20 aprile 2005

Design armato.

Mia sorella, che di lavoro fa l'architetto, è andata al Salone Internazionale del Mobile di Milano e, armata (è il caso di dirlo) dell'immancabile fotocamera digitale, ha ripreso qualche oggetto esposto.

Nella mail di saluti, ha allegato una decina di immagini del Salone. Ne è venuto fuori quasi un reportage di guerra.



Philip Starck, Gun





Giò Ponti, 969

Quello del design è un mondo all'apparenza patinato e con pochi riferimenti al sociale. La sua contemporaneità è stile e tendenza, non politica o economia.

Eppure qualcosa sembra essersi rotto. Queste due piccole foto, che non pretendono di rendere la completezza del Salone, forse vogliono dirci qualcosa.

Ma che cosa?

Vogliono dirci che l'universo scintillante delle "cose belle" e il mondo reale (che tanto bello e scintillante non è) hanno smesso di viaggiare su binari paralleli?

Vogliono dirci che i designer, i creatori delle cose di gusto che fanno la differenza nel budget di una lista di nozze, si sono svegliati da un torpore estetico (prima che estatico) e si sono resi conto che da qualche anno esisteun conflitto armato tra alcuni Paesi Occidentali e Orientali, conflitto che non si è risolto appendendo le bandiere della pace dalla finestra?

O forse, più semplicemente, che i tessuti mimetici si sporcano meno di un divano bianco?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

o forse il mimetico va di moda al pari della bandiera americana?

Alcuni anni fa sono stata in Namibia, dal tour operator locale siamo stati caldamente invitati a non indossare i pantaloni mimetici (che nella nostra mente globalizzata "fanno molto safari").

Il rischio? che al confine con l'Angola, dove sfogliano le pagine del tuo passaporto con la punta del fucile, ti possano accidentalmente scambiare per un trafficante d'armi...là il giusto e sbagliato non esiste!

Giuseppe ha detto...

però ci sono gli ippopotami.

Anonimo ha detto...

Le mode passano i buoni sentimenti restano.....

Amiamo e saremo riamati....

Elisabetta Robert

Anonimo ha detto...

Non so, Philippe Starck ha la "fissa" del minimal, della linea pulita e dell'oggetto privo di umanità, ma non è nuovo a tematiche globali nel suo design. Gli altri non saprei, ma il mimetico lo trovo terribilmente poco elegante :P