manipulite “è ignorante e attapirato, e che non conosce il diritto”.

“Come fa il Guardasigilli – si chiede l'usciere del dicastero della Giustizia – a correre dal Giudice dal momento che nessuno, tranne le cronache dei giornali, gli ha notificato niente di niente. Di cosa si dovrebbe scusare e su che cosa dovrebbe dare spiegazioni?”


Usciere? Attapirato?

DDL sull'editoria: forse qualche spiraglio.

Punto Informatico ha intervistato Beatrice Magnolfi, sottosegretario al Ministero per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica amministrazione.
Si intravede qualche spiraglio (ma è presto per tirare un sospiro di sollievo): l'iscrizione al ROC potrebbe riguardare solo quei siti che per struttura e periodicità possono essere assimilati a a testate giornalistiche.
Ho due considerazioni:
  1. chi e come stabilisce i parametri per valutare la natura dei siti e la loro registrazione?
  2. la proposta di legge è del 2003: perché tutta questa fretta adesso? Non sarà per caso una legge ad hoc per fare tacere Grillo?
E' bello vedere che le leggi sul web (leggi??) siano redatte e prodotte da un manipolo di cialtroni che sanno poco e nulla di Internet, reti collaborative e contenuti.
Ma non c'è proprio nulla di più serio ed urgente su cui dibattere in Parlamento?

22 ottobre 2007

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Così, tanto per ricordare che il DDL sull'editoria fa acqua da tutte le parti ed è in contrasto con il dettato costituzionale.


Art. 21

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.

La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.

Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.

In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo di ogni effetto.

La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.

Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni.

19 ottobre 2007

Web 0.0.

Il governo ha tutta l'intenzione di riformare in senso decisamente illiberale la legge sull'editoria, imponendo obblighi, tasse e vincoli burocratici a tutti i prodotti editoriali, per cui anche i blog personali. Qui il testo.
La scusa ufficiale sarebbe il maggiore controllo della diffamazione a mezzo web. In realtà si tratta di un bavaglio per tutti coloro che esprimono e condividono la propria opinione sulla rete, una vera e propria censura.
Il risultato di questa legge potrebbe essere la fine del web conversazionale.
Lo spiega bene Punto Informatico e ne scrive oggi Repubblica.
Ho una recondita, minutissima speranza che questo indegno provvedimento sia radicalmente modificato e non sia lesivo della libertà di espressione garantita dalla Costituzione; ma, al contempo, temo di aver perso anche l'ultima briciola di fiducia in una classe politica che non mi rappresenta né mi tutela.

Tornato.

Chi mi dava per disperso, si tranquillizzi. Sono tornato, sano e salvo. Allora, un po' di outing.
Che ho fatto? Una cosa importante, anche più che importante: mi sono sposato. Poi, dov'ero: in Australia, dove ho scoperto in che senso gira l'acqua nei lavandini.
Forse il mio blog dovrebbe contenere un resoconto dettagliato o le foto del viaggio in Australia. Ma sai che noia?! Se ci riesco (e non è detto perché Blogger sta funzionando a tipo Prinz) pubblicherò qualche impressione e un breve video.
Per ora dico che sono un po' raffreddato ma felice come una pasqua.

21 settembre 2007

Via, via, vieni via con me.

Vado via per un po', torno diciamo a metà ottobre. Dove e perché sono fatti miei.
Al mio ritorno mi aspetto dozzine di commenti offensivi e anonimi da parte di vigliacchi tredicenni brufolosi che se la prendono perché ho scritto sui Metallica in maniera ironica.
Che bellezza avere quell'età. Un po' meno essere privi di coraggio e intelligenza.
Ciao a tutti!

19 settembre 2007

Sono tutti figli di.

Il figlio di Cesare Previti, un ragazzino di 17 anni, gioca a calcio, e pare benino, nella Primavera della Lazio. Ovviamente, non manca il commento politically correct a favore del giovane portiere: il suo è un cognome che pesa.
Vabbe', lasciamo perdere Previti junior, che se poi non prende una palla, non è che suo padre può farci molto (ma non era in carcere o ai domiciliari? mah).
Tutte le volte che qualche figlio d'arte o comunque figlio di qualcuno si cimenta in un'attività, i commentatori non mancano mai sottolineare che ha un cognome ingombrante, raccoglie un'eredità difficile, come se fosse un handicap, un impedimento, un marchio di disonore, un ostacolo che ha reso il cammino artistico o professionale ancora più impervio. E che, certo, nessuno ha raccomandato nessuno.
Ma per cortesia.
Prima o poi mi piacerebbe leggere, in occasione di un libro scritto dal figlio di uno scrittore o di un film girato dal figlio di un regista (gli esempi possono continuare) che in fondo, sì, è stato solo per la sfacciata fortuna di nascere proprio in quella famiglia, e questo alla faccia dei tanti figli di nessuno che continueranno a sgomitare, fare anticamera, dormire quattro ore a notte senza ottenere un decimo di quello che il solito figlio di qualcuno ottiene facendo fare un paio di telefonate.
Mi va benissimo. E' sempre stato così. Ma almeno la si smettesse di scrivere certe vaccate in nome del politically correct.

16 settembre 2007

Grillo va fermato.

Il clown di Genova ha annunciato che, d'ora in poi, chi si vorrà candidare alle elezioni amministrative potrà esibire un certificato di trasparenza rilasciato da sé medesimo e a marchio beppegrillo.it.
Con questa affermazione, oltre a coprirsi di ridicolo, posa il suo grosso deretano su quegli articoli della Costituzione che regolano e garantiscono i rapporti dei cittadini con la politica.