10 giugno 2005

Biennale di Venezia.



Buttiglione e Sgarbi si sono indignati per la qualità delle opere esposte alla Biennale. Alcune sono state considerate colpevoli di "dissacrare le immagini religiose". Il borioso Vittorio grida: "Uno schifo, una vergogna!"

Ma per me, amante degli ippopotami, quest'opera riesce da sola a far perdonare le eventuali cadute di stile della Biennale.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

annoso tema, cos'è arte cosa non lo è...
Nel contemporaneo è arte un concept, un'idea, una suggestione celebrale che scatena emozioni, tutto è lecito, tutti siamo artisti.

Fortunatamente si è perso il concetto di bello fine a se stesso.

...e poi come può Sgarbi critirare la qualità quando lui propone IL MALE a Stupinigi ammassando bellissime opere come una sagra paesana?

Giuseppe ha detto...

già. è come la parobola della pagliuzza nell'occhio, quando il male di stupingi è probabilmente una trave.

Anonimo ha detto...

Buttiglione era l'ippopotamo spero... non sarà mica andato alla biennale come esperto... :)... altrimenti siamo messi proprio bene.

Seriamente: c'è stato un calo vistoso dell'"arte" in generale in Italia in questi ultimi vent'anni secondo me. Soprattutto nel cinema e nella poesia. La causa? Non saprei! Forse sono io che ho gusti troppo difficili.

Julius

Giuseppe ha detto...

in effetti rocco riesce meglio come pachiderma che come politico, visto le sue gaffes goffe sull'omosessualità!