27 novembre 2008

In partenza per New Orleans.

Foto di Robert Polidori
dalla mostra New Orleans After the Flood: Photographs by Robert Polidori
Metropolitan Museum of Art di New Orleans.

Sono quasi in partenza per New Orleans, dove andrò per tenere uno speech all'IEEE Globecom 2008 (titolo del paper: Use of 2D Barcode to access Multimedia Content and the Web from a Mobile Handset)
Quest'esperienza mi emoziona molto sia per la conferenza che per la mia prima volta a New Orleans. Non ci sono stato prima di Katrina, e quindi mi sarà difficile capire in pieno le trasformazioni.
Così ho cercato velocemente un paio di immagini della città, fino a che ho trovato l'immagine pubblicata qui sopra.
Ci ho messo un po' a capire il valore di questa foto, scattata da Robert Polidori ed esposta al Metropolitan Museum; sulle prime mi sembrava solo un'auto parcheggiata di fronte ad una casa. Formalmente perfetta, paesaggisticamente americana, ma poco di più.
Poi mi sono reso conto che la sua forza sta in quel segno orizzontale che corre lungo la facciata della casa e il parabrezza dell'auto: il segno lasciato dal livello dell'acqua.

23 novembre 2008

Montaggio ciclocomputer Trelock FC 510 su MTB.

Da Decathlon ho comprato alla modica cifra di 10 euro un ciclocomputer (Trelock FC 510) abbastanza completo e semplice, ma evidentemente studiato per forcelle non ammortizzate o bici da corsa. Infatti la distanza tra sensore (da montare su uno stelo della forcella) e magnete (da montare su uno dei raggi della ruota anteriore) deve essere al massimo 5 mm, mentre la distanza tra una forcella ammortizzata (specialmente se con freno a disco) e i raggi è di alcuni centimetri.
Ergo, l'accrocchio non funzionava,
Poi ho avuto l'idea di montare il sensore su uno dei due attacchi del V-Brake il che mi ha consentito di accorciare di molto le distanze tra sensore e magnete.
Con una dozzina di fascette autobloccanti (la misura più piccola) ho completato il fissaggio del sensore e del cavetto lungo il cannotto e il manubrio.
Quindi ho posizionato il ciclocomputer.
Funziona tutto che è una meraviglia.

Particolare dell'attacco del V-Brake destro.


Il sensore è stato fascettato sul perno del V-Brake.




Cablaggio fascettato.


Il ciclocomputer posizionato sulla pipa, poco sopra il cannotto.

21 novembre 2008

Il futuro della fotografia e le possibilità infinite.

L'amico Otto mi ha segnalato questo interessante articolo di Dan Wallach sugli scenari della prossima fotografia digitale. Il testo è interessante anche perché ci sono collegamenti al pensiero e al lavoro di Vicent Laforet.

18 novembre 2008


Zona residenziale di Via Malonetto, Brandizzo (TO) *

Nikkor 18-55, 100 ISO, f10, 13 sec, AWB.

17 novembre 2008

Di ritorno da Second Hand Guitar 31.

Piccolo reportage autobiografico della gita a Second Hand Guitar, un'occasione per stare con gli amici di iamsc più che per guardare e provare chitarre.

Flashato da SHG!



con Donato Grassi, un po' sconfortati



con Paul Weber



con Marinblues



con Paul Weber

con una Fender del 1957

Grazie a Erik e Marinblues per le foto.

Qui, qui e qui ce ne sono molte altre.

14 novembre 2008

RED DSLR, approccio modulare oltre l'HD.

RED ha annunciato di entrare nel mondo DSLR con un sistema combinato e modulare di sensori, processori, lenti e mirini.
La battaglia non si fa sui megapixel, concetto superato per RED, ma sulla modularità e sulla convergenza still picture e motion picture.


13 novembre 2008

Chitarra, Wii e MIT.

Questo studente del MediaLab del MIT utilizza un controller della Wii attaccato alla sua Strato per ottenere effetti e suoni davvero particolari.
Alcuni sono poco applicabili, ma su bending, vibrati e divebomb dà ottimi i risultati.
Altro che Guitar Hero!

09 novembre 2008

Giant Terrago 3 disc.

Ed ecco, dopo settimane di riflessioni e indecisioni, il frutto dello shopping di ieri pomeriggio: Giant Terrago 3 disc del 2008 (quindi un po' scontata), ritratti insieme alla prima uscita al Lago di Candia.

06 novembre 2008

A-a-a-bbronzatissimo.

Berlusconi ha battuto un nuovo record di velocità. Prima clamorosa gaffe su Obama a poche ore dalla vittoria.

Crimini, misfatti e rompipalle.

Poco fa mi ha chiamato una, non so chi fosse. Dice di aver trovato il mio numero di cellulare sul mio sito. Bah.
Più che altro quella donna era agitata perché aveva letto la mia brevissima recensione al libro di Abrate, Il Piemonte del crimine. Storie maledette, nelle cui pagine pare esserci una incongruenza che non ho ben capito né ascoltato.
Quello che ho colto prima di liquidarla è che lei sarebbe l'ex compagna di uno dei personaggi citati nel libro e ora, a quanto pare, appartenente al mondo dei più. Il motivo del contendere era il solito "le cose non sono andate così, chiamo il mio avvocato, gli faccio causa" eccetera.
E proprio a me viene a scassare i cabasisi, per citare Camilleri?
Ma ti pare che un lettore sia responsabile dei libri che legge?
A questo punto aspetto una chiamata della polizia russa che mi chiede chiarimenti sull'usuraia uccisa da Raskolnikov in Delitto e castigo...

Fotografia e banchi di scuola.

Sono appena rientrato da una "lezione" ad un liceo linguistico di Pordenone, in visita qui al Future Centre. Tutte ragazze sui 17 anni, qualche ragazzo, un paio di insegnanti.
Il tema era l'evoluzione tecnologica e sociologica della fotografia.
Come di consueto, al "Ci sono domande?" è seguito un lungo silenzio.
Ottimo e abbondante.

04 novembre 2008

Irene La Medica, Ragazzo del sud

Bellissima cover di quel capolavoro che è American Boy interpretata da Irene La Medica, la voce sensuale di Radio Dee Jay.

03 novembre 2008

Tendere una mano verso il passato.

Oggi scrivo da Genova, dove sono nato e vissuto, e dove mi trovo per un intervento sulla fotografia digitale.
Piove, di tanto in tanto. Fa molto più freddo di ieri.
Ma oggi è un giorno importante. Uno di quelli che fa battere il cuore, di quelli che aspettavo da una vita.
Una vita, sia detto, trascorsa a rimuginare tutti i miei gesti e a meditare sui miei errori; una lunga, dolorosa riflessione, anelando l'impossibile miracolo di chiudere gli occhi e riaprirli in una vita che non ha sbagliato, non ha ferito e non deve chiedere scusa.
Non è così.
Quante volte in questi dodici anni ho riaperto gli occhi sui miei vecchi errori? Quante volte ho maledetto il mio cuore con tutto me stesso per non aver amato nel modo giusto?
Oggi mi trovo con un grande dono: una mano stesa versa la mia, una voce scomparsa tanti anni fa, un vuoto che con pazienza e fiducia forse posso di nuovo riempire.
La mia fiducia e il mio amore saranno più forti se sarò in grado di credere che si può aggiustare un vetro rotto in due.